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Non c’è magia più bella dell’espressione di un bambino catturata e raccolta da una fotografia. Ovvio, l’espressione magica, tra mille altre, è una magia che non riguarda solo la faccia dei bimbi: tutti gli esseri umani raccontano sfumature infinite con il viso, ed è un’alchimia fatta di muscoli, di reazioni del cervello, di interazione degli occhi… ma detta così sembra fisica, chimica… c’è di più, ed è emozione pura. I bambini, però, sono più spontanei, imprevedibili, veloci: chiedere loro di “fermarsi” per rubare la loro espressione perfetta è quasi un delitto, e sperare di avere il dito veloce del cowboy è pura illusione. Per ogni sguardo/espressione catturata, ce ne sono 10 mila che si perdono; il motore di scatto più veloce di una reflex garantirà solo un dettaglio: che in quell’istante tra uno scatto e l’altro, proprio mentre lo sguardo verrà occultato dall’alzarsi dello specchio, ci sarà quell’espressione magica che si stava cercando e che è andata invece perduta tra due frame.La ripresa video 4k, con videocamere di alto livello, offre una doppia magia: meravigliosi scatti a 25 fps, usabili come immagini in movimento, ma anche congelando ogni singolo istante, per ottenere un file perfettamente stampabile. Cambia letteralmente tutto: dalle scelte del set a quelle della luce, ma specialmente cambia l’interazione con il soggetto che è chiamato spesso ad essere “se stesso”, ma di fronte ad una macchina che non esprime sguardi di complicità, che non gioca con loro, che nasconde la persona che sta dicendo cose e magari muovendo le mani.
fotografo e bimbo
Cessa la tensione e
la paura del
04
"bloccare l'attimo
diventa vera, più
perfetto", e la
intensa.
relazione tra
La modularità della Canon Xc-10 è notevole: si impugna come una medio formato, può essere dotata di mirino reflex, che si applica sul display LCD basculabile, quindi è anch'esso inclinabile. Scorrete le immagini (swipe) per vedere la videocamera “da tutti i suoi lati"
A chi - fotografo - oggi lavora con un sistema fotografico di cui è soddisfatto ma vuole fare un bel passo in avanti nel video, con un apparecchio 4K non costoso, flessibile e in grado di poter realizzare tutti gli sviluppi di cui parliamo su questo numero di JPM. Continuerà ad usare il suo sistema fotografico per fare foto, e questo apparecchio si affiancherà nell’ambito “motion”.
A chi serve questa
nuova Vision?
A chi - fotografo - oggi lavora con un sistema fotografico di cui è soddisfatto ma vuole fare un bel passo in avanti nel video, con un apparecchio 4K non costoso, flessibile e in grado di poter realizzare tutti gli sviluppi di cui parliamo su questo numero di JPM. Continuerà ad usare il suo sistema fotografico per fare foto, e questo apparecchio si affiancherà nell’ambito “motion”.
A chi vuole un apparecchio ibrido perché non si considera “solo” un fotografo o “solo” un videomaker.
A chi - fotografo - oggi lavora con un sistema fotografico di cui è soddisfatto ma vuole fare un bel passo in avanti nel video, con un apparecchio 4K non costoso, flessibile e in grado di poter realizzare tutti gli sviluppi di cui parliamo su questo numero di JPM. Continuerà ad usare il suo sistema fotografico per fare foto, e questo apparecchio si affiancherà nell’ambito “motion”.
A chi vuole un apparecchio ibrido perché non si considera “solo” un fotografo o “solo” un videomaker.
A chi - videomaker - pensa più alle integrazioni con i new media (app, tablet, web, interactive) che non al “documentario” o allo “spot”.
A chi - fotografo - oggi lavora con un sistema fotografico di cui è soddisfatto ma vuole fare un bel passo in avanti nel video, con un apparecchio 4K non costoso, flessibile e in grado di poter realizzare tutti gli sviluppi di cui parliamo su questo numero di JPM. Continuerà ad usare il suo sistema fotografico per fare foto, e questo apparecchio si affiancherà nell’ambito “motion”.
A chi vuole un apparecchio ibrido perché non si considera “solo” un fotografo o “solo” un videomaker.
A chi - videomaker - pensa più alle integrazioni con i new media (app, tablet, web, interactive) che non al “documentario” o allo “spot”.
A chi si occupa di news e di fotogiornalismo e pensa a nuove evoluzioni di editoria digitale e di video content, anche in situazioni dinamiche.
delle immagini
L’autore
MIDIVERTOUNMONDO Bravissime fotografe di bambini. Ok, sarebbe facile e sufficiente, ma il discorso è che le ragazze di Midivertounmondo - Claudia Acuti e Isa(bella) Zamboni hanno quel gusto e quello stile che le proietta verso una visione internazionale e contemporanea della foto di bambini. La scelta di ogni elemento, di ogni dettaglio, il coraggio di scegliere e proporre ai clienti “facce giuste” e non quelle “standard”, la loro continua ricerca e sperimentazione le porta su un binario che va “oltre” (forse non il 9 e 3/4 di Harry Potter, ma quasi…). Non è un caso che abbiamo scelto loro, perché da mesi seguiamo il loro cammino evolutivo verso “l’immagine in movimento” che ovviamente condividiamo e nella quale crediamo moltissimo.
Il loro nuovo portfolio racconta di un approccio alla fotografia moderna che raccoglie a piene mani le potenzialità dei nuovi media, che propone alle aziende e ai clienti nuovi strumenti narrativi che nel campo dei bambini risultano particolarmente esplosivi, perché non c’è cosa migliore del vedere un bambino che gioca, che corre, che sorride, che fa le faccette buffe… live. Una volta la fotografia si stampava solo, ora - nell’era moderna, che Midivertounmondo interpreta alla perfezione - la fotografia è viva, ed è allegra, vivace, coinvolgente ed entusiasmante.
Il click dopo il click (swipe)
Swipe
Il flusso di lavoro
Un elemento importante, dal punto di vista della luce: abbiamo usato per alcuni ritratti la luce fluorescente, presa a noleggio, perché ovviamente la luce flash per queste riprese non si poteva usare, alla fine stavamo facendo dei video.
Tutto bene, più che altro “benino”… qualcosa non ci convinceva e non si capiva se il problema era di tipo “luce” o di tipo “sensore”: quando le variabili sono tante, è difficile capirlo. Si percepiva, sulla pelle delicata e ricca di sfumature infinite del viso dei bimbi una certa mancanza di informazioni… come delle “bruciature” e perdita di dettagli… i dubbi li abbiamo superati completamente verso le tre del pomeriggio, quando nello studio delle fotografe è arrivata dalla finestra una luce ideale… con la quale sono stati fatti gli scatti dei due bambini biondi. Luce naturale forever: il miglioramento della resa è stata netta.
La luce tornerà in cima alle esigenze e alle scelte dei fotografi professionisti che vorranno aprirsi a questi nuovi mondi "motion”: luce naturale vince, a meno che non ci siano luci di altissimo livello (e ce ne sono) per assicurare uno spettro davvero completo di colori. Tenetelo presente…
Il flusso di lavoro che abbiamo adottato per gestire i files, correggerli, montarli e trasformarli in immagini fisse è stato quello di esportare i files della scheda (in formato XF-AVC) o usando il software di serie Canon XF Utility, comodo per esportare velocemente singole o multiple immagini/sequenze, oppure direttamente Adobe Photoshop (che abbiamo usato anche per il coloring: più faticoso ma più vicino alla logica fotografica) e Adobe Premiere.
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L’edizione cartacea di JPM8 è uno spettacolo per chi ama la qualità dell’immagine, toccarla con mano, scoprire la resa delle fotografie su differenti tipi di carta.
puoi acquistare JPM8 Paper Edition qui!
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GALLERIA
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KIDS
1-2-3...4k
Fermare l’espressione di un bimbo è impegnativo, ma forse 25fps possono bastare...
Scroll or Click
Font Title: Naive Inline Medium - Foundry: La Goupil
Foto o video?
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Da un frame 4k
La ripresa video,
alla fotografia
Cambia letteralmente tutto: dalle scelte del set a quelle della luce, ma specialmente cambia l’interazione con il soggetto che è chiamato spesso ad essere “se stesso”, ma di fronte ad una macchina che non esprime sguardi di complicità, che non gioca con loro, che nasconde la persona che sta dicendo cose e magari muovendo le mani.
Abbiamo provato questa nuova strada, con le amiche di Midivertounmondo, Claudia Acuti e Isabella Zamboni, le più brave fotografe di bambini che conosciamo. E le nostre “teorie” si sono rivelate vere… dopo i primi scatti, con la video/fotocamera in mano, si è passati ad una configurazione più logica: su treppiede. Cambia davvero tutto… prima sembra un limite, poi via via le fotografe si sono lasciate andare, la macchina riprendeva e catturava tutto, cessa la tensione e la paura del “bloccare l’attimo perfetto”, e la relazione tra fotografo/a e bimbo diventa vera, più intensa, l’unico ruolo diventa quello del percorso, del viaggio, non del finalizzare.
come strumento
fa riscoprire la
“still” da stampare
ponte per arrivare
magia del “mosso"
Il mosso… un linguaggio Ritrovato (swipe)
FOCUS
Canon XC10
Stavamo chiudendo il numero ed è arrivata LEI… Le voci di corridoio c’erano da tempo, ma è diventata realtà: la nuova ammiraglia Canon EOS 1DX Mark II, un apparecchio che più che rispondere alle esigenze dei professionisti che la usano (che continuano a dichiarare che “fa tutto quello che serve”, ripropone una formula con una innovazione che porta l’asta delle prestazioni oltre probabilmente anche alle aspettative dei professionisti… oseremmo dire che apre orizzonti a un nuovo modo di intendere la professione del fotografo, dove per esempio il comparto video non solo spinge verso il 4K, ma verso una qualità finora non richiesta e forse nemmeno “conosciuta” da chi non fa “video per mestiere e per DNA”. Per riassumere… è un 4K DCI (40296x2160), fino a 60 fps (120 fps in full HD) ed è stato aggiunta ma modalità Dual Pixel AF e Movie Servo AF: sembrava che la messa a fuoco automatica nel video di fascia alta fosse un’eresia… già, come una volta lo era per la fotografia!
Sensore tutto nuovo (interamente realizzato da Canon), che non cerca estremi di risoluzione (20,2 Mpixel), ma estremizza la resa in condizioni luce “inesistenti”, 14 fps in Full Tracking AF/AE. Arriva a Maggio, a noi piace parlare di macchine che abbiamo tra le mani… quindi per ora è tutto, ma ci sarà tanto di cui parlare, e da provare ;-)
La nuovissima (appena annunciata, disponibile in primavera inoltrata) ammiraglia Canon EOS 1DX Mark II. Tanto di cui parlare… per ora è solo un “benvenuta” .Per info, cliccate qui.
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Tutto bene, più che altro “benino”… qualcosa non ci convinceva e non si capiva se il problema era di tipo “luce” o di tipo “sensore”: quando le variabili sono tante, è difficile capirlo. Si percepiva, sulla pelle delicata e ricca di sfumature infinite del viso dei bimbi una certa mancanza di informazioni… come delle “bruciature” e perdita di dettagli… i dubbi li abbiamo superati completamente verso le tre del pomeriggio, quando nello studio delle fotografe è arrivata dalla finestra una luce ideale… con la quale sono stati fatti gli scatti dei due bambini biondi. Luce naturale forever: il miglioramento della resa è stata netta. La luce tornerà in cima alle esigenze e alle scelte dei fotografi professionisti che vorranno aprirsi a questi nuovi mondi "motion”: luce naturale vince, a meno che non ci siano luci di altissimo livello (e ce ne sono) per assicurare uno spettro davvero completo di colori. Tenetelo presente…
Il flusso di lavoro che abbiamo adottato per gestire i files, correggerli, montarli e trasformarli in immagini fisse è stato quello di esportare i files della scheda (in formato XF-AVC) o usando il software di serie Canon XF Utility, comodo per esportare velocemente singole o multiple immagini/sequenze, oppure direttamente Adobe Photoshop (che abbiamo usato anche per il coloring: più faticoso ma più vicino alla logica fotografica) e Adobe Premiere.
Un elemento importante, dal punto di vista della luce: abbiamo usato per alcuni ritratti la luce fluorescente, presa a noleggio, perché ovviamente la luce flash per queste riprese non si poteva usare, alla fine stavamo facendo dei video.
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