Prosegue il nostro percorso di approfondimento del software Apple Aperture. Questa volta affrontiamo uno step successivo del flusso di lavoro del fotografo, quello del ritocco fotografico delle immagini. Metodi, trucchi, suggerimenti per conoscere meglio questo potente strumento di lavoro. Buona visione!
(se vi siete persi la prima puntata, dedicata alla selezione degli scatti, la trovate qui!)
Fabio Sirna says:
Ottima lezione.
Come per il video precedente, conoscevo quasi tutte le funzioni spiegate ma alcuni tips sono utili :)
Anche io utilizzo molto le shortcut da tastiera. Sono fondamentali per lavorare velocemente.
Fabio Sirna says:
Ottima lezione.
Come per il video precedente, conoscevo quasi tutte le funzioni spiegate ma alcuni tips sono utili :)
Anche io utilizzo molto le shortcut da tastiera. Sono fondamentali per lavorare velocemente.
Alessandro says:
Veramente notevole!
Complimenti!
Alessandro says:
Veramente notevole!
Complimenti!
pippineddu says:
Molto utile. Grazie
pippineddu says:
Molto utile. Grazie
Emanuele says:
Anche io conoscevo la maggior parte delle caratteristiche, ma sono contento di aver trovato in questa lezione degli ottimi suggerimenti davvero utili. Grazie.
Però io vorrei porre un quesito perché non capisco più come devo lavorare, Aperture è un ottimo software per gestire l’archivio fotografico e un potente strumento di sviluppo di files Raw e di fotoritocco: saturazione, o meglio Vibrancy, dominanti colore, alte luci, punto del nero, si possono aggiustare davvero tante cose dall’interno del programma, senza dover passare a Photoshop. Guardandomi in giro, però scopro che non sono pochi i fotografi,Gianluca Catzeddu in prima fila, che come metodo di lavoro sviluppano i loro scatti Raw, lasciandoli il più “flat” possibile, se possibile toccano solo il bilanciamento del bianco, per avere un file più ricco di informazioni e passarlo poi a Photoshop, con risultati davvero notevoli. Non è una delle opzioni, da come descrivono il metodo e dai risultati è il metodo per la qualità. Serve davvero avere tutti questi controlli in Aperture? O meglio, serve usarli?
Grazie.
Emanuele
Emanuele says:
Anche io conoscevo la maggior parte delle caratteristiche, ma sono contento di aver trovato in questa lezione degli ottimi suggerimenti davvero utili. Grazie.
Però io vorrei porre un quesito perché non capisco più come devo lavorare, Aperture è un ottimo software per gestire l’archivio fotografico e un potente strumento di sviluppo di files Raw e di fotoritocco: saturazione, o meglio Vibrancy, dominanti colore, alte luci, punto del nero, si possono aggiustare davvero tante cose dall’interno del programma, senza dover passare a Photoshop. Guardandomi in giro, però scopro che non sono pochi i fotografi,Gianluca Catzeddu in prima fila, che come metodo di lavoro sviluppano i loro scatti Raw, lasciandoli il più “flat” possibile, se possibile toccano solo il bilanciamento del bianco, per avere un file più ricco di informazioni e passarlo poi a Photoshop, con risultati davvero notevoli. Non è una delle opzioni, da come descrivono il metodo e dai risultati è il metodo per la qualità. Serve davvero avere tutti questi controlli in Aperture? O meglio, serve usarli?
Grazie.
Emanuele
Luca says:
Ciao. Il vantaggio c’è, eccome… ma il senso è che ci sono tanti modi di lavorare, tanti approcci, tante filosofie produttive.
Una strada è quella di aprire il RAW prevedendo un ritocco particolarmente profondo con Photoshop, di un’immagine singola; in questo caso, dopo avere fatto la scelta dell’immagine (e già qui un software come Aperture o come Lightroom sono estremamente potenti ed utili per valutare, confrontare, selezionare e scegliere tra tanti scatti quello migliore), è meglio preservare al massimo le informazioni del raw, esattamente come per esempio segnala e consiglia Gianluca nei suoi interventi (l’ultimo durante un nostro seguitissimo JumperCamp dell’altro giorno, a Milano).
Altra situazione è l’elaborazione delle immagini in generale, dove quello che serve è una correzione di contrasto, di densità, di saturazione, di esposizione: in questo caso, poche mosse veloci ed efficaci, e i files – anche tanti – sono perfetti per l’utilizzo finale, e Aperture o programmi analoghi sono eccellenti per passare alla fase di fruizione direttamente senza altri passaggi: web, stampa, presentazioni multimediali.
Sebbene ci siano tante persone che tendono a confrontare e magari a dire che Photoshop è sostituibile da Aperture e da Lightroom (o viceversa), nella realtà dei fatti servono entrambe le soluzioni: un gestore di raw e di flusso, e il buon Photoshop per le elaborazioni più complesse ed evolute. Spero di averti chiarito la visione, e speriamo di continuare ad averti tra i nostri attenti utenti della JumperTV!
Francesco says:
Mi par di vedere che APERTURE da delle fantastiche possibilita’… Ma come dice Luca, Photoshop rimane insostituibile per lavorazioni complesse…
Grazie a jumper per questi tutorial…
PS: per utenti che hanno archivi sul NAS, e’ possibile sincronizzare l’organizzazione delle cartelle/progetti e tutti i dati di elaborazione tra due MAC conessi alla stessa rete che attingono/lavorano le stesse immagini sullo stesso archivio?
Saluti a tutti…
Francesco says:
Mi par di vedere che APERTURE da delle fantastiche possibilita’… Ma come dice Luca, Photoshop rimane insostituibile per lavorazioni complesse…
Grazie a jumper per questi tutorial…
PS: per utenti che hanno archivi sul NAS, e’ possibile sincronizzare l’organizzazione delle cartelle/progetti e tutti i dati di elaborazione tra due MAC conessi alla stessa rete che attingono/lavorano le stesse immagini sullo stesso archivio?
Saluti a tutti…
Sbisolo says:
Non riesco a vedere questa che si preannuncia essere una interessante lezione. Qualcuno sa perché?
Grazie.
Sbisolo says:
Non riesco a vedere questa che si preannuncia essere una interessante lezione. Qualcuno sa perché?
Grazie.
Davide says:
Ciao Francesco. Interessante domanda la tua. Mi sono incuriosito e mi sono provato a documentare. Per fare quello che dici tu bisognerebbe mettere la Aperture Library su di un NAS ed accedere ad essa da due o più client. Apple dichiara che la cosa non si può fare e che non è supportata.
Tuttavia, ho provato a condividere fra due Mac una Aperture Library residente su di un HD esterno collegato ad un Mac di un amico. Ebbene: entrambi gli Aperture (su tutti e due i Mac) avevano accesso alla Library. Creando un nuovo album lo si trovava dopo un po’ (non immediatamente) anche sull’altro Aperture. Qualche problema invece nell’aggiornamento dei metadati: automaticamente Aperture non visualizza i metadati IPTC aggiornati sull’altro Mac. Chiudendo a e riaprendo il software questi però comparivano esatti. Inoltre, se si modifica uno scatto (ad esempio se ne corregge l’esposizione), non avviene l’aggiornamento automatico sull’altro Mac (così come dell’anteprima). Insomma, diciamo che la cosa funziona, ma con dei limiti. Forse ha senso lavorare in questo modo ma NON sullo stesso progetto…
Ciao!
Davide
Davide says:
Ciao Francesco. Interessante domanda la tua. Mi sono incuriosito e mi sono provato a documentare. Per fare quello che dici tu bisognerebbe mettere la Aperture Library su di un NAS ed accedere ad essa da due o più client. Apple dichiara che la cosa non si può fare e che non è supportata.
Tuttavia, ho provato a condividere fra due Mac una Aperture Library residente su di un HD esterno collegato ad un Mac di un amico. Ebbene: entrambi gli Aperture (su tutti e due i Mac) avevano accesso alla Library. Creando un nuovo album lo si trovava dopo un po’ (non immediatamente) anche sull’altro Aperture. Qualche problema invece nell’aggiornamento dei metadati: automaticamente Aperture non visualizza i metadati IPTC aggiornati sull’altro Mac. Chiudendo a e riaprendo il software questi però comparivano esatti. Inoltre, se si modifica uno scatto (ad esempio se ne corregge l’esposizione), non avviene l’aggiornamento automatico sull’altro Mac (così come dell’anteprima). Insomma, diciamo che la cosa funziona, ma con dei limiti. Forse ha senso lavorare in questo modo ma NON sullo stesso progetto…
Ciao!
Davide
Anna says:
Salve ragazzi, ma quando il seguito delle lezioni su Aperture?
aspettiamo con ansia…………….
Anna says:
Salve ragazzi, ma quando il seguito delle lezioni su Aperture?
aspettiamo con ansia…………….
Pingback: Pierluigi R. » Ritoccare le immagini in Aperture
Manuel says:
Ma non ci sono altri episodi?!
Sono molto ben fatti, sono molto istruttivi. Sarebbe bello dare un seguito ai primi due…
Siamo in attesa :)
Manuel says:
Ma non ci sono altri episodi?!
Sono molto ben fatti, sono molto istruttivi. Sarebbe bello dare un seguito ai primi due…
Siamo in attesa :)
lorcarg says:
Anche io li attendo con ansia!!
lorcarg says:
Anche io li attendo con ansia!!
fabio viscardi says:
Bella lezione utilizzo Aperture da due anni e ho scoperto funzioni nuove che dimostrano ulteriormente le potenzialità di questo magnifico software di Apple.
Ancora….ancora
fabio viscardi says:
Bella lezione utilizzo Aperture da due anni e ho scoperto funzioni nuove che dimostrano ulteriormente le potenzialità di questo magnifico software di Apple.
Ancora….ancora
Roberto Salvati says:
Complimenti, bravi e molto utile, ci sono per caso nuove lezioni?
Grazie
Roberto Salvati says:
Complimenti, bravi e molto utile, ci sono per caso nuove lezioni?
Grazie
Каталог статей says:
In my opinion you are mistaken. I can prove it. Write to me in PM, we will communicate.
Каталог статей says:
In my opinion you are mistaken. I can prove it. Write to me in PM, we will communicate.
Каталог статей says:
You commit an error. Let’s discuss it. Write to me in PM, we will talk.
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