Quale strada bisogna seguire per diventare dei grandi fotografi? Purtroppo la qualità non è un bene che si compra, non si trova per strada, e ancor meno si ottiene premendo un pulsante: sia questo quello della fotocamera o quello di un software.
Nel nostro Paese (ma tutto il mondo è Paese) prolificano proposte per “migliorare la qualità”, e si mette l’enfasi su dettagli, e siamo i primi a dire che i dettagli e le sfumature sono fondamentali. Ma rimane il focus principale: non c’è software, non c’è fotocamera, non c’è filtro che possa salvare una brutta foto. Non c’è nulla che possa rendere davvero bella e ricca di valore un’immagine, se non ci concentriamo su tre punti fondamentali:
1) la testa (ovvero, la capacità di pensare)
2) gli occhi (ovvero, la capacità di vedere)
3) l’esperienza (ovvero, quello che abbiamo visto – e compreso)
Si parla tanto di “crisi” di mercato, eppure quello che sembra davvero evidente è che quello che manca è il prodotto da vendere. Quello che si distingue, che fa riflettere, che fa sognare. Per questo siamo abbastanza insofferenti su tutto quello che si vede, che cerca di “manualizzare” (voce del verbo: creare un manuale) qualsiasi cosa.
Non vogliamo sembrare noiosi, spesso siamo tornati su questo punto, ma la volontà è quella di girare la pagina. Siamo a giugno, inizia il periodo in cui la mente cerca nuove strade. Siamo a metà dell’anno, e ci dobbiamo guardare indietro (cosa abbiamo fatto?) per poter affrontare il prossimo futuro (cosa faremo per chiudere al meglio il 2014?).
Il consiglio è lavorare su noi stessi, trovare ispirazione, cercare la forza dentro di noi. Tornare a mettere a fuoco i punti fondamentali: le fotografie, la loro qualità. E allora, ecco, un buon Compito è passare del tempo a vedere fotografie: un buon inizio può essere una novità recente del sito 500 Pixel che ha inaugurato una sezione chiamata “Trending Profiles”, che si può raggiungere a questo link. E’ un viaggio che potete iniziare, deliziando e allenando i vostri occhi ogni giorno: ci passerete settimane e settimane: sono 50 pagine, ciascuna delle quali ha 38 profili, quindi 1900 profili in totale, e ciascuno propone decine e decine di foto.
Ovvio: le proposte di 500 Pixel non sono “tutto” quello di cui dovremmo alimentarci, ma è un punto di partenza, ed è uno degli esempi che mostra quanto siamo fortunati, nell’era dell’informazione (anche quella “visuale”): abbiamo accesso ad un patrimonio infinito, per studiare, per allenarci, ma anche per poterci confrontare. La qualità arriva da questo: allenamento e confronto, continua autocritica e passionale desiderio di qualcosa che si vuole raccontare e mostrare.
In questi anni, ci siamo tutti dedicati troppo alla tecnica, alla discussione, alle paure. Abbiamo cercato motivi di giustificare il peggioramento della qualità generale additando la tecnologia. E, invece, il problema è che manca cultura, manca sensibilità, manca forza in quello che si propone. Non sempre, ovviamente (anzi: ci sono cose meravigliose in giro), ma spesso. Abbiamo spesso detto che il problema dei professionisti, in questa era di conoscenza (e non di ignoranza come qualcuno vuole far credere), è il confronto non più locale, ma globale. Le persone – i clienti – oggi sono in grado di accedere a qualsiasi tipo di immagine, e spesso ne sanno di più di chi con l’immagine ci lavora. Una volta, l’informazione era per pochi, oggi è per chi vuole dedicarci tempo.
Non potremmo investire meglio il nostro tempo, che non guardando, studiando, analizzando immagini. Non singole immagini, milioni di immagini. Il nostro contributo di oggi è indicarvi una porta che ne contiene decine di migliaia… è poco, ma ogni viaggio deve pur partire da un primo passo. E ogni singolo passo può portarvi ad infinite nuove strade, da esplorare.
Non avete tempo di farlo? Allora forse dovete pensare di cambiate mestiere. Non credete che possa essere importante? Allora fate una vacanza, quando tornerete avrete cambiato idea. Difficile credere che ci possa essere futuro per chi vuole lavorare con l’immagine e non si ha forza o coraggio di guardare migliaia di immagini ogni giorno, prendendo appunti, memorizzando soluzioni, idee, stupori, emozioni.
“If you want to be a better photographer, stand in front of more interesting stuff.” – Jim Richardson
La nostra macchina di produzione si basa su questo, senza non siamo nulla. Senza siamo solo creatori di detriti fatti di pixel, che non si riescono nemmeno a spazzare via. Dobbiamo vedere tante cose interessanti, per poterle raccontare. Come ha detto il grande fotografo di National Geographic, Jim Richardson: “Se vuoi diventare un fotografo più bravo, mettiti di fronte a cose più interessanti”. Iniziamo con le fotografie, poi ci sarà anche modo di guardare altro…
alle bonicalzi says:
Sai? Sono totalmente d’accordo con te.
Stavolta.
Citando Dostoevskij, io credo che la bellezza salverà il mondo (davvero)… mettersela negli occhi è un buon modo di cominciare a mettersi in condizione di crearne!
Ah, per ‘bellezza’ non intendo la foto di una bella donna (o simili).
Per me ‘bello’ è ciò che apporta significato, valore.
Buon lavoro.
A tutti i costruttori di bellezza.
Riccardo Marcialis says:
BUONA DOMENICA
Nella mia prima e_mail che inviai nel ’90 c’era in allegato un articolo che inviavo a Luca Pianigiani, allora capo redattore di Fotonotiziario.
L’allegato era un articolo che avevo redatto come presidente nazionale dell’Associazione Fotografi Professionisti (SIAF).
L’articolo era intitolato: “Grandi Fotografi, piccoli uomini” e testimoniava la mia delusione,
e pure quella di tutti quei miei colleghi che avevano creduto i quei personaggi, per le risposte che mi avevano dato a un mio invito di partecipazione come docenti ai Master SIAF.
Ho sempre creduto nei “Grandi Uomini, discreti fotografi” perché solo i grandi uomini hanno grandi idee; anzi buone idee.
Per sviluppare le buone idee, essere un fotografo discreto, è più che sufficiente.
Quindi se decidiamo di migliorare il nostro lavoro dobbiamo prima migliorare la nostra vita. E non è mai troppo tardi per farlo.
Buon Lavoro a Tutti. Riccardo
Luca Pianigiani says:
Ciao Riccardo,
Passo troppo tempo nel cercare di diventare una persona discreta, di sicuro non sono titolato a dare consigli per diventare “grandi persone”, cerco di limitare la mia debole azione di supporto per chi vuole diventare un fotografo migliore. Condivido però il tuo pensiero: ci sono settori dove si è sempre studenti, e solo in casi eccezionali maestri. E io non sono quell’eccezione, nè posso sperare di esserlo mai :-))
Marco says:
concordo Luca, per quanto riguarda 500px mi piacerebbe poter avere uno scorrimento avanti e indietro a foto grande.. cliccare su una foto e ogni volta tornare indietro nella griglia è operazione laboriosa :-)
nicola says:
Si, l’occhio va allenato, ma di bellezza su 500px non ne vedo molta, vedo immagini “edulcorate” pompate al limite del buon gusto, mio umile e personale giudizio, e non mi sentirei di darle d’esempio… io mi alleno con stocksy:)
Luca Pianigiani says:
Mi auguro che tu faccia foto migliori di quelle che si vedono (e si vendono) su 500px, così potresti giustificare la tua opinione in merito :-)
Nicola says:
Non ho la presunzione di fare foto migliori, ma se devo tendere a migliorare non prendo ispirazione da 500px, mio parere, cerco nella cultura fotografica, il colore di Eggleston, lo stile di Jeff Wall, il sentimento di Mark Cohen per citarne alcuni…oppure guardo librerie dove le foto che si vedono (e si vendono) sono scelte da photoeditor con l’occhio allenato ad una fotografia che si avvicina al reale.
In questo momento la mia libreria preferita è Stocksy.
Luca Pianigiani says:
Allora, se posso darti un consiglio, guarda tutto e cerca di capire non solo quello che ti piace e che senti più vicino a te, ma anche quello che è “vendibile”. Questo, ovviamente, se stiamo parlando (e qui si parla di questo, non di arte o di passione) di prodotti vendibili che fanno guadagnare e sopravvivere. I consigli in questo spazio hanno una valenza professionale e concreta e il sito in questione è uno di quelli più tenuti in considerazione da chi compra immagini e vuole ispirarsi nei trend del momento.
Nicola says:
Trend del momento su 500px?… Non so….
Le immagini vengono comprate maggiormente da librerie come shutterstock con ora la collezione offset, Getty e le sue collezioni tra le quali istock, Corbis con Veer, fotolia e via dicendo; Stocksy, mio parere, diretta da chi ne sa di vendibilità, si differenzia, è quella che unisce valenza professionale dei photoeditor, trend e qualità e in più ha un rapporto di cooperativa con il fotografo.
Luca Pianigiani says:
Nicola: come vuoi. Stai spostando la discussione da una segnalazione (che, credici o no, ha un valore forte sul mercato) ad un’opinione e ad un segmento di mercato specifico (in crescita, ma in una nicchia di mercato sottile: quella del microstock di fascia alta). Se dovessimo fare un’analisi seria (e magari capiterà l’occasione di farla) potremmo mettere a confronto le metodologie di acquisto delle foto da parte dei clienti, specialmente quelli grandi, che gestiscono tale meccanismo tramite accordi e contratti ben definiti. Ma non è questo il tema. Trovo solo superficiale (consentimi… è una mia opinione) bollare 500 Px come “robetta” quando il livello medio proposto è superiore alla stragrande maggioranza del prodotto venduto sul mercato. Il messaggio dato in questo articolo è di guardarsi attorno: di più di quanto non si stia già facendo… molto di più. Se poi si hanno preferenze, ben venga. Anzi… semmai sarebbe stato più sensato e cortese dire: Hey ragazzi… date un’occhiata anche qua, ci sono cose bellissime. Detto come l’hai detto, sembra che ci stai dando degli incompetenti, e reputiamo (almeno per anzianità) di non esserlo. Buona giornata!
Alessio Furlan says:
Per buttarmi nel dibattito di Nicola (del quale sarebbe bello vedere un link al suo portfolio on-line o in qualche libreria stock).
Io sono contributore iStock da anni e da maggio direttamente di GettyImages. E ho anche attivato un abbonamento su 500px da circa un mesetto dove appoggio il mio portfolio fotografico da far vedere a potenziali clienti.
Trovo 500px migliore, ad esempio a Flickr – SmugMug o Photoselter (in tutti ho avuto un abbonamento top), prima di tutto per la l’aspetto grafico molto più curato, in secondo luogo per la presenza di un’app molto curata ottimizzata sia per iOS che Android o sistemi Windows che rendono l’esperienza visiva piacevole.
Tutti elementi, dalla mia modesta esperienza, che favoriscono le possibilità di vendita del prodotto.
Sotto l’aspetto “vendite” poi va considerato, cosa che forse non serve nemmeno dire perchè se uno è già contributore lo sa…, che le agenzie stock “filtrano” le immagini a loro discrezione ed in base alle idee e trend di mercato, che all’atto pratico significa che ti scartano le foto che non ritengono – LORO – valide. Viceversa 500px è di manica più larga e fin’ora non mi hanno scartato alcuna foto per il prime.500px dandomi più libertà diciamo “artistica”.
Sul lato pratico significa che foto scartate da iStock/Getty sono riuscito a venderle.
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