Jumper

Allarme rosso: arriva RED, e cosa succederà al mondo della fotografia? (cambierà?)

Curiosa coincidenza: dopo esattamente una settimana dall’ultimo Sunday Jumper, che parlava della tendenza –  da parte di alcuni professionisti – di sostituire le fotocamere “normali” con delle compatte evolute e quindi si concludeva che forse si poteva superare la psicosi da pixel per tornare alla fotografia vissuta come espressione artistica e creativa e meno “tecnicistica”, la notizia bomba di questi giorni ci impone un commento quasi opposto (e non è così, però…).

Ad agosto abbiamo pubblicato una notizia che abbiamo considerato molto importante: RED, famosa azienda produttrice di videocamere ad alta definizione che hanno rivoluzionato il mondo del cinema e, di fatto, hanno aperto questo mondo al digitale, aveva dichiarato di voler entrare nel mondo della fotografia, con prodotti innovativi. Si trattava di una dichiarazione del CEO dell’azienda, Jim Jannard fatta in occasione della presentazione della Nikon D90, nella storia la prima fotocamera reflex in grado di realizzare video HD (seguita poco dopo dalla Canon EOS 5D Mark II), e abbiamo commentato che ci aspettavamo grandi cose, ma eravamo rimasti in attesa di evoluzioni. Sembrava una visione su un futuro lontano, una visione. Forse un “mettere avanti le mani”, ma nulla ancora di concreto. Invece…

 

Invece ecco qua il progetto, uscito e rimbalzato in tutto il mondo alla velocità della luce: il progetto è realtà, porta la sigla DSMCDigital Still and Motion Camera – e prevede, da oggi al 2010, una serie di modelli e specialmente di combinazioni praticamente infinito che desidera proporsi come la soluzione definitiva per la fotografia e per il video. Senza compromessi, senza limiti. Ma queste sono le parole solite, no? Ricordo i comunicati stampa di presentazione delle pellicole, e ogni volta si parlava di grana più sottile e di colori più fedeli e brillanti… erano l’essenza dell’aria fritta. Leggendo le indicazioni sul sito RED, però, queste parole hanno un valore diverso. Almeno a parole…

Se vi diciamo che si parla di sensori che sono compresi tra il minuscolo 2/3 di pollice (tipico delle videocamere) al 30×15 mm (strano formato, molto “16/9 video”…), al 24×36, al 56×42 (e fin qui… abbiamo raggiunto la gamma fotografica, compresa la nuova Leica S)… e si arriva ad un impressionante 186×56 mm (si, una sberla che assomiglia al “mitico” 6×17 delle Linhof). Parliamo della risoluzione: da 4,9 Mpixel, a 13,8, a 24 a 65 a… 261 Mpixel (28000×9334 pixel). Parliamo di bit colore, che arrivano a 16; parliamo di D Range… fino a 13 stop.

Ma, tutto questo, sarebbe ancora poco se non aggiungessimo che queste “fotocamere” possono “anche” registrare video ad altissima definizione, a 30, 50, 100, 120 fps. Vi rendete conto di cosa stiamo parlando? Di macchine in grado di produrre files foto e video che nemmeno abbiamo potuto immaginare, finora. Ok, ma cosa poi usiamo come obiettivi? Possiamo rispondere che RED ha preparato una gamma di ottiche, ma che è comunque possibile montare ottiche Canon e Nikon, nel caso la strada “monomarca” non sia di vostro gradimento.

I prezzi? da 2500 dollari del modello di minore risoluzione, 28.000, 35.000, 45.000 fino a 55000 dollari per il modello 617. Prezzi non certo “popolari”, ma affini ai dorsi e alle fotocamere medio formato più evolute, presenti sul mercato. E bisogna aggiungere un altro punto della filosofia: macchine che non devono conoscere l’obsolescenza, perchè costruite a moduli, per consentire sostituzioni, integrazioni, potenziamenti nel tempo. Una macchina che cresce, ma che non bisogna sostituire mai.

Ok, abbiamo parlato di numeri, di dati, che davvero mostrano un orizzonte nuovo. Lo abbiamo detto: non siamo mai stati portati ad applaudire con entusiasmo ai numeri, alla risoluzione, alle prestazioni. Quello che troviamo entusiasmante è di vedere come un “piccolo” possa sbeffeggiare – anche solo con i numeri – i baroni della fotografia. Vorremmo vedere se e cosa sono riusciti a realizzare dal punto di fotografico: come reagiranno questi sensori (denominati Mysterium, nelle versioni X e Monstro), saranno superiori a quelli che conosciamo? Come saranno le ottiche? E come renderanno le ottiche che conosciamo, di Nikon, di Canon e sul modello di “grande formato”, di Linhof e di Alpa (e ci viene da dire… come fa un produttore di videocamere a conoscere la svizzera Alpa?). Come sarà possibile gestire con efficienza e produttività una tale quantità di dati? Come funzionerà la compressione dei dati denominata REDCODE Raw? In RED dicono che è proprio in questo che si “nasconde” il vero segreto della qualità “lossless” sia delle immagini fisse che di quelle in movimento.

Se non arrivasse da RED, che lo ripetiamo, ha davvero ottenuto risultati incredibili nel mondo del cinema digitale, sbaragliando una concorrenza agguerrita, potremmo pensare ad un bluff. E invece siamo qui ad interrogarci, ancora una volta cercando insieme a voi il risvolto pratico e concreto, e non solo da “scheda tecnica”. So solo che la voglia di trovare nuove strade che uniscono sempre di più – e all’insegna di una qualità ancora tutta da inventare – la fotografia e il video, ci affascina. Proprio in questi giorni, dal nuovo monitor del Macbook Pro 15″ – con la sua luminosità (grazie alla tecnologia LED), alla sua risoluzione e alla sua resa cristallina – abbiamo visto diversi spezzoni di video HD e ne subiamo un fascino… tutto fotografico.

Ma la cosa che ci affascina di più è che i segnali per dei cambiamenti importanti ci sono: questo di RED è forse il più significativo, ma c’è anche l’acquisizione di Foveon (sensori) da parte di Sigma, la prossima scorporazione del business fotografico da Samsung (che farà nascere una nuova realtà aziendale, e forse nuove sinergie). Tutto questo porterà, probabilmente, a delle reazioni da parte delle aziende più tradizionali, che dovranno contrastare con una vitalità, anche progettuale, non indifferente, dopo molti anni di una ricerca quantitativa e non qualitativa: modelli che escono per contrastare altri modelli concorrenti, sensori con più pixel per coprire “buchi” di offerta, sensori pieno formato per rispondere a delle esigenze di un pubblico che a volte chiede qualcosa anche solo per moda. Dalla “rivoluzione” digitale, non c’è stata più vera innovazione, ma un continuo (e meraviglioso) miglioramento di prestazioni e di qualità. Oggi, forse, siamo all’alba di una nuova era, alle idee che devono davvero materializzarsi. Lo stesso Jim di RED usa come sua “firma” sui post: “Everything in life changes… including our camera specs and delivery dates…” .  La creatività, il ritorno alla voglia di “nuovo”, che enfatizzavamo la scorsa settimana, vale anche per le aziende produttrici della fotografia, e non solo per i fotografi. Siamo tutti parte di un mondo di comunicazione che vuole trovare nuove strade, e che le troverà grazie o malgrado noi. Meglio che sia… grazie a noi: per questo guardiamo all’orizzonte con curiosità, e con la voglia di raggiungere nuovi traguardi.

Noi, voi, le aziende del settore della fotografia. Tutti insieme, se possibile: facciamo parte tutti della stessa famiglia, è bene ricordarselo!