Salutiamo quindi con ottimismo, e non con le lacrimucce, questa fine di una storia, che tanto ha raccontato nella storia della fotografia, ma che evidentemente non aveva più nulla da dire: neanche la borsa, che di solito reagisce a queste dichiarazioni con nervosismo, ha reagito male, anzi: le azioni di Kodak (sigla: EK) in questa settimana sono addirittura salite (tra parentesi… era tanto che non guardavo il valore delle azioni, ero abituato a numeri a due cifre, e ora si parla di poco più di 2 dollari). Un altro segnale: avendo aspettato così tanto, Kodak avrebbe potuto stringere i denti ancora per qualche mese, visto che nel 2010 sarebbero stati festeggiati i 75 anni di età, e invece nulla, uno sgarbo per i fans di questo materiale, sparsi nel mondo.
Chiudiamo il capitolo con qualcosa di divertente, che possa permetterci, se lo vogliamo, di rimanere legati a questo capitolo di storia, anche nel futuro: ecco una piccola mappa di link, da visitare:
1) KodachromeProject: un sito che celebra e unisce gli appassionati del Kodachrome
2) Tributo al Kodachrome: sul sito di Kodak, dove si fa una giusta commemorazione alla pellicola per eccellenza. Con contributi di Steve McCurry e la sua (non se ne può più….) foto multipremiata della ragazzina afgana, scattata ovviamente in Kodachrome.
3) Pagina di Flickr dedicata al Kodachrome: non che i contenuti “taggati” con la keyword Kodachrome siano poi così significativi, ma… eccola!
4) Kodachrome Preset per Lightroom: se volete, potete scaricare da qui un preset gratuito per riprodurre le tonalità del Kodachrome 25 con Lightroom (oltre ad altre pellicole). Ok, è uno scherzo, ma è pur sempre un modo per superare la perdita!
5) Kodachrome, Paul Simon: il celebre brano scritto nel 1973 da Paul Simon, disponibile su iTunes. Abbiamo scritto questo SJ ascoltandolo a ripetizione, e mette di buon umore. Visto che abbiamo promesso sorrisi e non tristezza, ecco una frase tradotta di questo brano: