Oggi Dropbox ha fatto la manovra che tutti aspettavano: per rispondere alla concorrenza, sempre più agguerrita, ha abbassato i prezzi del suo servizio. In realtà, però, non lo ha fatto: il prezzo è rimasto invariato (9.99 euro al mese), ed è aumentato (decuplicato) lo spazio disponibile: da 100 Gb a 1 Tb. Abbiamo applaudito, da vecchi utenti del servizio Pro, visto che siamo sempre al limite del 90–97% dello spazio disponibile. Di colpo, abbiamo tanto spazio che ci avanza, e questo ci ha reso felici. Per qualche minuto.
Poi abbiamo pensato, abbiamo ragionato, e il tutto ci infastidisce. Non abbiamo bisogno di 1 TB, vorremmo 200 Gb a 2,99 Euro, a 3,99 al mese (o 29–39 euro all’anno). Non noi: tutti. Invece di abbassare il prezzo del servizio, i manager del marketing di Dropbox hanno deciso per la strada più facile. Nessuno sconto, solo spazio in più (che non costa sostanzialmente nulla a loro, anche perché saranno ben pochi coloro che occuperanno realmente tutto quello spazio cloud, quindi viene concesso un valore non usabile, o che sarà comuque poco usato).
Pensiamo bene alle tipologie di utenti potenziali e reali di Dropbox o servizi analoghi:
1) chi già pagava Dropbox Pro 100 Gb probabilmente stava valutando di andare altrove per pagare meno, e ora deve (dovrebbe) continuare a pagare la stessa cifra: qui trovate una tabella comparativa, che mostra quanto gli altri servizi siano più a buon mercato.
2) 100/200 Gb sono l’esigenza per la maggior parte delle persone, e il prezzo di DB è troppo alto oggi (9,99 euro + la storia per recuperare eventuali perdite/cancellazioni di dati = 13,98 Euro Mese). Al momento, Dropbox non ha pensato di offrire un pacchetto concorrenziale per questa utenza (tutti): le uniche proposte sono: Gratis 2GB o 1 TB a pagamento…
3) Tra poco (in autunno) arriverà Apple iCloud Drive (costerà 3.99 euro al mese per 200 GB, sarà integrato al System Mac OS e a tutto l’ecosistema iPad e iPhone). Sarà tutto semplice, logico, economico… perché servirebbe ancora Dropbox? Beh, se fosse più economico, e/o più “intelligente”… Abbiamo già visto in anteprima sulla beta di Yosemite le potenzialità di iCloud Drive… sono interessanti!
4) Chi ha bisogno di tanto spazio ha bisogno di diversi/tanti TB (pensiamo ai nostri amici fotografi e videomaker), 100 GB o 1000 GB poco cambia: sono sempre pochi.
5) Di solito DB lavora sui dati residenti sul computer (HD interno) che per consuetudine è al massimo di 500 Gb, di cui 200 sono System/Applicativi/cavolatine (e un po’ di spazio libero)… rimangono 200 Gb da archiviare. Torniamo al punto 2.
Quelli di DB (markettari) hanno pensato: col cavolo che a uno che finora era disposto a pagare 9.99 euro ora gli facciamo pagare SOLO 3.99 Euro… ci teniamo tutti i soldi e gli regaliamo più spazio, se no rischiamo di perdere fatturato. Già…. peccato che chi era in bilico (Google Docs, Microsoft SkyDrive, iCloud Drive e molti altri… personalmente avevo un account di BitCasa che mi permetteva archiviazione infinita a 9.90 Euro al mese) non avendo vantaggio ad avere 1 TB passeranno ad un altro servizio Cloud più economico. E noi saremo tra questi: abbiamo amato e amiamo Dropbox, gli abbiamo dato negli anni un sacco di soldi, ma vogliamo avere affianco compagni di viaggio che si dimostrano all’altezza, anche di abbassare le tariffe. Altrimenti succede quello che viviamo tutti i giorni con le compagnie telefoniche, che non ti informano che hai un contratto vecchio che ti fa pagare le telefonate di più: i clienti già esistenti non sono protetti, anzi, sono da sfruttare.
Caro Dropbox: ti ho amato, lo ripeto, e ti amerò sempre (sono uno che quando ama, ama per sempre…), ma troppa ingordigia (o paura) ti ha reso poco vicino alle esigenze degli utenti, che sono la tua vera e unica forza: sei lontano dalle mie esigenze e credo da tutti. Pensaci: se mi fai entro l’autunno un pacchetto a 200 GB, tutto compreso, a 3.99 euro al mese probabilmente rimarrò con te tutta la vita. Altrimenti…
matteo says:
Ciao Luca, il cloud è una cosa fighissima la banda in upload é troppo lenta e io non riesco assolutamente ad usarlo come sistema di archiviazione… Se faccio un servizio con 200 foto in raw da 21mega px sono tanti Gb e praticamente riesco a salvare in una settimanap di upload… Alla massima velocità……. non riuscendo ad usare la linea… Dropbox a senso per pochi mb disharing la rete è ancora troppo lenta in upload e un fotografo ha troppi Gb…. Ma poi un hard disk da un 2tb interno costa 70 euro….
Luca Pianigiani says:
Come ho scritto, chi ha bisogno di tanto spazio di archiviazione non trova utile anche “1TB” del nuovo Dropbox. Comunque chi parla di confronti di costi tra archivio fisico e cloud non ha compreso ancora il concetto di cloud.
Il giorno in cui (spero mai per te) si rompe la gamba del tavolo su cui hai appoggiato gli HD e i loro backup e quindi perdi tutto forse sarà più chiaro capire che solo l’archiviazione cloud ti avrebbe evitato il dramma. E il giorno in cui sei lontano dal tuo studio capire che puoi accedere al tuo archivio te ne farà comprendere il valore.
Per finire, il problema dei fotografi è quello del vedere come unico valore milioni di pixel e tutti i dati dei raw. Sul cloud si archiviano i files usabili, che non sono i raw e che sono invece i leggeri jpg (dai quali tutto il mondo stampa con la massima qualità anche se i fotografi ne sono terrorizzati).
Sul cloud si aechivia quello che serve da vendere, da mandare ad un cliente, da mandare in stampa. Dati “vivi”, non archivio morti.
Il problema del l’upload non esiste: è lento, ma si lascia li e fa tutto da solo nei momenti passivi (e quando servono in un secondo possono essere condivisi in qualsiasi parte del mondo.
Ma finché si rimane ancorati al
Passato tutto questo non ha senso nemmeno discuterlo.
Alex Raccuglia says:
Ciao Luca,
Come sempre sono d’accordo con te quasi su tutta la linea.
L’unico motivo per cui il prodotto Dropbox è eccellente rispetto a tutti gli altri (eccetto Google, ma di Google mi fido poco perché va a guardare cosa faccio, il che non sarebbe un problema per me ma è contro le politiche aziendali per cui lavoro) è che funziona, funziona bene e in modo veloce.
Tutti gli altri servizi, Google Drive escluso, hanno ritardi o sincronizzazioni non accurate.
Insomma, di Dropbox si paga anche il fatto che è una certezza da “occhi chiusi”, oltre al fatto che è un brand di valore proprio perché è stato il primo.
iCloud sarà una figata cosmica, ma se non va anche su PC e Android non potrà mai venire considerato come uno strumento di lavoro, ma solo per uso personale.
Detto questo ti dò ragione: questo innalzamento di prezzo sa tanto di “gli stakeholder sono incazzati e vogliono un po’ di dividendi”, dunque ottimo, dal loro punto di vista, nel breve periodo, mentre tra un anno chissà, e magari tra una anno passano anche loro a GDrive, o a quello di Microsoft, o sticavoli…
Luca Pianigiani says:
È verissimo quello che dici, Alex. Ed è per quello che forse, dopo l’arrabbiatura, continuerò ad essere un cliente Dropbox. Ma quello che fa arrabbiare è capire quanto i veri interessi dei clienti valga poco. Di sicuro proverò comunque a guardarmi attorno e cercherò altre soluzioni. E questo dovrebbe essere motivo di preoccupazione per chi fa le scelte dal punto di vista del marketing.
Cristiano says:
Io ho scelto google drive da 1tb non ci stanno tutte le foto e i video che ho circa 2tb ma le ultime foto dei lavori da consegnare si .. Gdrive fa vedere anche le anteprime dei raw direttamente online … Perdere le foto è una cosa che spero non capiti mai ma salvare online salvo attacchi hacker penso sia la cosa più sicura
Luca Pianigiani says:
Di sicuro, qualsiasi cosa succeda, Google, Dropbox, Apple, Microsoft sapranno come recuperare i backup. Noi, esseri umani, no. ;-)
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