Una delle buone notizie di questo periodo è che finalmente è possibile avere un iPad 2 senza spendere nulla come anticipo, e pagandolo a partire da 24 euro al mese, internet incluso. Cade l’ultimo muro che può permettere a tutti di avere un oggetto molto desiderato e chiacchierato. Tim, Vodafone e 3 hanno lanciato il 30 di settembre la loro offerta, potete consultare sui vari siti i dettagli delle offerte, molto simili tra di loro e tutte appetibili.
Non siamo qui a fare i commercianti, non vogliamo fare una politica semplicistica: che bello, quasi non costa, quindi compriamolo tutti. Quello che vorremmo mettere in evidenza è che ci sono motivi – specialmente per chi si occupa di immagine e di comunicazione – per averlo, anche se molti ancora non ne hanno capito le potenzialità, anche se molti ancora si dichiarano “contrari“, a volte solo per snobismo o per un approccio disfattista. Visto che ci è capitato mille volte di dare motivazioni per “averlo“, cerco di riassumere tali motivazioni, sentendomi meno “in colpa” per dover convincere altre persone a questo acquisto (ne ho convinti molti, in passato), perché ora l’acquisto non è così impegnativo, non impone dei sacrifici elevati. Ecco quindi queste motivazioni… arrivate fino in fondo prima di scatenare le opinioni contrarie:
1) La produzione di immagini per i tablet è in grande crescita, e per quanto possa sembrarvi strano, non è possibile progettarle e percepire esattamente come realizzarle se non si ha un iPad per vederle. Ci sono problemi innanzitutto di colore (ma questo è il meno), di saturazione (in certi casi davvero pazzeschi… ne parliamo su JPM3 in uscita tra breve, raccontando una delle nostre tante esperienze in merito), di resa del dettaglio e della nitidezza (uno schermo da 9,7 pollici e da 132 ppi ha una resa diversissima rispetto ad un 24″ a 72 ppi). Ma c’è di più: quello che viene “inquadrato” in una cornice così “piccola” visualizzato alla distanza di circa 50 cm dagli occhi rende in modo completamente diverso rispetto ad un monitor molto più largo a maggiore distanza: anche se visualizziamo l’immagine alla dimensione dell’iPad, quello che è lo schermo “attorno” crea una resa molto diversa. Possiamo davvero permetterci di NON essere in grado di realizzare immagini adeguate a questo mezzo, usato tantissimo per visualizzare immagini di qualità?
2) Il mercato dell’editoria digitale su iPad è vivacissimo, ancora oggi i grandi editori si accontentano a versioni che sono poco più di un PDF analogo alle versioni cartacee delle loro riviste, ma crescono esigenze di clienti e di editori di ogni tipo per creare nuove pubblicazioni con maggiore interattività e multimedialità, e c’è bisogno quindi di nuove tipologie di immagini. Chi le realizzerà, se i fotografi non saranno in grado di capire questo mercato? Non preoccupatevi per il mondo… se anche non le farete voi, qualcuno le farà… ma ditelo al vostro direttore di banca se non riuscite ad aumentare il vostro fatturato.
3) Avere un iPad vi permette di presentare il vostro lavoro ai clienti senza dover investire tanti soldi in un portfolio. E’ più leggero di un librone, lo avete sempre con voi (a volte si incontrano persone potenzialmente interessanti nei momenti più bizzarri: durante l’aperitivo, mentre si è in treno, in una fiera… ). Ci sono applicazioni fantastiche per rendere fluida la presentazione, per trasferire eleganza ed innovazione, per poter spedire immediatamente una selezione delle foto via email e in generale per organizzare le presentazioni con un filo conduttore personalizzato in funzione dell’incontro.
4) iPad non è solo uno strumento di presentazione del lavoro o per verificare i prodotti che realizziamo, è una porta sempre a portata di mano per comunicare e per ricevere informazioni. Certo, anche con uno smartphone possiamo essere sempre on line e con accesso alla mail e ai social network, ma ci sono cose che solo con un tablet si possono fare, se non si vuole portare dietro un computer. E poi, è bene capirlo, è a tutti gli effetti un computer “vero”, con il quale si può fare davvero quasi tutto: scrivere, fare relazioni e conti, guardare film, ascoltare musica, vedere immagini, disegnare, prendere appunti (anche con le pennine apposite, e mai più foglietti di carta).
5) Ormai ci sono software fantastici per correggere, elaborare e distribuire immagini, ad altissima qualità. Non ci sono più vincoli, e i costi dei software di correzione dell’immagine (validi quanto i più blasonati sul computer) costano, quando costano tanto, 5 euro. Un programma usatissimo è SnapSeed della Nik Software, che usa la tecnica degli U-Point sviluppata da questa azienda (e poi anche da Nikon Capture) e che permette di fare correzioni anche selettive all’immagine con un dito. Ho visto l’altro giorno, durante Istockalypse (l’evento di iStockPhoto che si è tenuto in questi giorni a Milano) molti professionisti che ormai hanno adottato questa soluzione “mobile” e ne sono estremamente soddisfatti. Ma ci sono anche software che si integrano a Photoshop, per iniziare dei lavori e dei progetti da completare poi sul computer “potente”, o anche per trasformarsi in un secondo monitor per posizionare le palette e concentrare la visione dell’immagine sul monitor principale.
6) Su iPad ora potete trovare la maggior parte delle riviste di tutto il mondo, scaricabili in parte gratuitamente, in parte ad un costo più basso rispetto all’edicola e, nel caso delle riviste straniere, ad un costo incredibilmente più basso rispetto alla “cresta” del distributore. Senza considerare che – escludendo forse qualche edicola super fornita delle principali città italiane – molte riviste in Italia non si riescono ad avere.
7) Con un accessorio che costa 29 euro, è possibile scaricare le foto direttamente dalla scheda SD o dalla fotocamera via USB su iPad (non serve il computer, potete lasciarlo a casa!). E se la vostra fotocamera usa solo schede CF? Beh, solo leggermente più complesso, nel senso che in Italia non viene distribuito, ma c’è un accessorio che si compra su eBay a poco più di 20 dollari che permette l’importazione anche delle immagini da queste schede (confermo che funziona, ce l’ho!)
8) Quante volte vi è mancato una luce morbida per “addolcire” un’ombra? Ci sono applicazioni che costano un euro o poco più che “trasformano” l’iPad in un bank, potendone regolare intensità e forma, oltre alla “temperatura colore”.
9) Oggi, come detto, l’acquisto di un iPad 2 non è più un grande investimento, almeno non lo è inizialmente. Considerando che un abbonamento dati mensile costa di solito attorno ai 20 euro, i 24 euro che sono la cifra mensile più bassa disponibile sul mercato (TIM) sono praticamente un non costo per l’hardware, e nemmeno se passate ai 29 euro di altre offerte (che però a volte contemplano più Gb di traffico). Tutto quello che abbiamo segnalato è quindi a portata di mano di chiunque, considerando i vantaggi che ci sono, e che offrono la possibilità di conoscere il mezzo, le sue potenzialità (e i suoi limiti), in prodotti che si stanno producendo per iPad (e che sono fatti con molte immagini, che qualcuno sta vendendo e qualcuno sta comprando…), credo che sia una opportunità da non perdere, e l’occasione è da prendere al volo anche perché… c’è un ultimo punto, il 10, che leggete qui sotto…
10) … ovviamente che potete leggere e scoprire JPM Magazine, la nostra rivista internazionale di fotografia professionale, che tra qualche giorno esce con il suo numero 3, e che è un’esperienza incredibile, magica e imperdibile. E potrete approfondire e conoscere tutte queste soluzioni ed app per agevolare e potenziare il vostro lavoro, ne parliamo in ogni numero, oltre a spiegarvi, nella pratica – tecnica e visuale – cosa si può fare per creare nuove emozioni e per trovare nuovi sbocchi per il vostro lavoro. Ok, costa… ben 2,39 euro per avere i primi due numeri, e poi 79 centesimi per i nuovi numeri, a partire dal numero 3. No, non vi svenerete nemmeno per causa nostra ;-)
matteo says:
Ciao,
confermo tutti i punti, io ho preso l’ ipad appena uscito e l’ ho pagato per intero.
Sono sicuro che l’ investimento e’ rientrato, i prospect rimanevano stupiti vedendo il mio portfolio… alcuni dopo lo hanno anche comprato, richiamandomi entusiati, e naturalmente erano diventati miei clienti.
Credo quindi che l’ investimento iniziale sia rientrato abbondantemente, ora l’ effetto WOW e’ minore, anche perche’ e’ un prodotto che si vede sempre piu’ spesso in giro, ma ormai e’ ammortizzato.
Direi quindi che con le offerte recenti, non ci sono piu’ scuse per i fotografi.
Matteo
Antonio Cortenova says:
Mmmmmmh, potreste fare con successo gli autori di “marchetta” dello Zoo di 105
so che ora direte che non è vero , che gli altri tablet hanno mille problemi (in primis non disporre di una versione personalizzata della vostra rivista)…. ma basta che rileggiate le motivazioni che avete dato per dover prendere un Ipad… tipo la n. 7,… dover spendere 29 euro o i soldi di una spezione intercontinentale per avere un lettore du schede… denza parlare del promo dei 24 e al mese..
Bah… delusione.
Matteo Cuzzola says:
@Antonio: ma secondo me qui non e’ questione di marchetta, qui la questione e’ che dopo due anni dall’ uscita ci sono dei fotografi, e non solo, che non hanno la più pallida idea di cosa farsene dell’ iPad.
Ci sono nomi noti negli stati uniti, ma anche in Italia, che quest’ anno hanno deciso di dismettere il sito e creare una app per il propio portfolio, parlo di fotografi di NG ( e la fanno pure pagare)
Il mondo cambia, internet e’ sempre di piu’ un tubo che trasporta le informazioni e le persone ne fruiscono sempre meno in html e flash e sempre più attraverso i nuovi dispositivi.
Se un professionista non usa gli strumenti oggi disponibili non può capirne i vantaggi e cosa gli utenti si aspettano, o a cosa sono abituati… per questo un prodotto cosi’ va considerato molto attentamente e non snobbato come l’ ultima inutile diaboleria di Jobs.
Vi siete accorti che Google indicizza le url delle app di iTunes? Ecco… spero non vi stiate chiedendo perchè.
Luca Pianigiani says:
@antonio: sempre a pensar male, vero? La nostra rivista ESISTE in versione Android, non la rilasciamo per diversi motivi che se vuoi possiamo raccontarti, ma senza il tono di polemica che vuoi far uscire fuori. Anche gli altri device NON possono leggere schede CF, quindi inutile che usi un tono di presa in giro. Il costo dei 24 euro al mese è analogo a quello degli altri device Android o WebOS o BlackBerry, che se leggi le statistiche e i dati di mercato NON hanno avuto successo, anzi: alcuni sono già usciti di produzione. L’unico device Android che ha avuto per ora un po’ di successo è stato il GalaxyTab 7″, che purtroppo dispone di un sistema operativo di un cellulare (2.2) e non quello di un Tablet, non ha la potenza sufficiente per gestire il carico di contenuti davvero “multimediali”, e non può essere aggiornato a versioni successive. In pratica, è purtroppo uno strumento con dei forti limiti. Allora, se vuoi parliamo seriamente di questo mondo, che noi viviamo da dentro dal primo giorno, e non certo per “farci i soldi” o per fare marchette. Se sei abituato a fare commenti solo per dimostrare che chi scrive è “marcio”, hai sbagliato strada. Come vedi abbiamo ribattuto ad ogni tua polemica, e di sicuro non abbiamo scritto questo post per diventare ricchi vendendo copie di JPM Magazine, ma perché ci sono tante persone che in questo momento non hanno capito le potenzialità dei Tablet. Anche di quelli Android, che devono dimostrare nei fatti di essere prodotti validi e sui quali costruire un mercato. Lo saranno, ma al momento non sono un prodotto su cui fare troppo affidamento, almeno nell’ambito dei tablet (diverso discorso sugli smartphone, che non sono in analisi). Allora… se vuoi ne parliamo…. ma con approccio costruttivo
alfredo says:
L’iPAD2 si può connettere ad un video proiettore? Vorrei, da un pò, prendere un tablet per non portarmi il pc ogni volta che faccio lezione.
Pensavo al Samsung galaxy da 10″ in quanto non ha problemi con flash ma debbo ammettere che vi sono più apps interessanti per iOS che per Android. Ciò che mi lascia perplesso è la mancanza di connettività hd …
Tu lo usi per le presentazioni in aula? Se sì, come lo colleghi?
Pino says:
Scusami Gianluca, ma ha davvero la forza hardware di gestire, ad esempio, lo scarico, la visualizzazione e poi il passaggio (post selezione) di una sessione di scatto da alcune centinaia di file raw? Cioè voglio dire potrei lasciate a casa il mio macbook 13″ con il DPP Canon che uso per visionare e ripulire sul campo una sessione prima di scaricarla sul server in studio? E con quale software ? Se fosse così …. wow! Grazie:-)
Nunzio Bellini says:
Premetto che non ho un iPad, per cui sono ignorante. Ma la differenza tra un iPad ed un portatile diciamo un Mac Book, qual’è?
D’accordo è più fico, pesa meno, ho migliaia di app dedicate.
Ma sul macBook ho tutti i programmi che GIA’ ADESSO so usare, non devo comprare ne imparare nulla…
ripeto: qual’è la differenza?
PS: il Mac book già ce l’ho!
per cui non spendo nulla in più
Luca Pianigiani says:
@Alfredo: si, si puoi collegarlo al video proiettore, lo uso quotidianamente ;-) Per la connessione digitale, se vuoi c’è un adattatore HDMI (che serve anche per alimentarlo), altrimenti usi il più economico cavetto VGA (di solito nelle classi non ci sono proiettori HDMI). Credo che in prospettiva Flash avrà sempre meno importanza nella comunicazione digitale, quindi non lo vedrei come un gran vantaggio….
@Pino. No, assolutamente iPad non nasce per gestire e trattare centinaia di foto, anche perché non puoi trattarle tutte insieme, ma una alla volta. Però per tanti utilizzi, tipo: selezionare qualche foto, ritoccarle e spedirle… eccome! Ho parlato di snapSeed, secondo me è al momento la migliore app di ritocco fotografico, ma anche FilterStorm Pro è interessante. Non guardare però a concetti “tradizionali”, ma ad una visione nuova del lavoro e dell’interazione anche con il cliente. iPad non nasce per sostituire il computer (anche se lo sostituirà in futuro), ma per aprire nuovi orizzonti e nuove opportunità da scoprire. Se possibile, prima degli altri…
Roberta says:
Luca, io l’ho comprato mesi fa, pagandolo tutto intero, ed è stato per colpa tua e per JPM! E lo sai!
Ma non mi sono mai pentita, e ti benedico tutti i giorni, pur usandolo solo come portfolio ambulante, giocando con le App che ci suggerisci, leggendo, facendo ed esplorando. E lavorando dappertutto!
Ma giurami, che un giorno ci insegnerai tutto, ma proprio tutto, tutto quello che ci fai TU, eh?? OK?
*
Luca Pianigiani says:
@Nunzio: non hai letto i punti, evidentemente. Con un Macbook non puoi imparare e scoprire cosa fare per l’iPad, cosa funziona e cosa non funziona, non sarai stimolato ad esplorare nuove idee e sperimentare nuovi sviluppi dell’immagine, che stanno dando fatturato, che ne daranno sempre di più. IL macbook è fantastico, i suoi programmi anche. Ma ci sono cose fantastiche sull’iPad che tu ignori, soluzioni che con due click (leggi: alta produttività e alta creatività) creano immagini fantastiche e nuove e moderne. Ci sono riviste e pubblicazioni che tu non riuscirai mai a vedere, ci sono metodologie di promozione e di lavoro che sono a te estranee… Non parlo a vanvera, e non parlo preso da una crisi mistica nei confronti della mela. Ogni giorno si stanno aprendo orizzonti di lavoro, personalmente non riesco nemmeno più a gestirli da quanti sono…. E mi dispiace di vedere tanti fotografi che non capiscono che hanno un’opportunità in più… pensaci!
Luca Pianigiani says:
@Roberta: giuro…. lo sto facendo ;-)
giorgio says:
Io ho il primo modello detto anche IPAD 1 ( quello per intendersi dei poveracci come me ah ah ah , senza cam nè fotocamera ) e sinceramente devo dire che lo uso ben poco. Mi sono preso una marea di applicazioni molte delle quali non ricordo nemmeno perchè ce l’ho e tra queste Keynote, Pages ed altre ancora che si trovano anche per Mac.
Purtroppo alcuni software ad esempio Keynote, Pages non hanno le stesse caratteristiche che hanno sul mio Mac Book Pro. Le presentazioni realizzate col Mac e trasferite su Ipad perdono molti effetti di transizione insomma non è certo come avere un vero computer o Mac che sia.
Ma devo oggettivamente anche dire che per presentare ” VELOCEMENTE ” un servizio composto di molti scatti è eccezionale specialmente quando vengo su a Milano e i Direttori mi danno 5 minuti per vedere i servizi che propongo.
Poi forse anch’io come Roberta si aspetta che un giorno ci insegnerai meglio tu a capire le potenzialità di questo strumento. Grazie
Luca Pianigiani says:
@Giorgio: io volentieri trasmetto e trasmetterò informazioni e consigli sull’uso “utile” di iPad… ma servono fotografi che hanno un iPad. Finora sono stati pochi e ho rispetto ovviamente per il “problema” dei soldi che non si possono spendere in questo momento difficile. Ora questo motivo non c’è più e si può vedere se era “un falso problema” o un “problema vero”. Mi auguro che siano in tanti ad approfittare di questa proposta. Non penso che le compagnie telefoniche siano la salvezza del mondo, ci fanno i loro interessi ovviamente, ma questa strada permette a tutti, domani, di uscire e di prendere un iPad e di iniziare ad usarlo e a capirlo. Se siamo in tanti, possiamo studiare iniziative, corsi, documentazioni, promozioni… se si è in pochi si parla e non si ottiene nulla. IO credo che sia una buona cosa… e sono e siamo a disposizione per dare il nostro contributo. Venti anni fa abbiamo detto che la fotografia sarebbe diventata digitale, dieci anni fa abbiamo puntato tutto sul web, tre anni fa abbiamo detto che il video con le reflex avrebbe creato un nuovo mercato, ora diciamo che l’iPad è una strada importante da conoscere… pensate che abbiamo perso lo smalto? ;-))
Jessica says:
Io ho il primo IPad e lo uso tantissimo tutti i giorni, soffro molto perchè vorrei i 2 ma devo resistere.
Quello che non so e non capisco, ma temo sia xrchè ho la prima versione, se elaboro delle immagini con iPad le devo lavorare ad una risoluzione bassa o il 2 è diverso? Posso scattare con la eos5d, scaricare dalla card ed elaborare senza perdere risoluzione e qualità??
Luca ma quando esce il terzo numero della rivista? Che fai batti la fiacca :) :)
Jessica
Luca Pianigiani says:
Si, Jessica: il 2 consente di gestire la risoluzione “pura” delle immagini, mentre l’1 automaticamente ne riduce la risoluzione. Per JPM3… siamo in arrivo ;-)
Jessica says:
“Drammatica” notizia!!!! :(
Magari resisto e aspetto i 3!!
Giacomo says:
Io vorrei prenderlo prima o poi… come Luca credo che i tablet siano il futuro (presente?). Facendo 2 conti però credo che se si ha un iPhone non sia conveniente sottoscrivere un altro abbonamento perchè basterebbe utilizzare la connessione dell’iPhone tramite la funzione hotspot personale e acquistare quindi un iPad wifi… pagandolo tutto e subito ma pagandolo meno della versione 3G e non rimanendo così vincolati alle compagnie. Che ne pensi Luca?
Luca Pianigiani says:
Giacomo: è quello che ho fatto io, ma io ho dovuto comprare l’iPad a costo intero e “cash”. Se tu riesci a comprare senza problemi iPad 2 Wifi a costo pieno, conviene la strada di usare poi la connettività dell’iPhone a patto che tu abbia almeno la versione 3GS e che tu non abbia un contratto dati di Vodafone (che non accetta la condivisione dei dati dall’iPhone su altri device esterni). Altrimenti, prendi un iPad 2 con contratto, non lo paghi e accetti il costo dei 24/29 euro mese. Valuta che almeno il 32 GB è indispensabile… col 16 fai poca strada ;-)
Giacomo says:
iPhone 4 con Tim… quindi non avrei problemi… 32 gb dici? Però costa 100 euri in più :-(
Luca Pianigiani says:
Iphone4 con Tim va benissimo, ci colleghi fino a 5 device! Anche 16, e adeguati a scaricarlo spesso. Ma va benone ;-)
Simone says:
Ciao Luca.
NON sono un fotografo professionista.
NON sono amante delle foto digitali (non nel senso che non mi piace la fotografia digitale, ma nel senso che le foto che non si possono toccare con mano, non riescono a catturare la mia attenzione).
Nonostante questo ti seguo spesso perchè, secondo me, quello che fai è utile ed interessante per la fotografia professionale. MOLTO utile e MOLTO interessante.
Per prima cosa vorrei chiederti come tutto quello che dici nei sunday (che leggo SEMPRE e fino alla fine) può evitare una degenerazione della fotografia non commerciale (non so se mi son riuscito a spiegare, intendo cose del tipo SlowPhoto http://smargiassi-michele.blogautore.repubblica.it/2010/09/09/scattare-con-lentezza/ ) Cioè, io so che ultimamente in America (vedi Soth) ma anche in Italia, si stanno facendo un mucchio di workshop con autori che ti spiegano come fare un libro di “carta”. Ho sentito dire che molti che hanno venduto l’Hasselblad (ma anche altre macchine) a pellicola si son pentiti, ma ora la pagano il doppio per riaverla.
Leggo che il mercato della pellicola sta rinascendo. E anche tutto ciò che riguarda i prodotti della camera oscura.
Quindi Luca conoscendo la tua professionalità e competenza ti chiedo se puoi anche fare una minuscola rubrica su questo filone fotografico, tanto per indicare la strada (come solo tu sai fare).
L’altro quesito che ti voglio porre riguarda i Tablet. Tu parli solo di i-Pad e Mac. Lo so che sono il futuro secondo le altre persone che hanno commentato, ma pensi veramente che le altre case non arriveranno allo stesso livello se non più alto? Dicevano che il sistema MAC aveva superato il PC anni fa, ma nel mio campo (progettazione architettonica, progettazione ingegneristica) NESSUNO e dico NESSUNO usa il Mac. Ho capito che per la grafica è migliore secondo te, ma tutti gli altri settori che utilizzano programmi tipo AutoCAD che ci fanno con un Mac? O con un i-Pad? Quindi aiutami a capire come e dove sta andando la tecnologia in questi altri settori.
Ti ringrazio anticipatamente e continua così che avrai sempre un “ammiratore”.
Simone.
Luca Pianigiani says:
Simone, ti rispondo questa sera/notte. La tematica è esposta correttamente e merita una risposta più strutturata, lo sai che non rispondo tanto per rispondere e ci sono tantissimi argomenti che si possono accedere e che ovviamente hanno a che vedere con Jumper e con i suoi lettori. A più tardi :-)
mario virga says:
a proposito di foto brutte, vorrei farti vedere questo:
http://www.benedusi.it/blog/white-magazine-2/
Settimio Benedusi è un grande fotografo, lo conosciamo. Talvolta però fare ricerca, mi lascia un po’ perplesso. Mi sembra sia soprattutto una moda, quella di fare fotografie con l’iphone e poi modificarle con le applicazioni che conosciamo. Obbiettivamente…il tema sviluppato così mi sembra un po’ deboluccio. E poi le foto..sono davvero brutte. Ma tu, amante del mondo Apple (che condivido) lo difenderai sicuramente ;)
ciao
Luigi says:
Vorrei leggere anche io la risposta per Simone :-)
Matteo says:
Ciao,
ecco un altro motivo per avere l’ iPad:
http://www.adobe.com/products/touchapps.html
Non oso immaginare (anzi sì!) come queste app influenzeranno il nostro workflow fotografico.
Matteo
Pino says:
Ciao Luca,
era da un pò che rimuginavo sull’acquisto dell’ipad soprattutto dopo il tu intervento al FIOF di Barletta.
Questo tuo ultimo intervento mi ha spinto ad accelerare le cose e oggi pomeriggio ritirerò un 64gb + 3g direttamente in negozio perchè penso di usare la rete via iphone x ora.
PS. scusami la domanda ma tu che lo usi da tempo: bianco o nero? Non per un mero fatto estetico ma a livello di cornice intorno alle immagini e magari per le impronte :-) grazie.
Luca Pianigiani says:
il Bianco e il Nero vanno oltre l’estetica, in effetti. Il bianco “chiude” di più il contenuto, le immagini sembrano più piccole, il bordo bianco è più evidente. Il nero permette di avere una continuità e una cornice “non cornice”. Il mio è bianco ma forse per le immagini è meglio nero ;-)
Daniele Morra says:
Ciao a tutti,
posseggo l’ipad 2 da circa 1 mese e nonostante sia un “fan” della apple (posseggo un macbook pro, un macmini e un ipod, di cui sono totalmente soddisfatto), sto letteralmente diventando matto per capire quale sia la logica che sta dietro il funzionamento dell’ipad. Mi spigo meglio: ho acquistato l’ipad perche’ ho necessita’ di leggere file pdf, vedere video tutorial (sono un fotografo) e visualizzare le foto (i provini per i clienti).
Le applicazioni pre istallate, a mio modo di vedere, per tali fini, sono insiddisfacenti.
1) L’app che legge i pdf non permette la sottolineatura di une test, l’inserimento di note e cosi via (ho risolto acquistando l’app goodreader a euro 3,99).
2) Per i video l’app dedicata permette di vedere solo le anteprime, senza possibilita’ di categorizzare o inserire parole chiave. Considerate che ho caricato circa 500 video… trovare ogni volta quello desiderato, dovendo scorrere tutte le anteprime e’ da impazzimento!!! Sono andato all’apple store di roma eur per lamentarmi di tale fatto e la risposta ricevuta e’ stata: l’ipad mica e’ un pc. Se vuoi vedere i video cose’ comprati un mac book air (NO COMMENT!!). Alla fine, dopo che nel negozio si sono consultati gli esperti, mi dicono che posso creare delle playlist musicali, contenenti video, aggirando tale problema (alla faccia della facilita’ di utilizzo). Tornato a casa, preparo le playlist per argomento e le carico sull’ipad. Fin qui tutto ok, poi cominciandole a utilizzare mi accorgo che:
a) nella lista dei video contenuti nella playlist, il titolo del video viene visualizzato solo per una ventina di caratteri, non consentendomi di individuare il titolo desiderato (i tutorial posseggono un prefisso e una parte descrittiva abbastanza lungo e non mi pare il caso di dover rinominare tutti i files) e tale visualizzazione a “colonne” e’ fissa senza possibilita’ di allargarle
b) una volta individuato il video desiderato e mandato in play, quando il video finisce, si viene spediti nelle anteprime dell’app video e non torna sulla playlist di partenza (app ipod)
3) se per i pdf e i video non sono riuscito a risolvere i problemi sopra citati, per lo meno sono riuscito a evitare che ogni volta che collego l’ipad a itunes mi sincronizzi i pdf e i video, cancellandomi quelli caricati da un dvd o da un hard disk esterno, spento in quel frangente. Per le foto non sono riuscito a evitare tale sincronizzazione tra ipad e itunes. Qundi la logica è: quello che carichi su ipad deve essere necessariamente presente sul pc (o su supporto esterno) quando si effettua la sincronizzazione . Navigando un po su intenet ho appreso che si puo’ aggirare il problema comprando altre app esterne oppure avvalendosi di sistemi cloud (tipo dropbox o simili, cosa secondo me assurda visto i tempi di trasferiemnto da pc a server ).
Ultima osservazione: ho acquistato 2 media player (Buzz e Azul) e 1 l’ho scaricato gratuitamente (PlayerX) e i video caricati per un player sono invisibili ad un’altro player (altra logica assurda: io non carico i file in una locazione del supporto dove tutti i software possano accedervi per leggerli, ma ogni software ragiona a compartimenti stagni). Ho tentato anche con dei browser di file in cui caricato il video per tale app, permettono di aprirlo tramite un’altra app. Ma con mia sorpresa, quando decido di vedere un video con un’altra app, il browser non fa altro che farne una copia sull’app di destinazione (ASSURDO!!!).
Saluti
Pino says:
Ieri sera ho acquistato l’ipad2 (nero) splendido. Sfiga: il tasto per lo spegnimento standby non funziona.
Riportato stamattina devo aspettare lunedì per il cambio. Aspetteremo :-)
Pino says:
Domenica finalmente ho potuto dedicare qualche ora al neo acquistato iPad. Spettacolare ed intuitivo!
Ho realizzato, con grande gratificazione, una presentazione con Keynote: perfetta!
Ma soprattutto ho finalmente potuto leggere il primo numero di Jumper magazine….
Che dire: davvero complimenti a Luca & Staff per lo splendido lavoro che state facendo
con questo innovativo magazine!
Bye!
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Francesco says:
Caro Luca, mi hai conquistato anche questa volta con il tuo articolo… Ho finalmente fatto il passo verso iPad. Assurdo pensare che il giorno di uscita di iPad dissi tra me e me: che dispositivo inutile, ma dove si colloca? Non ė un telefono, non ė un netbook e non è un computer…. Ma a che mi potrebbe servire?!? Oggi dopo aver letto il tuo articolo ed averlo provato dal vivo ho capito… Ė iPad… ;-)
Fabio says:
Ciao Luca,
per la creazione di presentazioni con contenuti multimediali suggerisci di puntare su iPad sfruttanto la digital suite di Adobe, indicando come l’unico sistema operativo (IOS) per il quale Adobe esporta i “.folio” interattivi.
Ho verificato che esiste la possibilità di creare le app multimediali anche per Android (pur perdendo alcune funzioni presenti per iPad ma che immagino vengano implementate a breve).
La scelta se puntare a IOS o Android per tablet mi sembra piuttosto difficile; mi pare che Android sia più versatile per fruire di una più ampia disponibilità di contenuti disponibili, oltre alla personalizzazione nell’utilizzo del tablet.
Cosa ne pensi?
Luca Pianigiani says:
Ciao Fabio,
il discorso che faccio su iPad è in parte condivisibile con i tablet Android. A parole tutto è compatibile, nei fatti la soluzione DPS è ancora molto acerba su Android, prove fatte e ripetute anche di recente, dimostrano che gli stessi contenuti che “funzionano” su iOS non funzionano (o funzionano male) su Android… si miglioreà, non ci sono dubbi. Ma vale la pena dire che oggi su 10 iPad venduti, meno di 1 è un Android, specialmente in Italia, che quando si parla di Tablet “Android” si intendono vari modelli, molti dei quali (i più popolari) hanno un OS vecchio, da cellulare (2.3) che NON supporta contenuti così complessi e “pesanti”. Per il prossimo anno si attende Android 4, e forse qualcosa cambierà in meglio per questa piattaforma, che nel frattempo ha perso il suo “principale Appeal” ovvero di avere l’unica cosa che iOS non ha: Flash. I costruttori di device Android devono fare uno sforzo per “inventare” tecnologie e funzionalità alternative, perché oggi un device Android costa quanto (a volte di più) di un iPad che è più potente, popolare, bello, ricco di un numero sconfinato di app, e di appeal. Ci riusciranno, ma ci metteranno anni, non mesi. Per chi produce contenuti, è importante guardare quello che succede fuori dal mondo iPad, ma deve sapere che, al momento (almeno ancora un paio di anni, probabilmente) non ci sono altri device REALMENTE sul mercato. Ad esclusione di un outsider fantastico che è il Kindle Fire, che ancora (e non si sa quando) è disponibile in Italia. LO testeremo, a dimostrazione che non abbiamo le fette di salame sugli occhi. Sai perché il Fire è un outsider interessante? Perché costa 199 dollari…. e questo è un elemento importante, perché costa quasi 1/3 dell’iPad (anche se fa molte cose in meno). E questo è un elemento che muove il mercato. Ma Fire ha un sistema Android personalizzato e diverso…. e questo crea il dubbio: su Fire funzioneranno queste app? Non lo sappiamo, verificheremo, non ci accontentiamo delle dichiarazioni di “presunta compatibilità” . Stai tranquillo che qui non prendiamo le difese di nessuno, solo del lavoro, della calibrazione degli sforzi, delle esigenze del mercato….
Fabio says:
Grazie Luca per l’intervento.
In effetti la guerra nel mercato tecnologico è piuttosto serrata ed è inutile corrergli dietro. Guardare avanti e cercare di prevedere dove il mercato si sviluppa rimane una costante, ma penso non vada tanto bene guardare troppo in là in un mercato così in movimento, quindi mi pare la scelta più indicata concentrarsi su ciò che c’è oggi disponibile.
Sergio says:
Ciao Luca,
Ti ho conosciuto al Digital Symposium di Roma e sono rimasto, positivamente, colpito dal tuo intervento e dalla tua rivista.
Io mi occupo della realizzazione di video (TV, teatro, eventi, matrimoni, ecc.) e provengo dalla fotografia.
Ho qualche idea in merito alle potenzialità che l’Ipad offre e la mia domanda è questa:
cosa ci vuole per creare una rivista esclusiva per l’Ipad in termini di software, investimenti, organizzazione, ecc., a parte i contenuti?
ciao grazie
Sergio
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