Si è chiuso da qualche giorno il NAB, la maggiore esposizione mondiale dedicata al mondo del video broadcast. Come dire, il momento più importante per vedere e comprendere quello che succede nel mercato dell’immagine in movimento. Sarebbe stato utile per i fotografi guardare a questo mondo, non tanto o non solo perché da ormai più di tre anni le fotocamere reflex hanno sposato l’integrazione del video nell’evoluzione chiamata V-SLR, ma perché le evoluzioni triangolate tra fotografia, video e interazioni “touch” sui nuovi media sono la più esplosiva potenzialità per i prossimi anni: ne abbiamo parlato molto durante il nostro JumperDAY che si è tenuto il 10 aprile (non a caso, nello stesso periodo del NAB e anche del Salone del Mobile di Milano: le persone che ci seguono hanno modo di percepire la realtà dell’evoluzione in tempo reale, e non “per sentito dire”),
Al NAB, il filo conduttore, la tematica principale, l’esigenza e le aspirazioni per tutti riguardavano una sigla: 4k, la nuova frontiera della qualità video, il doppio del full HD; stiamo parlando di 4096 x 2160 pixel nominali (o simili, a seconda del tipo di standard: in ambito informatico, dove i pixel sono più “scientifici”, si parla di 3840×2160 pixel, il doppio dei 1920×1080 pixel del full HD, ma poco cambia nella pratica: si parla comunque tra gli 8 e i 9 milioni di pixel… e l’incredibile è che questo significa 25 fotogrammi al secondo a questa risoluzione).
Non è una novità parlare di 4K, al punto che nell’ambito del cinema digitale, questa risoluzione è stata anche superata (Lo Hobbit, il film di Peter Jackson, è stato girato con delle RED a 5K), ma quello che è successo al NAB è stato il passaggio da argomento sperimentale a protagonista commerciale per “tutti”. Perché diciamo questo? Perché sono “crollati” i prezzi sia degli apparecchi di ripresa, sia dei monitor/televisori. Tanto per capirci, la soglia di ingresso per le videocamere è arrivata sotto i 4 mila euro (grazie alla nuova Black Magic Production Camera 4K), che possono sembrare tantissimi, ma che di fatto sono meno della metà rispetto alla macchina da presa più economica di pari risoluzione finora disponibile, che costa sopra i 10 mila euro. Dal punto di vista dei monitor/televisori, Sony ha presentato un modello da 55“ sotto i 5000 dollari (prima costavano più di 25 mila euro) e addirittura un altro brand, Seiki, ha annunciato un modello da 50″ sotto i 1300 dollari. Ed altri accessori e sistemi arriveranno a breve. In questo periodo di “buio”, sono forse prezzi fuori dal mercato di massa, ma sono una tendenza che porterà a brevissimo ad ulteriori step che avvicineranno ancora di più il mondo professionale (e non solo broadcast) e addirittura consumer. Entro (al massimo) due anni avremo fotocamere in grado di registrare a 4K al prezzo di una reflex normale che “al massimo” registra in Full HD, i monitor dei computer saranno presto 4K e costeranno come quelli di oggi. E, definitivamente, il mondo del video, della fotografia e – attenzione – quello della stampa saranno un tutt’uno. Se volete, segnatevi questo post, specialmente se reputate tutto questo una follia: tra due anni riapritelo e guardate quello che sarà successo.
Non stiamo dicendo di comprare oggi attrezzature 4K (anche se potreste anche anticipare i tempi, e guadagnare sulla vostra capacità innovativa), ma ricordatevi che oggi potreste fare lo stesso processo – ovvero acquisire immagini video, a 25 o 30 fotogrammi al secondo – e scegliere un frame da selezionare e da salvare come “l’immagine perfetta”, l’espressione giusta, l’attimo non più fuggente, e anche stamparlo. Certo, i 2K del full frame che avete “a bordo” della vostra reflex forse non sono tantissimi, ma già tre anni fa abbiamo fatto dei test che hanno dell’incredibile: si può fare molto di più di quello che immaginate, dal punto di vista qualitativo. Ma prepararsi con la mente, con la visione, con la proposta di un lavoro davvero orientato a questo tipo di approccio richiede la testa collegata, non il portafoglio aperto per spendere. Sempre al JumperDAY, il vicedirettore di GQ Italia, Carlo Annese, ha detto che tendono a prendere in considerazione sempre più professionisti e servizi fotografici con materiale sia fotografico che video per poter inserire contenuti multimediali nella versione iPad della loro rivista. E’ una tendenza mondiale, che noi abbiamo urlato a piena voce per tre anni, che ora è diventata realtà. Stiamo indicando strade che hanno bisogno di impegno, di ricerca e di studio da parte di tutti i professionisti dell’immagine che davvero vogliono avere spazio e successo per gli anni (e mesi) a venire.
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Disclosure Statement (Comunicazione informativa)
Sunday Jumper è una pubblicazione gratuita, inviata a circa 7000 fotografi professionisti. In alcuni casi, parliamo di argomenti che sono trattati e sviluppati all’interno di corsi (i Jumper Camp) e all’interno di JumperPremium. Per esempio, l’argomento 4K è stato al centro del nostro JumperDAY e sarà al centro del nostro percorso formativo (tecnico e marketing) di JumperPremium nei prossimi mesi. Gli stimoli lanciati dal Sunday Jumper non sono però influenzati dal desiderio di “vendere” i nostri prodotti, trattiamo semplicemente argomenti nei quali crediamo, e che quindi segnaliamo. Il nostro approccio all’informazione si basa e si è sempre basato su etica e correttezza e su una continua ricerca, possibile anche grazie al ritorno di chi investe una modesta cifra all’anno per le nostre iniziative “a pagamento”.
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pixomar says:
altro che follia.. chi ritiene questo non ha capito quant’é veloce l’evoluzione dei sistemi elettrinici in genere.. 7/8 anni fa, acchine reflex da 6000 euro a 6,5 MP sembravano venute dallo spazio.. oggi la normali fotocamere consumer ne hanno perfino il doppio, anche se col trucchetto “dell’interpolazione”..
secondo me quello che dite ragazzi, è solo l’inizio dell’ennesima rivoluzione tecnologica nel campo dell’ audio/photo/video world making!!
emilio says:
Ero al Jmper camp. Debbo dire che gli squarci aperti sul futuro della fotografia professionale da parte dei nostri amici guru (Luca in testa…;O))))) mi hanno aperto veramente gli occhi. Nulla sarà piu’ come prima, una grande era ci aspetta e siamo pronti ad affrontare questa nuova avventura con interesse e entusiasmo. A quando Luca un bel tutorial sui multilivelli e frame con motion sul tipo di quello che avete illustrato al camp?
Luca Pianigiani says:
Ciao Emilio,
Stiamo già preparando molti materiali su JumperPremium su questi argomenti, tra breve saranno disponibili, vedrai che saranno “super” ;-))
Alessio – synergiaphoto.com says:
Scusate se non sono prolisso…ma come si faranno a fare delle “long exposure” con una videocamera?
Luca Pianigiani says:
Mosse :-))
A parte la battuta, ovviamente il tempo di esposizione nel video ha forti limitazioni (sia sul lungo che sul “veloce”), quindi per utilizzi che richiedono tale impostazione si devono scattare fotografie. Magari da “mettere insieme” per creare (al contrario dell’esempio citato nel post) un video o delle sequenze di immagini in movimento. La strada dei “Frames” è a doppio senso. Tante opportunità e tante soluzioni :-)
In compenso, due anni fa mostravamo un video realizzato con la tecnica dell’HDR… Due videocamere, due versioni della stessa scena: una che sottoespone e una che sovraespone, montate poi insieme in fusione. Le strade sono tantissime …
Mario says:
Perchè definisci questo “follia”? Non lo è per niente, sono anche convinto che questo è il futuro.
La perplessità è sempre un po’ quella: è così facile trovare qualcuno che con le proprie (poche) risorse finanziarie riesca a pensare ad innovare seguendo questa strada a prima vista così “importante”? Come tutti i nuovi processi innovativi sul mercato chi ci deve credere non è solo chi li mette in atto ma anche chi li deve recepire. Forse solo con del marketing (video-fotografico) ben studiato potremmo riuscire a convincere i clienti delle potenzialità di tutto questo…
Sempre complimenti per la vostra visione del domani.
Buon lavoro.
Alessio – synergiaphoto.com says:
La domanda era forse “stupida” e ovvia risposta, ma alla fine hai confermato quello che pensavo.
Allo stato attuale, ok non siamo ai livelli di una Black Magic, ma una GoProHero da 1080p60 potrebbe essere anche interessante.
Luca Pianigiani says:
Non era stupida affatto ;-) e sto facendo prove che pubblicheremo fatte con un iPhone.
Guarda che ti ho risposto alla tua richiesta di chiarimenti su premium, privatamente perché non era attinente al post :-)
corrado a. says:
Luca, quando le prime reflex integrarono il video, pubblicasti anche su altri forum dei pareri simili, a proposito della “convergenza” tra foto e video. Ero d’accordo con te allora come lo sono oggi, ma mi sembra che nonostante anche le compattine abbiano ormai il FullHD, nelle televisioni su internet siamo ancora all’HD quando va bene (a parte un pò di cose di qualità su Vimeo).
Ora il 4k sarà anche spaziale, ma la gestione pratica e reale, che deve passare per i computer, mi sembra ancora ad oggi piuttosto impegnativa, come lo è per il FullHD.
ciao
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