Settimana scorsa abbiamo segnalato che avevamo raggiunto la quota di 250 Sunday Jumper. Vuol dire più di 5 anni di questa attività nata quasi per scherzo, e che – ridendo e scherzando, appunto – è diventata la più seguita realtà di informazione italiana per i fotografi professionisti. In questi oltre 5 anni abbiamo raccolto un numero impressionante di persone che ci seguono (fedelmente e appassionatamente). Quella degli utenti di Jumper.it è una comunità molto speciale, unica. E’ fatta da persone che amano guardare “oltre”, che non seguono le “mode”, ma cercano di indicarle. Che si definiscono “fotografi”, ma che in realtà operano con una trasversalità sempre più evidente unendo immagini fisse e in movimento, multimediali, usando supporti “fisici” e “virtuali”, che usano la rete come elemento per creare, scoprire e condividere. Che sognano il futuro, ma portandosi dietro il loro passato, che credono che la cultura sia nella mente e non negli strumenti, che un giorno possono usare un apparecchio super sofisticato e domani un cellulare per esprimere la loro creatività. Sono anche coloro che credono che è necessario investire in formazione, in crescita continua, e che al tempo stesso mantengono quello spirito di fanciulli e fanciulle che ha acceso quel guizzo di follia che ha portato a volersi inventare un mestiere “fuori schema” che è poi anche uno stile di vita.
Quando incontriamo nuovi amici, che ci chiedono… ma voi cosa fate, di cosa parlate? … è sempre una difficoltà, dovremmo farlo dire a chi lo sa, che ci segue e perché lo fa. Quello che sappiamo è che seguiamo l’istinto, cerchiamo sensazioni, cerchiamo di anticipare il futuro, e lo raccontiamo come ci viene naturale farlo. E, dopo tanti anni (si, tanti… perché questi 250 Sunday Jumper, questi 5 anni di attività di newsletter non è che un capitolo della storia, nata quindici anni fa, con una rivista che si chiamava Jump, e che ha fatto, nel suo piccolo, una grande storia), le persone che ci seguono si moltiplicano.
Chi ci conosce bene sa che non siamo persone che si fermano, tantomeno a festeggiare: per noi, raggiungere un traguardo non è importante; importante è superarlo. Non ci accontentiamo del presente, abbiamo bisogno di alimentarci di futuro, ed è per questo che non abbiamo festeggiato al raggiungimento della quota 250, ma lo facciamo ora, una settimana dopo, quando siamo a quota… 250+1 perché siamo già andati oltre, e siamo qui a dire che il Sunday Jumper e Jumper.it continua la sua strada, mantenendo il suo ruolo di riferimento per questa nostra comunità, ma faremo molto di più e abbiamo pensato che questa era la buona occasione per annunciarlo. Da qualche settimana, proprio qui accanto, in alto, abbiamo inserito un logo, JPM, che richiama il lettering del logo di Jumper. Qualcuno ci ha chiesto, qualcuno ha scoperto, o ha ipotizzato. Ma ora siamo qui ad annunciare il progetto. Potevamo attendere, per arrivare alla presentazione del risultato (quella che vedete, per esempio, è la copertina “beta”, quella “vera, he è già pronta, non ve la mostriamo ora, e sarà crediamo una sorpresa emozionante!), ma siamo figli della rete e Jumper è una comunità di persone con le quali siamo in contatto diretto e che quindi ci sembrava giusto condividere questa fase ancora di “costruzione”, per avere opinioni, consigli, segnalazioni. Perché sarà un progetto che vi riguarderà tutti, e sarà qualcosa di “noi tutti”.
JPM sta per Jumper Photo Magazine, ed è – ora è chiaro – una rivista per chi ama Jumper e si identifica in questo modo di parlare di fotografia, di immagine, di comunicazione, di futuro. Ovviamente, non può essere una rivista “normale”, quando abbiamo chiuso l’edizione “cartacea“, nel 2003 per dedicarci al web lo abbiamo fatto perché era finita un’era, e certamente non si torna indietro. JPM sarà solo digitale, non ci sarà una copia stampata (a cosa serve stampare una rivista? La stampa e la carta sono dei beni preziosi artistici, meravigliosi, ed è per quello che ci sarà sempre per produrre fine art, per creare emozioni artistiche e creative, ma per fare altro, non per distribuire riviste. Perché produrre distruggendo alberi, consumando energia e inquinando in produzione solo per distribuire e per spedire? Forse per avere quel “buon profumo della carta” che è in realtà per la produzione industriale di riviste e libri è solo un pessimo odore di petrolio?). Già nel 2004 l’abbiamo voluta, una rivista digitale, e l’abbiamo fatta (si chiamava DJump), ma era troppo presto: la tecnologia era ancora limitata, non tanto negli strumenti di creazione (vista anche oggi, DJump conteneva tecnologie estremamente evolute), ma nei fruitori: la rete era lenta, il digital divide era ancor più tangibile ed era difficile anche creare un’attività sensata dal punto di vista editoriale, perché era difficile far capire che un prodotto “non stampato” potesse meritare attenzione, investimenti da parte delle aziende ed eventuali abbonamenti da parte dei lettori. Era sperimentazione, creativa e tecnologica. Oggi, il mondo è molto diverso, e ci sono le condizioni di mettere in pratica quello che da oltre due anni abbiamo cercato di spiegare agli editori italiani e che è diventato chiaro a tutti (editori compresi, che non erano molto attenti a questo discorso) da quando Steve Jobs è salito sul palco a gennaio, presentando il tanto atteso iPad.
Siamo innamorati di iPad da anni prima che nascesse sul serio, e al tempo stesso siamo convinti che l’editoria digitale non sia solo quella che passa da iPad. Nel mondo ci sono qualche milione di iPad (si stima attorno a 200-300 mila in Italia), ci sono qualche centinaia di milioni di smartphones (iPhone e non solo) e ci sono diversi miliardi di computer. Ci sono tanti sistemi operativi, sui tablet iOS, Android, BlackBerry, WebOS di HP e Microsoft prima o poi farà qualcosa, sui computer Win, MacOS, Linux, e poi ci sono gli strumenti ibridi, come gli ebook reader, e poi ci sarà la televisione… Beh, Jumper Photo Magazine è forse la prima rivista al mondo che sarà visibile praticamente ovunque, su ogni schermo, sia piccolo che grande. Ma c’è di più: sarà ottimizzato per ogni categoria di device… non un PDF che si vedrebbe magari bene sul computer, con qualche limite sull’iPad e male su uno smartphone. Sarà impaginato e sviluppato per iPad (che sarà il nostro fiore all’occhiello, visto che stiamo lavorando da tanti mesi con le più evolute tecnologie esistenti al mondo (sviluppate dai nostri amici di Adobe), quelle che hanno consentito la realizzazione di Wired USA, la rivista più venduta su iPad, con quasi 105 mila copie per il primo numero), per desktop e per tutti i “device piccoletti”, compreso appunto iPhone, iPod Touch, ma anche “gli altri”.
Sarà un grande impegno, ma tutto questo argomento tecnologico – che è stato lungo e complesso risolvere, visto che non ci sono altri esempi da seguire, ma che abbiamo studiato con tanto impegno noi – non può essere “l’argomento”. L’argomento vero sono i contenuti: non faremo una rivista per far vedere che siamo in grado di fare qualcosa di innovativo, ma vogliamo usare la tecnologia per andare incontro ad un pubblico di persone che vogliono ricevere informazioni di altissima qualità, stimoli, idee, visioni, strategie per poter essere protagonisti di questo mondo, così mutevole. Sarà una rivista bella, bellissima (non è presunzione, solo entusiasmo), dal punto di vista estetico, rivoluzionaria nella metodologia della fruizione perché non nascendo per la carta, non deve accettare compromessi dal punto di vista della grafica (le riviste e i giornali nati per la carta, quando passano su iPad o su computer soffrono di imperfezioni funzionali: corpo troppo piccolo, necessità di ingrandimento, testo in tante colonne che ne rende difficile la lettura sui device digitali, eccetera). E avrà contenuti davvero speciali: interviste con personaggi interessanti da tutte le parti del mondo, immagini di altissimo livello, video e elementi interattivi per raccontare, spiegare, emozionare. Si parlerà di tecnica, di mercato, di creatività, di qualcosa che è “oltre la siepe”.
La stiamo scrivendo, la stiamo “disegnando”, proprio in questi giorni, dopo mesi e mesi di studio e di prove. Ma sei ancora in tempo per darci idee, consigli, per darci una tua opinione. Cosa vorresti leggere e trovare in una rivista così nuova? Scrivici, qui, nei commenti, oppure mandaci una mail: leggeremo con attenzione, e il viaggio sarà fatto insieme come è sempre successo, da queste parti. L’humus di Jumper e di Jumper Photo Magazine è qui in rete, e quindi della rete si alimenta, con la rete si allinea, grazie alla rete cresce. E voi con noi. Fatelo, davvero: è importante per noi, ma anche per voi, per farvi capire che questo non sarà “un altro nuovo magazine“, ma LA RIVISTA di questo mondo. Non siamo soli, in questo grande progetto: via via vi racconteremo di chi ha creduto in questa idea, e siamo già un team forte e ricco di potenzialità. E speriamo che il mercato e le aziende possano capire che è importante, oggi più che mai, creare (ricreare) un punto di incontro con i professionisti, con quelli che non si fermano, che vanno avanti, che credono nel futuro: non solo della tecnologia, ma anche e soprattutto del mercato, che sognano, che credono, che investono ancora.
Vi aspettiamo, attendiamo vostri segni, incoraggiamenti, affetto ed entusiasmo. Abbiamo bisogno del vostro appoggio ;-)
Massimo Angelo Rossi says:
Fantastico, Luca. Grazie e bravo. Attendo con gioia
Alessandro Lolli says:
Sono Emozionato. Non solo perchè adoro i nuovi “Device” tecnologici e non solo perchè adoro la fotografia “non scattata”, perchè prima di tutto per me la fotografia deve essere “parlata”.
Ma sono emozionato perchè tutto questo so che lo troverò integrato in un’unica rivista, la vostra.
I miei più sentiti complimenti per l’impegno, ma soprattutto per la vostra visione del futuro, sempre di ottima qualità.
alessandro bianchi says:
Grazie Luca, ce n’ era veramente bisogno.
Consigli da darti? Naaa, impossibile!
Caso mai consigli da chiederti.
Roberto Tartaglione says:
Che dire? Tanti auguri Luca!
Abbiamo avuto il privilegio di leggerti dal primo all’ ultimo numero di Jump, sofferto per la chiusura della rivista; abbiamo avuto la sensazione che Sunday Jumper fosse solo un passaggio verso una nuova evoluzione. Ecco quindi la conferma, aspetto con ansia il primo numero.
Buon Lavoro!
Roberto Tartaglione
Paola says:
Ciao a tutti..mi presento, sono Paola una..creatrice di immagini a tutto tondo..mi occupo di fotografia e fotoritocco, sul Jumper Photo Magazine, mi piacerebbe trovare:
– novità e spunti per la fotografia creativa, ho apprezzato tantissimo l’articolo sulla SUPERHEADZ DIGITAL HARINEZUMI.
– incontri e seminari di approfondimento.
Complimenti per l’ottimo lavoro.
Michele Casagrande says:
Ottime notizie!
Tante belle idee e l’entusiasmo di Luca (e della gente di Jumper!) a fare da collante: sarà un gran bel magazine!!
Complimenti ed avanti tutta,
Michele
(dal Messico via iPod Touch ;-)
Guglielmo Governo says:
Come ad ogni nuovo nato “JPM sei il benvenuto e ti seguiremo nella crescita”
Willy
Riccardo marcialis says:
Buona giornata a tutti.
Ciao Luca,
grazie anche per questa. A te e alla redazione.
Riccardo Marcialis
Beppe Raso says:
Grande Luca, fedele compagno di domeniche di informazione.
Non so dirti cosa vorrei trovare, mi piacerebbe vedere i giovani di Visura
la tecnologia di wired formato Pianigiani ( nel racconto ) le novità tecnologiche
in funzione della creatività; insomma tutto quello che finora ci hai detto e ci hai
consigliato di vedere e ascoltare. Diciamo che la rivista dovrebbe farti venire
voglia di scoprire ancora dove i nostri limiti potrebbero essere superati.
Complimenti davvero e di gran cuore, sarà un successo incredibile.Ne sono certo.
Beppe
carloalberto says:
Negli articoli dedicati al mercato sarebbe interessante trovare anche i prezzi!
Auguri e buon lavoro
Alberto
Francesco Marzoli says:
Tanti auguri, non vedo l’ora :)
Nessun consiglio, anzi continuate cosi ;D
Angelo Gilardelli says:
Conservo con cura e sfoglio ancora con piacere le pagine di quella rivista d’ avanguardia che fu Jump. Ammetto che i primi numeri furono una sorpresa “difficile” da accettare. Si prefigurava un cambio epocale del nostro mondo. Cambio puntualmente verificatosi, forse con ancor maggior impatto di quanto temuto – o auspicato. Anche grazie a Jump siamo riusciti a non farci disarcionare, per cui so già che il nuovo magazine sarà un nuovo cavallo da cavalcare con fiducia e non con paura del futuro.
In bocca al lupo. E grazie dello spirito inossidabile che avete e che trasmettete.
stefano berti says:
allora siete veramente nel futuro in bocca al lupo!!
Giorgio Fochesato says:
Un grande in bocca al lupo a tutta la redazione! Questo Sunday Jumper è un’esplosione di energia ed entusiasmo. Non vedo l’ora di “mettere le mani” sul primo numero del JPM. Un plauso speciale per la scelta dell’inglese.
Cosa vorrei leggere? Nuovi trend, fonti di ispirazione, personaggi interessanti e tante belle foto!
Non vedo l’ora che sia fine mese :-)
Andrea Maia says:
Ti seguo da anni, ti ammiro da sempre!
Mi piacerebbe vedere sulla rivista dell’immagine che abbiamo estetica, che siano curate nei dettagli, che abbondino di originalità…insomma un punto di riferimento!
Spero che con la uscita di questa rivista le persone capiscano la differenza tra una fotografia fatta da illuminazione, inquadratura, contenuto e sperienza e una immagine fotografica usa e getta.
Grazie!
Andrea Maia
Luca Pianigiani says:
Grazie a tutti, per i commenti, per la stima e per l’incoraggiamento ;-) Risposta cumulativa:
1) Si, ci saranno immagini di altissimo livello e di altissima qualità, anche dal punto di vista della resa: le riviste digitali che si scaricano magari richiedono qualche minuto di download perché possono essere pesanti, ma poi si possono fruire al meglio sia con immagini che video a pieno schermo. E tra una foto all’altra, dal click per vedere un video la risposta è in real time… senza “loading” (lo odiate anche voi il “loading” e le attese vero?
2) Si ci saranno spunti per la creatività: dalle piccole alle grandi cose, potete esserne sicuri!
3) Si parlerà di mercato e anche di prezzi, cercando di guardare oltre però (non crediamo molto ai listini, purtroppo il mercato li ha già stracciati tutti)
4) Per la versione in “spagnolo” per l’amico che ci scrive dal Messico siamo un po’ indietro, ma per quella brasiliana…. forse siamo vicini!
Continuate a scriverci, e a darci idee! Grazie di tutto!
Salvatore Ligios says:
Grande Luca, sono iscritto da poco al Sunday Jumper ma mi è già molto chiaro la qualità del servizio che offrite.
Sto assaporando e scoprendo giorno dopo giorno gli argomenti trattati quindi per adesso rimango alla finestra.
Attendo con grande gioia e curiosità.
a presto e un grande “in bocca al lupo”
Salvatore Ligios
Alex says:
Dai che magari vediamo finalmente una *vera* rivista 2.0 e non un ricicciamento del cartaceo “all’italiana” (cit. Stanis da Boris). :-)
Mario Pompei says:
Bene, bene, anzi benissimo. Avanti tutta JPM! Il vostro entusiasmo contagiante fa ben sperare. Noi ci siamo!
Eman says:
Bellissima notizia! Complimenti a tutta la redazione!
romano gualdi says:
OK. OK. OK. grande come il mare.
Alessandro says:
novembre non è ancora iniziato e già ne attendo la conclusione,
in bocca al lupo!
davide says:
vi seguo da non molto, sono purtroppo un “allergico” a tutto quanto sa di tecnico….mi aiutate a riconciliarmi e apprezzo molto l’ottimismo e il rifiuto dell’autocommiserazione moto diffusa nell’ambiente! Attendo fiducioso.!
Barbara says:
i can’t wait for JPM
Bruko says:
Ommioddio ommioddio!!! Non vedo l’ora di averla tra le zampe.
Ma…. Gratis??? Io pagherei. Seriamente.
Corrado A. says:
Luca, dì la verità…
hai studiato attentamente le previsioni meteo per annunciare il JPM,
sicuro di prenderci tutti nella domenica più uggiosa dell’anno !!!
Sei veramente un elemento… diversamente noioso ;-))
grazie&ciao
Luca Pianigiani says:
Bruko, la nostra filosofia sarebbe quella “Free”, “Creative Commons”, “Open Mind” e DRM Free (dove possibile). Di sicuro partiamo così, vedremo poi cosa succederà strada facendo. L’intenzione sarebbe (sogno) che possa diventare la più letta rivista di fotografia professionale al mondo… dobbiamo pur investire per farci apprezzare e conoscere, giusto? Quello che ci preme, però, è di far capire che in questo caso “Free” significa “libero”, “gratis”, ma non “bassa qualità” o “markette”. Ci auguriamo di riuscirci, con l’aiuto di tutti! ;-)
marco says:
bravi e coraggiosi,
vi siete già fatti le ossa e cosa consigliare di più..; ma visto che lo chiedete…
credo sia importante avere le idee chiare su che tipo di rivista diffondere.
Valutando il lavoro fatto fino ad oggi mi sento di consigliarvi di continuare, per ora, con un taglio d’informazione culturale generale e tecnica come avete fatto settimanalmente, credo che nel breve periodo sia la scelta più felice da fare;
nel momento attuale, spesso, anche i professionisti cadono in confusione perchè non riescono a prestare attenzione od approfondire le novità tecnologiche che avanzano alla velocità della luce, pertanto, una funzione di questo tipo per una rivista è meritoria, inoltre, sarebbe importante abbinare a ciò le migliori novità di fotografia creativa a livello internazionale senza però mai dimenticare il nostro piccolo ma prolifico paese di fotografi,;
la storia , poi, è un capitolo a parte ma sarebbe sempre interessante ricordarla con riferimenti od approfondimenti;
anche creare un magazine è arte ed in tal senso mi sovviene una frase di Ugo Foscolo : “l’arte non consiste nel rappresentare cose nuove, bensì nel rappresentarle con novità”,
in bocca al lupo, ciao Marco
Francesca Pompei says:
Luca, che dire? Santo subitoooo!
Grazie a te non smetto d’imparare e scoprire cose nuove. E non vedo l’ora di leggere il nuovo JPM!
Jessica Morelli says:
Siete come al solito dei vulcani. Ricordo ancora l’attesa per il numero successivo del mitico Jump!! Figuriamoci questa!!!!!
Un grandissimo in bocca al lupo!!
A presto
Jessica
Max Bedendi says:
Ho avuto il piacere di conoscerti tanti anni fa quando ancora eri un redattore di FotoNotiziario e già allora quando si parlava di Fotografia Digitale avevi una luce negli occhi ed un entusiasmo contagioso anche se parlavi in mezzo ad una platea di professionisti scettici e anche un po spocchiosi. Ora che tutti dai più grandi fotografi ai più semplici,come me che hanno la bottega all’angolo di paese, ti seguono vorrei tanto che il tuo nuovo Magazine fosse ricco di sogni da realizzare, pieno di idee da condividere e perchè no anche bello da “sfogliare”. Una cosa in particolare vorrei che ci fosse sulla tua nuova rivista, un piccolo spazio rivolto ai bambini , perchè e forse tu lo sai, guardare qualche volta il mondo dal punto di vista dei bambini può aiutare loro a capire meglio il nostro mondo, ma credo che aiuterebbe ancor di più noi”grandi”.Un grande in bocca al lupo.
Antonello Guarino says:
Conservo e sfoglio ancora con piacere i miei Jump, dal primo all’ultimo ma ti scrivo dal mio iPad, be’ i tempi cambiano, ci siamo incontrati a Colonia e che dire, anch’io ho ancora voglia di conoscere, studiare, crescere.. come te piccolo grande uomo. Saluti ed un affettuoso in bocca al lupo.
Diego Poluzzi Fotografo says:
Caro Luca (e staff),
oggi è un giorno importante dal 1972 sono nella fotografia con diversi ruoli, ma questo è il mio primo giormo da SINGLE, sono quindi felice ed emozionato di salire sul vostro super-treno, complimenti e tanti in bocca al lupo a tutti!!!!! Diego Poluzzi (CNA Modena)
nicola zanettin says:
bella li luca! azz…ce ne hai messo peró:)). pensavo ti fossi scoraggiato dalla guerra adobe/mac…
ok, forse ci hai gia pensato, se ci credi veramente nel creative commons vedo un sorgente libero, scaricabile e modificabile. una specie di wiki delle riviste. non piu qualcosa di consultabile ma fruibile. un format insomma. la tua personale strada verso l’immortalità:))
potrei dilungarmi nello spiegarti il concetto ma son sicuro tu abbia capito cosa intenfo.
per quanto riguarda i contenuti spero ci sia spazio anche per il “cuore” e “l’istinto”, per gli aggettivi che, semplici semplici, distinguono la volontà dalla velleitarità del clic.
ciao:)
Angelo Gigli says:
Caro Luca, ho cominciato con il digitale nel 1996, dapprima scansioni, a seguire dorsi vari (lightphase, kodak e così via) fino ad hasselblad oggi, cammino tortuoso e difficile, conservo sempre gelosamente i numeri di Jump, ti faccio i miei complimenti per la tua brillantezza, competenza e per il tuo modo di essere sempre garbato e gli auguri sentiti per la nuova avventura che …comunque vada…sarà un successo.
luca buongiorno says:
Straordinario. In bocca al lupo e grazie.
ale says:
non vedo l’ora di vederla!! .. si può dire??
Congratulazioni e complimenti per il sempre ottimo lavoro!
grazie
Bruko says:
Se c’è una cosa di cui non ho davvero alcun dubbio è che quello che vedrò a fine novembre avrá una cura e una qualità estremamente elevata.
Non vedo l’ora di avere il numero uno da condividere con tutti quelli che conosco.
Per quanto riguarda i desiderata, quello che spero di trovare in jump è una specie di antenna che mi sappia indicare direzioni nuove e che mi permetta di non impantanarmi nelle mie posizioni attuali e che sia un punto di partenza per poter approfondire e crescere seguendo percorsi che io, da qui, non posso vedere.
Quello che ho sempre amato del tuo lavoro è che invece di parlare solo di quello che c’è, hai la luciditá e l’esperienza per capire le implicazioni che quello che c’è contiene e per descrivere dove potrebbe portare. E visto che da quando ti conosco ci hai beccato tante di quelle volte da essere la versione umana del polpo Paul, vivo solo con un po’ di ansia l’idea di dover aspettare un mese :)))
È un’idea entusiasmante e trovo entusiasmante poterla seguire fin dall’inizio.
silvia says:
FANTASTICO!!!! dalle tue righe traspare sempre entusismo ed energia, idee sempre nuove e all’avanguardia.
Non vedo l’ora di leggere il primo numero….. (ma dai tuoi “precedenti” se tanto mi da tanto, son sicura che sarà fantastico!!)
Ottima anche la scelta di avere la versione inglese, son sicura vi porterà ancora più lontano.
Luca Pianigiani says:
Bruko…. aahahaha: non mi avevano dato ancora del “Polpo Paul”… però mi sono fatto un autoritratto e qui il risultato:
Luca Pianigiani says:
Per Nicola: la rivista sarà (per quello che riguarda i testi, non possiamo farlo sulle immagini degli autori che pubblicheremo) distribuita con licenza CC, abbiamo verificato se era possibile farlo su AppStore ed è per fortuna possibile. Quello che al momento non è possibile è una distribuzione del “codice sorgente”, sia per la difficoltà tecnica, sia perché pensiamo alle riviste come ad un prodotto che di fatto è confezionato da un editore, e vale proprio per la sua capacità di selezione, per l’orientamento della ricerca, per la sua confezione; la collaborazione dei lettori arriva ora (e sempre) con i consigli e a pubblicazione avvenuta con i commenti.
Crediamo che ci sono realtà informative che possono arricchirsi dalla creazione multipla, altre che sono delle “Interpretazioni” che valgono proprio per quello. Senza voler fare paragoni “importanti”, non è che andare a sentire una sinfonia debba prevedere sempre che tutti si mettono a suonare insieme, ma è anche giusto ascoltare l’interpretazione, per poi commentarla, valutarla, criticarla, proporne un’alternativa.
La logica del “remix” di contenuti è affascinante, ma la vedo meno legata ad una “rivista”, ma più ad altre forme di pubblicazione; al tempo stesso è, lo ribadisco, affascinante ed interessante, magari per creare anche all’interno delle riviste (anche le nostre) in futuro rubriche che consentono di essere arricchite da tutti (dove trovare cose, dove noleggiare spazi, nozioni di tecnica)… e ci penseremo ovviamente. Oggi abbiamo alcuni strumenti (che pongono anche molti limiti), nel prossimo futuro si allargheranno e amplieranno e ovviamente li seguiremo e proveremo in anteprima. Fare una rivista con metodologie e tecnologie nuove impone e consente di crescere, giorno dopo giorno, mese dopo mese. Grazie dei consigli, a presto!
marko tardito says:
Non poso che condividere l’entusiasmo per la tua visione!
Ancora una volta mi trovo sulla stessa linea di pensiero nell’idea del prossimo futuro che ci aspetta.
Siamo artisti che cercano di condividere le nostre percezioni, e perdere di vista il percorso è facile specialmente quando cambiano i supporti su cui ci esprimiamo.
Per fortuna alle volte troviamo dei fari che ci fanno intravvedere la costa e ci ridanno il coraggio di proseguire per la strada scelta.
Nelle storie di successo ci vuole una dose di coraggio e una di fortuna.
Ti auguro (a te e a tutto lo staff ) tutta la fortuna che si merita un progetto del genere, creato con tanta buona volontà, con l’obbiettivo di voler portare avanti una idea, una visione e una passione, e non per un mero scopo commerciale.
Il coraggio invece hai già dimostrato di averne in abbondanza!
Non vedo l’ora di vedere il nuovo Jumper Photo magazine + uno.
“Si cercano uomini per un viaggio pericoloso. Bassi salari, freddo intenso, lunghi mesi di tenebre, rischio costante, ritorno incerto”
Questa frase è stata scritta su un giornale di Londra nel 1913 da Ernest Shackleton, allora sconosciuto al mondo. Annunciava quella che sarebbe stata la prima spedizione trans-antartica della storia dell’umanità!
Luca Pianigiani says:
Grazie Marko, e proprio perché il viaggio è “pericoloso”, ma specialmente difficile, che abbiamo voluto avere persone come te “a bordo”, per aiutarci ad inventare un futuro, a disegnarlo, a renderlo forte e bello.
Nicola says:
Sono tra quelli che negli anni ottanti sognava di futuro e tecnologia e desiderava esserci per viverli. Grazie per quello che fate e condividete, ci portate in quei sogni e ci chiedete di crederci, con voi.
SteLicS says:
Chi sa perché ma va voi me l’aspettavo … siete sempre molto innovatori.
Il mio modesto consiglio è quello di rendere la rivista molto più fruibile di quelle attualmente presenti, ora sembrano tutti pdf riadattati al supporto. Mentre mi piacerebbe vedere qualcosa che permetta ad esempio la condivisione con altri di articoli letti anche a chi non ha una facile accessibilità ad internet (realtà italiana molto frequente).
Immagino che l’interazione redazione-lettori non sia semplice da gestire però potrebbe esser molto utile per capire l’umore e le opinioni dei destinatario del prodotto creato.
Idealmente sarebbe molto bello poter selezionare articoli o immagini che ognuno di noi ritiene interessati e trasmetterli a coloro ai quali si desiderano far conoscere, qualcosa che tecnicamente vada oltre gli attuali social network.
Molto bella l’idea di rendere fruibili i contenuti sotto licenza CC.
Grazie per la boccata d’ossigeno che ci date ogni domenica.
In bocca al lupo a tutti
biglio says:
BRAVI, BRAVI, BRAVI !!! Sarà tutto oltre le aspettative ne sono sicuro, bello sarebbe avere un’ agorà dove raccogliere i vari contributi che possono emergere per poterli condividere, ma senz’altro lo avrete già considerato, attendo con ansia il debutto.
Emanuele says:
Che dire se non unirsi all’entusiasmo e all’augurio di chi ha già lasciato il suo commento. Non trovo parole diverse dai messaggi precedenti. Bravi. Bravissimi. In bocca al lupo.
Gianni Canali says:
Luca, le tue elaborazioni e previsioni si concretizzano sempre in progetti che tu realizzi, o che noi dobbiamo realizzare, anticipando l’esplosione successiva nel mercato. Poi magari li abbandoni, devi, prendi altre strade, ma sempre vergini . Questo trasferisce a chi ti segue da anni un contributo immenso.
Le aspettative per il nuovo prodotto sono molte. Io auspico che mantenga una peculiarità dei tuoi prodotti, ovvero una sintesi (e tu sei un esperto) delle novità, creative, tecniche, filosofiche emergenti, come se entrassimo in un laboratorio di ricerca dell’immagine e comunicazione. L’aspetto economico è secondario, cioè, pagare per prodotti di qualità è spesso necessario, quindi non mi porrei il problema.
Grazie della novità, un grazie di cuore.
Gianni
Luca di Toscana says:
Ad maiora
Igor Bellini says:
Ciao Luca, un grande in bocca al lupo! Resto in attesa della pubblicazione!
Pino Coduti says:
Che splendida notizia Luca, ricordo ancora vividamente le emozioni che dava “sfogliare” Jump emozioni simili a quelle che trasmette una rivista come Wired…. ma questo è un progetto più vicino a noi…. non vedo l’ora.
Grazie.
Pino.
Silvia Pasquetto says:
E’ una cosa sorprendente quello che sta per accadere e sono sicura che avrete tutto il supporto dalla rete che questo lavoro merita :-) Noi, per voi, ci siamo tutti! :-)
Il contributo che dai a me, piccolo bocciolo di fotografa che ancora s’à da fiorire :-) è la lucidità sul fatto che esiste uno spazio infinito di lavoro che è il web e il fatto che il mondo e la tecnologia cambiano… E che questo non è un limite, ma la nostra forza e che c’è ancora aria da respirare per chi ha voglia di impegnarsi e di mettersi in gioco. Avete seminato bene, sicuramente raccoglierete bene. In bocca al lupo!
Monica says:
Wow! Grandissimo Luca e grandissimi i tuoi collaboratori! Direi che di idee ne avete già talmente tante che suggerirvi qualcosa diventa veramente dura. Ciò che è desiderabile (e sono sicura che sarà così!) è quello di continuare a vedere il vostro entuasiasmo e la vostra voglia di trovare sempre nuovi spunti, nuovi stimoli e la capacità di andare oltre gli altri, che sono immense fonti di carica per noi che vi seguiamo e sempre nuovi punti di vista da cui osservare il nostro orticello per capire come poter migliorare.
Se vi dovesse servire una mano per qualunque cosa fate un fischio! :D
Per il momento: GRAZIE per ciò che fate per noi, attendiamo con ansia la fine del mese.
andrea says:
grandissimi !!!!
Non vedo lpora di sfogliarla ….. vuoi vedere che mi tocca comprare l’iPad ?
hihihi
Scherzi a parte, siete davvero “avanti”, troppo avanti !
nicola zanettin says:
avevo in mente la versione “rivista” di una piattaforma/concetto come questa: http://www.flipboard.com/
con la possibilità di output.
come dice bruko che è disposta a pagare per la rivista, c’è chi (me:) è disposto a pagare per una tecnologia. ma capisco che non ti possa interessare. ciao!
Luca Pianigiani says:
Andrea: se vuoi una motivazione in più per comprare l’Pad ok: te l’abbiamo data :-) altrimenti potrai vederla sul tuo computer o sul tuo smartphone, l’importante è che la leggi! Grazie degli auguri!
gabriele says:
ciao,
vi ho scoperto da poco, io opero in un campo che fa della tradizione uno dei suoi tratti peculiari (il teatro) ma seguire le evoluzioni ed intravedere i possibili scenari futuri mi emoziona ed incuriosisce, quindi da quando vi ho trovato vi seguo assiduamente.
Sono felice del lieto evento, non vedo l’ora di sfogliare JPM! Grazie davvero!
Luca Pianigiani says:
Nicola, capisco che tu stia cercando una soluzione/piattaforma, ma non è questa la missione di un editore, che invece è quello di creare un contenuto. Per noi la tecnologia, pur fondamentale ed affascinante, è secondaria rispetto al contenuto e quindi non è per noi strategico studiare una piattaforma per consentire la pubblicazione da parte di terzi. Se posso dare una opinione (sai bene che di queste tecnologie stiamo studiando da tanto), credo che Flipboard gode di più fama di quello che oggettivamente merita. E’ un lettore di feed, che emula e simula l’impaginazione “a pagine”, e poco di più (opinione personale). Ci sono molti lettori di feed molto più belli e affascinanti, su iPad e non solo. Sono sicuro che nasceranno piattaforme per quello che vuoi, un “wordpress” per riviste digitali, in questo momento le problematiche sono tantissime e bisogna agire mettendo insieme molte competenze e molta capacità di “vedere” oltre le funzionalità che vengono proposte. Su questo stiamo ragionando, ma ribadisco che la nostra esigenza primaria è flettere la tecnologia alle nostre esigenze di comunicazione, non occuparci di tecnologia in quanto tale.
Se dovessi individuare qualche soluzione, te la segnalerò!
Comunque, sta venendo fuori che tutti vogliono pagarci un sacco di cose… quasi quasi ne approfittiamo ;-)))
Giacomo says:
Direi che è una delle poche buone notizie che si sentono in questo periodo dove sembra che non ci sia più nessuno disposto a portare avanti progetti nuovi, e quei pochi che ne hanno il coraggio sembrano visti come eretici. Luca, io non ho dubbi che sarà un successo, quindi non mi resta che aspettare a fine mese! :-)
nicola zanettin says:
ahah:))) mi hai fatto ridere!
dai che diventi milionario!;)
niente dai, cerco sempre qualcosa di risolutivo, semplice, fruibile e multi piattaforma ma se una volta si ragionava su linux, mac, pc, ora per multipiattaforma si intende qualcosa di estremamente piu complesso.
niente dai, so di poter contare su di te, e ti ringrazio della tua disponibilità:)
fabio sirna says:
in bocca al lupo! bella iniziativa. già twittata ;)
claudio compagnone says:
Luca sei (siete) GRANDI. Con impazienza già pregusto la “NOSTRA” iniziativa editoriale e, per meglio divulgare la NOVELLA l’ho già condivisa in facebook.
Con tanta stima, simpatia ed affetto un caloroso saluto:O))
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