I software che cambiano la fotografia professionale

I software che cambiano la fotografia professionale

La fotografia professionale oggi può sfruttare software del tutto nuovi: più semplici, più produttivi, che fanno risparmiare soldi e tempo. Da conoscere! Da tempo diciamo che il mondo della produzione dell’immagine sta modificandosi per due motivi fondamentali:

1) Oggi abbiamo tra le mani strumenti (hardware) sempre più semplici e potenti (spesso più potenti di quelli che usiamo tutti i giorni per scopi professionali): sono smartphone e tablet principalmente, ma questa evoluzione (che viene chiamata comunemente “delle APP”) ha coinvolto anche il mondo del computer. L’uso del software/app porta ad un approccio che semplifica, ad un’interfaccia utente più essenziale, ma questo non significa che la qualità sia più bassa. E’ forse difficile da digerire per i professionisti, che hanno fatto della “complessità” il loro punto di forza, snobbando le soluzioni “troppo semplici”. Quello che conta, però, sempre di più, è il risultato e specialmente il tempo di realizzazione del lavoro. Quest’ultima affermazione si basa su un concetto puramente commerciale… e per valutarlo fatevi un conto in tasca: quanto vi pagano all’ora/giorno per fare post produzione? Non è che alla fine è un servizio che “regalate” all’interno di un pacchetto che comprende tutto (giornate di ripresa, costo delle stampe, incontro con il cliente e… appunto post produzione?).

2) Oggi si tende a rendere meno “uniformata” la produzione, e questo ci porta ad usare invece che un solo software unico e universale, tanti software che sono un mix di ingredienti che modelliamo in funzione del risultato. Questo richiede di avere soluzioni/software/app semplici, di immediata comprensione, leggere, in grado di fare magari “solo una cosa” ma molto molto bene. Avere tantissimi ingredienti permette di fare sempre – volendo – ricette diverse ed esclusive, di sperimentare, di trovare sempre nuove strade. Gli ingredienti che usiamo e che vogliamo sempre più usare devono essere veloci da apprendere ed economici (non possiamo certo comprare 100 software da 1000 euro ciascuno…).

Abbiamo fatto un elenco di software e APP che usiamo quotidianamente e che ci hanno aperto una visione della produzione e del lavoro molto diverse rispetto al passato: solo solo degli esempi, la lista sarebbe (ed è) lunghissima. E’ un percorso che consigliamo di seguire: non “questo”, non “il nostro” ma “il vostro”, vogliamo solo essere di ispirazione e di crescita. Alcuni di questi software sono disponibili per desktop, altri per mobile. Abbiamo privilegiato i software “semplici”, non quelli che pur sono interessanti che si propongono come soluzioni complete e complesse (tipo Affinity Photo, per esempio…. interessante ma che richiede tempo e sforzo di apprendimento che non si può ricondurre a pochi minuti…).

1) Aurora HD
Nuovissimo, presentato ufficialmente il 19 novembre ma lo abbiamo avuto in anteprima prima, ed è un software per creare immagini HDR. Semplicissimo, studiato con la collaborazione di un fotografo (e si vede), Trey Ratcliff, permette di gestire una tipologia di tecnica con flessibilità, riducendo al minimo le questioni tecniche e permettendo di elaborare immagini con grande flessibilità, permettendo di dosare tonalità, contrasti e resa, allineando in automatico le immagini, permettendo di partire da dei settaggi/preset che possono poi essere a loro volta modificati a piacere. Davvero non c’è nulla da imparare… si fanno delle riprese in bracketing e si importano (permette anche di lavorare con una singola foto, ma… ovviamente ci sono più limiti!). Il resto è gusto, sensibilità e stile… tutte cose che non sono acquistabili con un software. Si scarica come prova da qui. Esiste in versione “normale” oppure in quella Pro che si può installare fino a 5 macchine, gestisce i formati RAW, supporta i plug in per Photoshop, Lightroom e Aperture e offre un sistema evoluto di riduzione dell’aberrazione cromatica, un sistema di mascheratura graduale e di gestire infiniti livelli. Versione di prova gratuita, costo 114 euro. Solo per Mac.

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2) Adobe Preview
Applicazione per iOS (iPhone/iPad) che permette di visualizzare in tempo reale quello che stiamo visualizzando su Adobe Photoshop CC 2015 (no, non altre versioni…) su device. La connessione avviene tramite rete Wifi (i due sistemi, computer e device mobile) devono essere ovviamente sulla stessa rete, oppure cavo. Se si apre quest’app il nostro device diventa immediatamente un “secondo monitor” che permette di vedere la resa delle stesse immagini sugli schermi “esterni” che sono e saranno sempre più i veri “media” di destinazione delle nostre immagini. Ricordate che i device mobili (iOS e Android) non supportano la gestione del colore, quindi l’unico modo per visualizzare davvero il risultato è… guardarlo direttamente. Molto utile, arrivato se vogliamo un po’ tardi (da anni esistevano soluzioni analoghe di terze parti, per esempio questo, che tra l’altro è ancora utile specialmente se usate Android, perché Adobe Preview non è disponibile al momento per i device di “Google”).
Costo: Gratis, solo per iOS (iPad/iPhone). Si scarica da qui.

Nella stessa gamma di “visione” vi consigliamo di guardare tutte le App mobile di Adobe, qui l’elenco generale. Ci sono soluzioni che permettono di creare flussi di lavoro che partono dai device mobili (per progettazione, per impostazione, per ispirazione) e finirli poi sul computer. Se per esempio non siete esperti di strumenti come Indesign o Illustrator ma volete/dovete fare delle pagine o dei disegni, queste app consentono di rendere tutto molto più semplice. A volte in modo spettacolare…

3) Astropad
Per chi pensa che il software sia solo per “ritoccare” le foto, forse è interessante sapere che ci sono “software” che permettono di lavorare in modo più moderno e interessante. In questo settore segnaliamo Astropad, che permette di fare una cosa semplicemente eccezionale: di visualizzare in tempo reale (senza “lag”, ovvero senza ritardo) su un iPad o un iPhone il contenuto di quello che vediamo sul computer, e di poterci lavorare come se il nostro device mobile fosse una tavoletta grafica che permette di lavorare sull’immagine: pensate ad un fotoritocco che invece che essere gestito guardando il monitor e lavorando con una normale tavoletta grafica, consente di lavorare direttamente “sul monitor”. Il suo costo, molto contenuto, rende possibile e forse addirittura giustifica l’acquisto di un iPad per questo uso. Al momento non ci sono piani per Windows e Android. Si scarica da qui.

Astropad iPad Mac

In un settore simile, date un’occhiata a Duet, un’app che consente non di lavorare sull’immagine, come una tavoletta grafica e come fa quindi Astropad, ma di avere un secondo schermo (duplicato o meno), da un computer (Mac o Win) e un iPad/iPhone. Bellissima soluzione sia per visualizzare le nostre immagini su schermi retina e mobile, ma anche per aumentare lo spazio utile del nostro monitor, per esempio per le palette… Per certi versi simile ad Adobe Preview, ma non “solo” per Photoshop… L’app si scarica da qui.

4) Tumult Hype 3
In assoluto è il software che più uso, insegno e adoro al momento. Permette di fare animazioni html, ma anche animazioni video, ma anche gif animate, siti, banner e molto altro con grande semplicità e una potenza incredibile. Permette di pensare ad un nuovo modo di comunicare sugli schermi, non con immagini e scene “fisse” ma animate, la sua curva di apprendimento è molto più breve di altre soluzioni davvero “indigeste”. Usiamo questa soluzione per creare contenuti per App, per fare video interattivi, per creare una fusione tra immagini in movimento e fisse, per realizzare soluzioni davvero di fortissimo impatto in pubblicazioni digitali, landing pages e molto altro ancora (tutte cose molto vendibili!!). E quello che si fa può essere subito visibile su device mobili tramite l’app Hype Reflect (gratuita). Hype 3 è disponibile sia su Mac App Store che direttamente sul sito del produttore, in versione standard e pro (quella PRO ha un paio di vantaggi davvero spettacolari, come la possibilità di fare contenuti responsive e sfruttare i sensori di gravità e l’oscilloscopio dei device mobile). Il suo costo varia da 49 a 99 euro. Solo per Mac.

5) Touch Adobe
Abbiamo finora parlato di soluzioni per Mac o per iPad/iPhone. Non è colpa nostra e non è una nostra visione “viziata”: purtroppo (o per fortuna) le evoluzioni più innovative del software per il nostro mondo sono più sviluppate nell’ambito Mac/iOS e questo dovrebbe far riflettere quando si parla solo di “hardware”: le “macchine” funzionano grazie al software, e si tende (o si dovrebbe preferire) usare quelle macchine che ci consentono un accesso al migliore software. Non tutto però è perduto per chi parla un’altra lingua, e in particolare l’evoluzione interessante è quella dell’integrazione tra i device mobili e desktop di Windows 10. Qualche settimana fa, Adobe ha presentano in anteprima ad Adobe Max le nuove interfacce “Touch” dei software della CC… l’uso previsto è quello dei tablet Windows (Microsoft Surface), che su tablet propongono/impongono una diversa gestione dell’interazione. Guardate questo video, è un po’ lungo e la parte che ci interessa è alla fine (ultimo minuto), ma è interessante tutto per capire tante cose dell’evoluzione di Adobe.

Ci fermiamo qui, abbiamo mostrato, all’apparenza, 5 software, ma in realtà ve ne abbiamo indicati almeno una ventina. E, specialmente, vi stiamo invitando a guardare oltre: permette, questo approccio, di essere più creativi, di trovare nuove strade, di posizionare il nostro mestiere in un’altra ottica, anche gestionale ed economica. Su questa filosofia stiamo lavorando moltissimo con molti di voi, con attività di consulenza diretta che permette di individuare nuovi flussi di lavoro che lasciano più spazio all’attività di promozione, di vendita, di monetizzazione, invece che rimanere tutti i giorni e tutte le notti davanti ad un monitor per “produrre” sottocosto. Stiamo pensando a gennaio di fare un evento dove mostriamo questo nuovo modo di lavorare, nella realtà, con esempi concreti, con soluzioni vere e non con “banali demo”. Se sei interessato, mandaci una mail: il futuro non si attende, si detiene.

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