Per preparare questo convegno, abbiamo trovato una quantità di informazioni davvero eccezionale, e molte sono legate al mondo della fotografia, della quale abbiamo tracciato i fatti, le attrezzature, le tecnologie. Abbiamo recuperato alcuni documenti che sono davvero eccezionali, crediamo, e che pensiamo di condividere con voi.
Per esempio, i documenti di Hasselblad che parlano della luna, con un approccio più “instituzionale” , che potete scaricare come PDF qui. e che parlano nel dettaglio della tecnica degli scatti più importanti della spedizione di Apollo 11, ma anche – ed è una vera chicca – il manuale per l’uso delle fotocamere per gli astronauti della spedizione (anche questo eccezionale documento potete scaricarlo da qui) . Qualche curiosità è che quasi sempre l’astronauta ritratto nelle foto è Buzz Aldrin, perché quasi tutte le foto sono state scattate da Neil Armstrong. Ovviamente, la documentazione delle immagini (e non solo: anche video e audio) si trova ufficialmente sul sito di Nasa, che merita una visita.
C’è stata anche Kodak, in tutto questo progetto, ovviamente. Un altro bel pezzo di storia la si trova nell’area specifica all’evento, qui. Sono bellissime (scaricatele, se volete) le “newsletter” che Kodak realizzava e che parlano, tra le varie cose, anche delle questioni relative alla missione. Era una rincorsa che ha coinvolto economia, politica, tutto quello che serviva a guadagnare un primato e addirittura un equilibrio mondiale, e da questi documenti che nella loro valenza storica ne fanno intuire tutta l’importanza. Un dettaglio interessante è proprio anche il concetto di “newsletter”, all’epoca distribuita su carta, ora (come nel nostro caso) per vie digitali, ma non cambia la funzionalità e la forza comunicativa che può generare.
Non solo fotografia: anche i computer hanno avuto un loro peso fondamentale, e l’azienda al fianco della Nasa era IBM, con i suoi calcolatori IBM 7090 (valore di 3,5 milioni di dollari ciascuno). Anche questa storia è stata raccolta, documentata e raccontata sul sito di IBM, con fotografie e documenti eccezionali, che meritano di essere scoperti e consultati. Macchine (e persone…) in grado di fare calcoli pazzeschi, con potenze eccezionali. Ehm… forse alla luce dei fatti attuali, molto meno “eccezionali”: uno smartphone oggi è milioni di volte più potente, ma – assurdo! – una chiavetta USB è oggi dotata di una capacità di calcolo superiore a quella dei computer che hanno calcolato la traiettoria dell’Apollo 11. Una chiavetta USB, di cui probabilmente in molti nemmeno percepiscono la sua componente “di calcolo”.Infine, è bello vedere come – ancora una volta – le riviste, quelle vere, di carta (e non solo: solo chi rimane indietro, con la mente, non riesce a riconoscere cosa sia “una rivista” a prescindere dal supporto: guarda i fogli di carta, invece che il contenuto), quelle che ancora credono nella loro forza e ruolo nella società e nell’informazione, hanno approfittato di questa occasione per dare il meglio di loro, unendo passato e futuro. E’ il caso del New York Times che ha fatto uno speciale eccezionale, da vivere sul sito in versione desktop (qui) con la tecnica dello “scrollytelling”, ma anche da smartphone con la realtà aumentata scaricando l’app per Android e IOS . Ma anche Time che ha fatto anche lei molti contenuti, da fruire con la realtà aumentata oppure sul sito (scopriteli qui), ma che ha anche ripreso la storica copertina dove si mostrava la gara tra Russia e USA per arrivare per primi sulla Luna, in versione moderna, dove grandi miliardari stanno combattendo questa nuova gara per arrivare primi, e non certo per mecenatismo o competizione sportiva, ma per puro interesse economico (un universo da conquistare, per i dollari e non per l’evoluzione umana). Altra copertina magistrale, che ancora una volta mette in luce, come detto, il ruolo delle copertine e dei contenuti delle riviste, anche nell’era che diventa sempre più digitale.
Ci sono, infine, tanti esempi di comunicazione che le aziende hanno seguito per “sfruttare” questo momento storico, troppi da segnalare, ma se volete, a questo link potete trovare le slide dell’intervento, con tanti altri link interni a tanti altri contenuti. La Luna, 50 anni dopo, è quanto di più moderno e guardandola con naso all’insù (oppure con un telescopio) ci permette di capire quello che è stato fatto, dall’Uomo, e quanto invece c’è da fare per la gara più importante, che non è certo solo raggiungere altri pianeti e stelle, ma capire cosa fare per preservare quello che abbiamo, e che invece rischia di scomparire.