Il tormentone è nato con la presentazione della Nikon D90, e poi con la Canon EOS 5D Mark II. Poi sono arrivate le altre, e sempre più ce ne saranno: è probabile che tutte le reflex avranno, d’ora in poi, anche l’opzione video, che di fatto è nata ancor prima della presentazione di questa funzionalità al pubblico: da quando è stata inserita la possibilità del “liveview”, di fato avevamo in mano la possibilità di realizzare riprese video con una fotocamera DSLR, ma ci è “stato detto” solo successivamente.
Si tratta di un tormentone, perché la discussione si è spostata verso – spesso capita nel nostro settore – la componente concettuale. Quelli a “favore”, quelli “contro”, quelli che dicevano: i fotografi non hanno bisogno del video, e quelli che dicevano: ormai la “fotografia è morta”. Insomma, ottime occasioni per riempire pagine cartacee di inchiostro, pagine web di bit, pagine di vita di rumore e di chiacchiericcio.
In varie situazioni, abbiamo cercato di dire che si trattava “solo” di una cosa in più, che poteva essere sfruttata o lasciata in un angolo, ma che si trattava di un segno dei tempi che andava compreso, e non solo bollato (come ci è capitato di leggere, anche in ambiti autorevoli) come “un gadget inutile per i fotografi, uno specchietto per le allodole inventato dai produttori di fotocamere. Sarà anche un “modo per far parlare di sè”, per attrarre nuovi clienti, per convincere ad un “cambio di fotocamera”… ma ci sono motivazioni più profonde, e questo dovrebbe essere percepito dai fotografi. Da tutti i fotografi professionisti (e dai dilettanti, ma qui, come ben sappiamo tutti, si parla di professione e di opportunità professionali).
Partiamo sempre da YouTube, perché – nel bene o nel male – è questa la partenza di tutto questo fenomeno. Una statistica segnala che ogni minuto (ogni dannato minuto) vengono uploadate 20 ore di filmati. Tra poco, ogni minuto verrà caricata un’intera giornata di video, 24 ore in un minuto, e non ci vorrà molto se pensate che solo a gennaio 2009 il valore era fermo a 15 ore, in sei mesi si sono aggiunte 5 ore/minuto, per la fine del 2009 raggiungeremo senz’altro questo traguardo che è solo psicologico. E’ ovvio, lo sappiamo tutti, i video su YouTube fanno quasi tutti schifo, che non è certo un parametro di qualità, ma evidenzia che siamo ormai tutti condizionati da un “modo di vedere” che prevede il movimento, che richiede ritmo, che ci porta alla fotografia “fissa” come ad una selezione di una scena in movimento (è, di fatto, è sempre stato così: abbiamo congelato una situazione che nasce in movimento: anche quando il soggetto è fermo, come nello still-life o nel paesaggio, siamo noi che ci muoviamo attorno alla scena, fino a quando non troviamo l’angolo giusto).
Ma di questo abbiamo già parlato, le motivazioni che ci portano a “riparlare” di video con le nuove fotocamere reflex (senza considerare che da poche settimane ho tra le mani una mini compatta che riprende video HD con una qualità impressionante, che dispone di uscita HDMI e che costa meno di qualsiasi videocamera amatoriale che HD non è e che con una scheda SD da 16 GB, ormai si acquistano a poche decine di euro, si possono riprendere ore di filmati HD che non devono essere acquisiti, sono già disponibili come file digitale). I motivi sono, nell’ordine:
1) Canon ha appena annunciato (e dovrebbe essere disponibile tra qualche giorno) un firmware per consentire la gestione dell’esposizione manuale in modalità video con la Canon EOS 5D Mark II, una richiesta fatta a gran voce da parte degli utenti più smaliziati
2) Interrogata a proposito dello stesso argomento (esposizione manuale in modalità video), Nikon ha dichiarato che… ci sta lavorando, quindi questo porta a sperare che presto questa opzione sarà disponibile anche su questo versante (e questo ci rende felici)
3) In queste settimane, l’uso di “frame” ad alta risoluzione è uscita di nuovo alla ribalta: una copertina di Esquire – qui a destra – , con la “nostra” Megan Gale (quella che una volta dalle nostre parte rispondeva sempre al telefono, nelle pubblicità della Vodafone) che è derivata da una ripresa video realizzata con una RED, la qualità è senza compromessi.
4) Sempre più si stanno facendo esperienze di questo tipo, questa qui sotto è un’immagine che potrebbe essere riprodotta a doppia pagina, “scattata” da Greg Williams con una RED 4K. Cliccate e guardate, magari scaricando l’immagine e osservandola con Photoshop, la resa specialmente nelle aree a fuoco, oltre a valutare la bellezza dello sfuocato e anche della grana. Non si tratta, ovviamente, di una ripresa che mette in evidenza il dettaglio, non è uno still life, è la resa emozionale che conta, in questo caso.
A questo punto, però, dobbiamo fare un pensiero serio: non possiamo pensare di entrare nel mondo del video solo perché qualcuno (grazie Canon, grazie Nikon) ci ha reso possibile questa potenzialità, non possiamo credere che diventeremo cineasti, registi e esperti di video solo perché adesso abbiamo un tasto da premere. Se no… davvero possiamo pensare che solo la tecnologia sia importante, in questo mestiere. Al di là della cultura del cinema e del video – che non si può sintetizzare in poche parole, ma non basta una vita – ci sono alcuni elementi che sono importanti da considerare: usare una fotocamera per fare video impone una serie di considerazioni, che vanno dal modo di “muovere” la camera (glom… è vero: il video è movimento: se mettete la macchina su un treppiede e fate solo zoomate, non state facendo video, ma masturbazione!). La stessa impugnatura della reflex non è adeguata al movimento, ma… alla stabilità. Per questo ci sono soluzioni – da poche centinaia di euro a diverse migliaia di dollari, che consentono di ovviare questa problematica: date un’occhiata qui, e poi qui… e poi qui… e poi…dove volete, perché ogni giorno nascono nuove proposte. Ci sono proposte anche di Manfrotto, non ancora dedicate (hey, ragazzi… dai! attendiamo le vostre idee, che ci piacciono sempre molto!).
C’è un elemento in più: oltre al movimento, c’è il suono. L’audio è responsabile per almeno il 30% (forse di più) del risultato di un video, e audio vuol dire ovviamente musica, ma anche registrazione della voce, in ripresa. Le DSLR dispongono di un microfono incorporato, ma alcune consentono anche di attaccare un microfono esterno. Date un’occhiata (più che altro, ascoltate) a questo video, per capire la differenza:
Quick Sound Test from Exposedlight on Vimeo.
Abbiamo reso l’idea, della differenza? Impressionante, vero? Bene, sappiate che il microfono più bello tra i tre provati in questo video costa un centinaio di euro, si fissa sulla slitta della reflex come un flash … e il gioco è fatto. Ci sono anche soluzioni più costose ed evolute, se volete potete gustarvi un altro video (che linkiamo, non inseriamo in questo caso, lo trovate qui), ma già un “microfonino” come quello della RØDE è un buon risultato.
Il video non è “un’opportunità”, è una strada diversa di fotografare. Possiamo prendere frames, come abbiamo visto (non solo con le RED), possiamo creare backstages che arricchiscono le riprese fotografiche, possiamo creare produzioni di basso costo ma di alto valore, possiamo potenziare le nostre fotocamere con soluzioni che le rendono macchine da presa (valutate le parole che ho usato… non videocamere: macchine da presa) di altissimo livello, che riportano (o portano) in mano ai fotografi il linguaggio della cinematografia, aprono nuove prospettive anche nell’uso della luce, grazie alla possibilità – grazie ai nuovi firmware che consentiranno di lavorare ad altissime sensibilità ISO.
Siamo di fronte ad una vera rivoluzione della comunicazione, che ci viene messa sul tavolo, praticamente gratis (nel senso, che comprando una nuova reflex ce l’abbiamo dentro…) e che strizza l’occhio ai fotografi, ci sta dicendo… occupatevene voi, prima che ci pensi qualcun altro. L’altro giorno, la direttrice di un’importante rivista di moda, ci diceva: vogliamo fotografi che possano fare, “con queste macchine nuove”, sia foto che video, perché il futuro dell’editoria ha bisogno di contributi video. Non so voi, ma noi ci crediamo… E non vale il discorso che bisognerebbe avere funzioni video migliori sulle reflex, possiamo parlarci ore (mmm… mi sa che un JumperCamp ce lo facciamo!) parlando di come la risoluzione (troppo alta) della fotocamera viene scalata nel video, che si potrebbe fare di meglio, si potrebbe parlare di rapporto dimensionale del sensore (si discute che forse il formato dell’APS-C sia meglio rispetto al full frame, parlando di resa cinematografica… ma ne parliamo). Quello che però bisogna fare, non è parlare… per parlare c’è tempo, per agire i tempi sono maturi, super maturi.
davide says:
daccordissimo su tutto…
già da tempo lamentavo la mancanza di spazio nel mio zaino, tra corpi macchina e obbiettivi e carica batterie e paraluci e…anche la panasonic e caricabatterie e batterie e custodia e…
ora avrò più spazio nel mio zaino e più possibilità di riprendere immediatamente video o foto, registrare suoni e immagini, interviste e panoramiche…mi sembra un sogno, un opportunità ancora che si aggiunge alla nostra professione per comunicare con le immagini e non solo. Tutto questo senza nulla togliere alla tradizione e al mestiere. Solo dobbiamo fare un piccolo sforzo, ancora per rimanere aggiornati, usare bene la tecnologia senza rimanerne schiavi. Ricordiamoci sempre che tutto questo è strumento, se non abbiamo cose da dire niente serve, neanche quest’ultima marck II. ciao Davide
ps sto cercando una custodia sub per la canon, (costo praticità medio) in questi giorni ho cercato e trovato alcune soluzioni utili, ma sapendo bene della tua conoscenza del mercato ti chiedo illuminazione.
davide says:
daccordissimo su tutto…
già da tempo lamentavo la mancanza di spazio nel mio zaino, tra corpi macchina e obbiettivi e carica batterie e paraluci e…anche la panasonic e caricabatterie e batterie e custodia e…
ora avrò più spazio nel mio zaino e più possibilità di riprendere immediatamente video o foto, registrare suoni e immagini, interviste e panoramiche…mi sembra un sogno, un opportunità ancora che si aggiunge alla nostra professione per comunicare con le immagini e non solo. Tutto questo senza nulla togliere alla tradizione e al mestiere. Solo dobbiamo fare un piccolo sforzo, ancora per rimanere aggiornati, usare bene la tecnologia senza rimanerne schiavi. Ricordiamoci sempre che tutto questo è strumento, se non abbiamo cose da dire niente serve, neanche quest’ultima marck II. ciao Davide
ps sto cercando una custodia sub per la canon, (costo praticità medio) in questi giorni ho cercato e trovato alcune soluzioni utili, ma sapendo bene della tua conoscenza del mercato ti chiedo illuminazione.
Monica says:
Agire, si, sempre. Ma non prima di aver elaborato, digerito, metabolizzato, cosa che richiede tempi che questo rapido processo di innovazione sembra non voler concedere…A parte ciò, si potrà in prospettiva, pensare ai microstock video?
Monica says:
Agire, si, sempre. Ma non prima di aver elaborato, digerito, metabolizzato, cosa che richiede tempi che questo rapido processo di innovazione sembra non voler concedere…A parte ciò, si potrà in prospettiva, pensare ai microstock video?
Marco says:
L’ho già chiesto da altre parti, ma risposte chiare non me ne sono arrivate. Se metto su una macchina fotografica vari aggeggi per renderla mobile e utile a riprese video non ho più una macchina fotografica ma qualcos’altro. Nel senso che il macchinario cresce di dimensioni, richiede competenze diverse, insomma…alla fin fine é come fare un video “classico”. Sia chiaro non mi pongo minimamente il problema se sia giusto o meno avere macchine fotografiche che fanno video, non mi frega un granchè, ma mi chiedo:
1) se faccio diventare una macchina fotografica – intendo con tutti gli aggeggi vari – una telecamera che vantaggi ho rispetto ad una telecamera? sono di carattere tecnico, o quant’altro?
2) se mi tengo così com’è la macchina fotografica con le sue caratteristiche video, senza aggiungergli nulla ho veramente dei vantaggi? Siamo alle soglie di qualcosa che non conosciamo ancora?
L’unica perplessità che ho é data dal fatto che se fotografo il mio cervellino vede in certo modo, se faccio video vede in altro modo. (nella vita faccio entrambi, ed ognuno dei linguaggi mi richiede approcci diversi, dal progetto alla realizzazione). Poi sia chiaro che le occasioni non mancheranno. Tipo l’altro giorno. Periferia torinese, scattavo foto per un laboratorio con degli studenti, la scena: un campo di basket in periferia, con la rete alta un po spelacchiata, sullo sfondo alcune case dei nuovi insediamenti e dentro il campo un signore che girava in bicicletta a dorso nudo. Continuava a girare nel campo. Solitario. Scatto la foto, interessante (un po alla Ghirri…) e mi dico, se avessi un video. Inquadratura fissa e il tipo in bicicletta che entra ed esce dall’inquadratura…interessante. Ma non l’avevo.
Ma comunque quella mattina volevo fotografare.
Insomma…probabilmente nasceranno nuovi tipo di video, perchè se stai fotografando e fai anche video non puoi mettere giù le luci, muovere la macchina, attaccarci sotto e sopra armenicoli vari e poi staccare tutto e continuare a fotografare. O fai uno o fai l’altro. A meno che si inizia produrre video brevi, o cose del genere, e foto che assomigliano a frame di un video, ecc, ecc. E in questo senso i due linguaggi si avvicinano…se fosse così, peccato, perchè la differenza rende il mondo più interessante.
Ma stiamo a vedere,
Ci sentiamo
marco
Marco says:
L’ho già chiesto da altre parti, ma risposte chiare non me ne sono arrivate. Se metto su una macchina fotografica vari aggeggi per renderla mobile e utile a riprese video non ho più una macchina fotografica ma qualcos’altro. Nel senso che il macchinario cresce di dimensioni, richiede competenze diverse, insomma…alla fin fine é come fare un video “classico”. Sia chiaro non mi pongo minimamente il problema se sia giusto o meno avere macchine fotografiche che fanno video, non mi frega un granchè, ma mi chiedo:
1) se faccio diventare una macchina fotografica – intendo con tutti gli aggeggi vari – una telecamera che vantaggi ho rispetto ad una telecamera? sono di carattere tecnico, o quant’altro?
2) se mi tengo così com’è la macchina fotografica con le sue caratteristiche video, senza aggiungergli nulla ho veramente dei vantaggi? Siamo alle soglie di qualcosa che non conosciamo ancora?
L’unica perplessità che ho é data dal fatto che se fotografo il mio cervellino vede in certo modo, se faccio video vede in altro modo. (nella vita faccio entrambi, ed ognuno dei linguaggi mi richiede approcci diversi, dal progetto alla realizzazione). Poi sia chiaro che le occasioni non mancheranno. Tipo l’altro giorno. Periferia torinese, scattavo foto per un laboratorio con degli studenti, la scena: un campo di basket in periferia, con la rete alta un po spelacchiata, sullo sfondo alcune case dei nuovi insediamenti e dentro il campo un signore che girava in bicicletta a dorso nudo. Continuava a girare nel campo. Solitario. Scatto la foto, interessante (un po alla Ghirri…) e mi dico, se avessi un video. Inquadratura fissa e il tipo in bicicletta che entra ed esce dall’inquadratura…interessante. Ma non l’avevo.
Ma comunque quella mattina volevo fotografare.
Insomma…probabilmente nasceranno nuovi tipo di video, perchè se stai fotografando e fai anche video non puoi mettere giù le luci, muovere la macchina, attaccarci sotto e sopra armenicoli vari e poi staccare tutto e continuare a fotografare. O fai uno o fai l’altro. A meno che si inizia produrre video brevi, o cose del genere, e foto che assomigliano a frame di un video, ecc, ecc. E in questo senso i due linguaggi si avvicinano…se fosse così, peccato, perchè la differenza rende il mondo più interessante.
Ma stiamo a vedere,
Ci sentiamo
marco
Massimiliano Fabrizi says:
ciao ragazzi,
@Monica: il microstock video già esiste, le più importanti agenzie micro già danno la possibilità di scaricare a prezzi irrisori video HD, istockphoto e fotolia su tutte.
@LucaJumper: io condivido sempre il Jumper pensiero.
Sono daccordissimo sul fatto che oggi la pappa ce la dobbiamo ogni giorno inventare, e questo è un modo.
Oggi la possibilità di crescita creativa è praticamente illimitata. Il problema di noi fotografi è solo uno: siamo disposti al cambiamento, ma se inizia qualcun altro è meglio.
In fondo che cosa è il video se non una fotografia ripetuta 24 volte in un secondo!
Photo- graphia significa scrivere con la luce. Ora ho un modo in più per scrivere a costo zero!
Quando tutte le fotocamere avranno questa possibilità, i foto”amatori” (gli amanti della foto intesa come espressione creativa) sfrutteranno a pieno questa possibilità, soprattutto i ragazzi nati digitali. I foto”tecnofobi” (i fotografi che amano ma hanno anche paura della tecnologia) ancora staranno a discutere se utilizzarla oppure no questa possibilità con l’unica sicurezza che se la prenderanno per l’ennesima volta nel “full HD”!!!!!!!
ciao
MAX
Massimiliano Fabrizi says:
ciao ragazzi,
@Monica: il microstock video già esiste, le più importanti agenzie micro già danno la possibilità di scaricare a prezzi irrisori video HD, istockphoto e fotolia su tutte.
@LucaJumper: io condivido sempre il Jumper pensiero.
Sono daccordissimo sul fatto che oggi la pappa ce la dobbiamo ogni giorno inventare, e questo è un modo.
Oggi la possibilità di crescita creativa è praticamente illimitata. Il problema di noi fotografi è solo uno: siamo disposti al cambiamento, ma se inizia qualcun altro è meglio.
In fondo che cosa è il video se non una fotografia ripetuta 24 volte in un secondo!
Photo- graphia significa scrivere con la luce. Ora ho un modo in più per scrivere a costo zero!
Quando tutte le fotocamere avranno questa possibilità, i foto”amatori” (gli amanti della foto intesa come espressione creativa) sfrutteranno a pieno questa possibilità, soprattutto i ragazzi nati digitali. I foto”tecnofobi” (i fotografi che amano ma hanno anche paura della tecnologia) ancora staranno a discutere se utilizzarla oppure no questa possibilità con l’unica sicurezza che se la prenderanno per l’ennesima volta nel “full HD”!!!!!!!
ciao
MAX
Edo Bertona says:
… wow ….. Luca, bell’argomento ho tirato in ballo, lo sai che potremmo cominciare a parlarne ora e finire tra 1000 pagine/web? c’è “movimento” e noi ci siamo dentro in pieno …
“Evoluzione”, un termine così familiare che non pensavamo potesse essere applicato al nostro comune modo di “vedere/sentire” le immagini, eppure, qualche cosa sta cambiando nel mondo della “comunicazione non verbale”, il bisogno di rivedere alcuni schemi che cominciano a stare stretti, la voglia di essere sulla scena “soli”, ma con modi diversi di leggere l’immagine che stiamo “vedendo”… Insomma Luca, è ancora tutto un grande casino da sistemare nelle nostre testoline ma sono certo che l’evoluzione è cominciata e pensare “in divenire” non sarà certo un peccato, anzi, sono certo che con un poco di creatività e di buon gusto riusciremo a fare delle belle cose “mixando” due modi di fare immagine che fino a ieri tenevamo ben separati, ne sono certo.
Ciao
Edo
Edo Bertona says:
… wow ….. Luca, bell’argomento ho tirato in ballo, lo sai che potremmo cominciare a parlarne ora e finire tra 1000 pagine/web? c’è “movimento” e noi ci siamo dentro in pieno …
“Evoluzione”, un termine così familiare che non pensavamo potesse essere applicato al nostro comune modo di “vedere/sentire” le immagini, eppure, qualche cosa sta cambiando nel mondo della “comunicazione non verbale”, il bisogno di rivedere alcuni schemi che cominciano a stare stretti, la voglia di essere sulla scena “soli”, ma con modi diversi di leggere l’immagine che stiamo “vedendo”… Insomma Luca, è ancora tutto un grande casino da sistemare nelle nostre testoline ma sono certo che l’evoluzione è cominciata e pensare “in divenire” non sarà certo un peccato, anzi, sono certo che con un poco di creatività e di buon gusto riusciremo a fare delle belle cose “mixando” due modi di fare immagine che fino a ieri tenevamo ben separati, ne sono certo.
Ciao
Edo
michele marrano says:
Và bene tutto! Ma da fotografo, ritengo che se non siamo prima noi a dare un valore alla ns professione, e quindi a dividere 2 modi di esprimere creatività così divedersi tra loro, non vedo come possiamo sperare che il ns cliente possa riconoscerci la ns professionaniltà.
Non sono contro il progresso, anzi, ma ritengo che bisognerebbe evolversi mantenendo le differenze tra due modi di comunicare.
michele marrano says:
Và bene tutto! Ma da fotografo, ritengo che se non siamo prima noi a dare un valore alla ns professione, e quindi a dividere 2 modi di esprimere creatività così divedersi tra loro, non vedo come possiamo sperare che il ns cliente possa riconoscerci la ns professionaniltà.
Non sono contro il progresso, anzi, ma ritengo che bisognerebbe evolversi mantenendo le differenze tra due modi di comunicare.
Luca Pianigiani says:
Michele, è il mercato che chiede, non siamo noi a proporre. Noi possiamo, da professionisti, interpretare e offrire delle strade, ma è il mercato a decidere. Il “riconoscimento della professionalità” anche è un discorso da affrontare seriamente: se siamo “realmente” professionisti del video – magari di una forma nuova di video – allora verremo riconosciuti come tali, se pensiamo di poterlo essere solo a parole allora… probabilmente non saremo riconosciuti come esperti.
Quello che abbiamo cercato di dire, in questo SJ, è che il mondo ha bisogno di video, e di forme di video nuove che potrebbero essere “proposte” dai fotografi, con la loro sensibilità e il loro modo di comunicare con le immagini, ma che se non lo vorranno fare, altri lo faranno (e forse ci guadagneranno). Per riuscirci, e bene, serve capire il linguaggio, le tecniche e i metodi per “ottimizzare” il video con una qualità che non può non esserci, se non vogliamo fare figuracce. Audio, qualità dei movimenti, eccetera… Ma non è obbligatorio, possiamo anche non ascoltare questa richiesta del mercato, purché si abbia mercato a sufficienza per potere non ascoltare le richieste che vengono dichiarate anche a voce alta.
Buona giornata!
Luca Pianigiani says:
Michele, è il mercato che chiede, non siamo noi a proporre. Noi possiamo, da professionisti, interpretare e offrire delle strade, ma è il mercato a decidere. Il “riconoscimento della professionalità” anche è un discorso da affrontare seriamente: se siamo “realmente” professionisti del video – magari di una forma nuova di video – allora verremo riconosciuti come tali, se pensiamo di poterlo essere solo a parole allora… probabilmente non saremo riconosciuti come esperti.
Quello che abbiamo cercato di dire, in questo SJ, è che il mondo ha bisogno di video, e di forme di video nuove che potrebbero essere “proposte” dai fotografi, con la loro sensibilità e il loro modo di comunicare con le immagini, ma che se non lo vorranno fare, altri lo faranno (e forse ci guadagneranno). Per riuscirci, e bene, serve capire il linguaggio, le tecniche e i metodi per “ottimizzare” il video con una qualità che non può non esserci, se non vogliamo fare figuracce. Audio, qualità dei movimenti, eccetera… Ma non è obbligatorio, possiamo anche non ascoltare questa richiesta del mercato, purché si abbia mercato a sufficienza per potere non ascoltare le richieste che vengono dichiarate anche a voce alta.
Buona giornata!
Marco says:
mmmh, Luca, la tua risposta non mi convince. Forse ho capito male, ma se si inizia a parlare di qualità nella produzione video, a capire i linguaggi, le tecniche, ti metti a fare quello e basta. Credo invece che se ci sarà una strada per i fotografi, che con le nuove macchine possono fare anche video, é di inventare un nuovo tipo di video. Se stai fotografando e hai una situazione davanti a te, iinteressante anche per il video, a parte il “riconoscerla” (cioè mentalmente cambiare logica, perchè scusate ma i due linguaggi sono proprio diversi), con solo la macchina fotografica puoi mettere in campo certe tecniche di ripresa e non altre. Avete presente una ripresa stabile che dura almeno 30 secondi? stabile vuol dire da cavalletto e non mano libera. Durante una sfilata di moda non passi da scattare a mano libera ad una ripresa da cavalletto, ma dai, in mezzo a quel casino. Molte riprese in movimento vengono fatte con steadycam e derivati e poche volte a mano libera (provateci). E’ questo che non riesco a capire ancora bene. O la macchina che fa video mi serve solo in certe situazioni e per video particolari, e allora verrà accettato un prodotto che non assomiglia ai video attuali, o altrimenti passo alla telecamera e faccio un video con quello che c’è già, o la macchina fotografica rende meglio di una telecamera di pari livello (ed é questo che sto chiedendo ma su questa questione nessuno risponde mai), ma alla fine se é così torno comunque alle due ipotesi di prima. I filmati che girano sul web sono fatti con lo stesso approccio che si usa con la telecamera, mischiando mano libera (ma da professionista), cavaletto, e altri armenicoli.
Se ci riferiamo al video così come lo conosciamo, per fare video seve pianificare le riprese per il montaggio. In altre parole se sai inquadrare, bravo, ma non hai ancora capito come fare un video. Solo questo é sufficiente per capire come é diverso dal fotografare. A meno che, come ho già detto più volte, si inizia concpire il video in tutt’altro modo. Ma il mercato, che tanto comanda, é pronto?
alla prossima,
marco
Marco says:
mmmh, Luca, la tua risposta non mi convince. Forse ho capito male, ma se si inizia a parlare di qualità nella produzione video, a capire i linguaggi, le tecniche, ti metti a fare quello e basta. Credo invece che se ci sarà una strada per i fotografi, che con le nuove macchine possono fare anche video, é di inventare un nuovo tipo di video. Se stai fotografando e hai una situazione davanti a te, iinteressante anche per il video, a parte il “riconoscerla” (cioè mentalmente cambiare logica, perchè scusate ma i due linguaggi sono proprio diversi), con solo la macchina fotografica puoi mettere in campo certe tecniche di ripresa e non altre. Avete presente una ripresa stabile che dura almeno 30 secondi? stabile vuol dire da cavalletto e non mano libera. Durante una sfilata di moda non passi da scattare a mano libera ad una ripresa da cavalletto, ma dai, in mezzo a quel casino. Molte riprese in movimento vengono fatte con steadycam e derivati e poche volte a mano libera (provateci). E’ questo che non riesco a capire ancora bene. O la macchina che fa video mi serve solo in certe situazioni e per video particolari, e allora verrà accettato un prodotto che non assomiglia ai video attuali, o altrimenti passo alla telecamera e faccio un video con quello che c’è già, o la macchina fotografica rende meglio di una telecamera di pari livello (ed é questo che sto chiedendo ma su questa questione nessuno risponde mai), ma alla fine se é così torno comunque alle due ipotesi di prima. I filmati che girano sul web sono fatti con lo stesso approccio che si usa con la telecamera, mischiando mano libera (ma da professionista), cavaletto, e altri armenicoli.
Se ci riferiamo al video così come lo conosciamo, per fare video seve pianificare le riprese per il montaggio. In altre parole se sai inquadrare, bravo, ma non hai ancora capito come fare un video. Solo questo é sufficiente per capire come é diverso dal fotografare. A meno che, come ho già detto più volte, si inizia concpire il video in tutt’altro modo. Ma il mercato, che tanto comanda, é pronto?
alla prossima,
marco
Luca Pianigiani says:
Marco, lontana da me la presunzione di avere “tutte le risposte” e di dire “cosa bisogna fare, Ognuno, per fortuna, fa quello che crede e quello che si sente. Io personalmente credo che:
1) ci sono situazioni in cui unire video e foto porta a dei vantaggi
2) Ci sono nuove forme di video da esplorare: non sta a me inventarle, posso solo dire che ne percepisco la potenzialità e la propongo
3) Non lo so se “tutto il mercato” è pronto, una parte di mercato lo è.
4) Il video non è la “soluzione a tutto”, è una delle tante idee che possono differenziare, aprire nuove strade. Ce ne sono tante, penso solo che il video abbia qualche chance in più di tante altre e quindi dovrebbe (potrebbe) non essere sottovalutato.
5) Non tutto quello che viene proposto come stimolo sul SJ debba essere seguito. Se pensi che la cosa non sia per te, probabilmente hai ragione, ma forse altri potrebbero pensarla diversamente. Noi nel frattempo esploriamo altre cose!
Buona serata
Luca
Luca Pianigiani says:
Marco, lontana da me la presunzione di avere “tutte le risposte” e di dire “cosa bisogna fare, Ognuno, per fortuna, fa quello che crede e quello che si sente. Io personalmente credo che:
1) ci sono situazioni in cui unire video e foto porta a dei vantaggi
2) Ci sono nuove forme di video da esplorare: non sta a me inventarle, posso solo dire che ne percepisco la potenzialità e la propongo
3) Non lo so se “tutto il mercato” è pronto, una parte di mercato lo è.
4) Il video non è la “soluzione a tutto”, è una delle tante idee che possono differenziare, aprire nuove strade. Ce ne sono tante, penso solo che il video abbia qualche chance in più di tante altre e quindi dovrebbe (potrebbe) non essere sottovalutato.
5) Non tutto quello che viene proposto come stimolo sul SJ debba essere seguito. Se pensi che la cosa non sia per te, probabilmente hai ragione, ma forse altri potrebbero pensarla diversamente. Noi nel frattempo esploriamo altre cose!
Buona serata
Luca
marco says:
Ho solo tentato di evidenziare alcuni aspetti, sia tecnici (ai quali purtroppo non trovo risposta, anche in altri posti) che di processo produttivo, nello spirito di una discussione su una tecnologia nuova che, come molte altre tecnologie che l’hanno preceduta, pone questioni nuove. Lungi da me dal dire no a queste tecnologie, per il lavoro che faccio sono costantemente esposto, anche felicemente, alle nuove tecnologie, (abbiamo sperimentato e continuiamo) volevo solo andare un po oltre le enunciazioni di principio, entusiastiche o critiche che siano.
Non è una questione legata agl stimoli di SJ (non sarei qui), ma mi interessava approfondire proprio la questione. Sono due piani diversi.
Sbaglierò, ma quando leggo che “unire foto e video porta dei vantaggi”, non discuto l’affermazione perchè lo credo anch’io, ma mi piacerebbe esplicitarli questi vantaggi e considerarli anche negli aspetti critici. E’ una discussione. O no?
alla prossima
marco
marco says:
Ho solo tentato di evidenziare alcuni aspetti, sia tecnici (ai quali purtroppo non trovo risposta, anche in altri posti) che di processo produttivo, nello spirito di una discussione su una tecnologia nuova che, come molte altre tecnologie che l’hanno preceduta, pone questioni nuove. Lungi da me dal dire no a queste tecnologie, per il lavoro che faccio sono costantemente esposto, anche felicemente, alle nuove tecnologie, (abbiamo sperimentato e continuiamo) volevo solo andare un po oltre le enunciazioni di principio, entusiastiche o critiche che siano.
Non è una questione legata agl stimoli di SJ (non sarei qui), ma mi interessava approfondire proprio la questione. Sono due piani diversi.
Sbaglierò, ma quando leggo che “unire foto e video porta dei vantaggi”, non discuto l’affermazione perchè lo credo anch’io, ma mi piacerebbe esplicitarli questi vantaggi e considerarli anche negli aspetti critici. E’ una discussione. O no?
alla prossima
marco
Luca Pianigiani says:
In realtà preferisco chiamarlo “punto di incontro”, più che “discussione”. In ogni caso, si: questo spazio serve per scambiare opinioni e anche per approfondire.
Sarebbe complesso farlo comunque tra questi commenti, che magari solo alcuni leggono. Provo a raccogliere materiali e approfondimenti, magari per il prossimo SJ… che ne dici?
Buona giornata!
Luca
Luca Pianigiani says:
In realtà preferisco chiamarlo “punto di incontro”, più che “discussione”. In ogni caso, si: questo spazio serve per scambiare opinioni e anche per approfondire.
Sarebbe complesso farlo comunque tra questi commenti, che magari solo alcuni leggono. Provo a raccogliere materiali e approfondimenti, magari per il prossimo SJ… che ne dici?
Buona giornata!
Luca
Alessandro Colombo says:
Carissimo Luca, spno veramente curioso di sapere che modello e marca di fotocamera che “gira” meravigliosi video HD e’ in tuo possesso: stavo ponderando la G10 canon ma ho purtropo scoperto che ha la pecca (almeno per il momento) di non riprendere video in HD1080, fermandosi ad un banalissimo 640×480. Lo sappiamo che sei super-partes (si scrive cosi’?) ma non volendo portare in giro la pur eccellente ( ma pesante ed ingombrante) eos 5D mk II o la nuova 500 D per appunti di backstage, che mi consigli ? Scusa se la butto un po’ troppo sul commerciale, ma ogni tuo suggerimento e’ da tenere in altissima considerazione.
Un caro Saluto e a presto
Alessandro
p.s. per la giornata sul RAW a Milano faccio ancora in tempo ad Iscrivermi?
Alessandro Colombo says:
Carissimo Luca, spno veramente curioso di sapere che modello e marca di fotocamera che “gira” meravigliosi video HD e’ in tuo possesso: stavo ponderando la G10 canon ma ho purtropo scoperto che ha la pecca (almeno per il momento) di non riprendere video in HD1080, fermandosi ad un banalissimo 640×480. Lo sappiamo che sei super-partes (si scrive cosi’?) ma non volendo portare in giro la pur eccellente ( ma pesante ed ingombrante) eos 5D mk II o la nuova 500 D per appunti di backstage, che mi consigli ? Scusa se la butto un po’ troppo sul commerciale, ma ogni tuo suggerimento e’ da tenere in altissima considerazione.
Un caro Saluto e a presto
Alessandro
p.s. per la giornata sul RAW a Milano faccio ancora in tempo ad Iscrivermi?
Luca Pianigiani says:
Ciao, purché non venga vista come una “proposta commerciale”, ti dico che il “giocattolino” che uso è questo: http://www.canon.it/For_Home/Product_Finder/Cameras/Digital_Camera/IXUS/Digital_IXUS_100_IS/index.asp
versione “gold”, nel senso che è dorata ehehehe…. E’ un giocattolino, ma con una schedina da 16 Gb in pratica è una piccola videocamera (che fa anche foto!!), e pesa come un cellulare. Costa poco, e trovo che sia molto simpatica. Sono sicuro che ce ne saranno altre, di altre marche, altrettanto buone ;-)
Per la giornata del RAW… si… però corri!
Luca Pianigiani says:
Ciao, purché non venga vista come una “proposta commerciale”, ti dico che il “giocattolino” che uso è questo: http://www.canon.it/For_Home/Product_Finder/Cameras/Digital_Camera/IXUS/Digital_IXUS_100_IS/index.asp
versione “gold”, nel senso che è dorata ehehehe…. E’ un giocattolino, ma con una schedina da 16 Gb in pratica è una piccola videocamera (che fa anche foto!!), e pesa come un cellulare. Costa poco, e trovo che sia molto simpatica. Sono sicuro che ce ne saranno altre, di altre marche, altrettanto buone ;-)
Per la giornata del RAW… si… però corri!
marco says:
ciao Luca, se fosse possibile continuare nell’approfondimento del tema con i tempi e i modi che meglio preferite, sarebbe una cosa interessante. Poi, ovviamente ci sono anche altri spazi per continuare le verifche, le sperimentazioni e quant’altro, questo é chiaro.
Alla prossima
marco
marco says:
ciao Luca, se fosse possibile continuare nell’approfondimento del tema con i tempi e i modi che meglio preferite, sarebbe una cosa interessante. Poi, ovviamente ci sono anche altri spazi per continuare le verifche, le sperimentazioni e quant’altro, questo é chiaro.
Alla prossima
marco
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Alessandro Mattiolo says:
Posso sottoporvi dei lavori fatti da me e il mio gruppo con la favolosa 5Dmk2 (senza l’esposizione manulae, ma con 1000 trucchetti e peripezie):
http://www
http://www
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Alessandro Mattiolo says:
Posso sottoporvi dei lavori fatti da me e il mio gruppo con la favolosa 5Dmk2 (senza l’esposizione manulae, ma con 1000 trucchetti e peripezie):
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Alessandro Mattiolo says:
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