Le riviste digitali sono morte? Sono passate solo poche decine di mesi da quando si parlava con entusiasmo della rivoluzione delle App-Magazine, e già ci si sta interrogando sul loro futuro?
Su JPM7 abbiamo scritto un vero trattato sul tema, basandoci su una discussione che è nata negli USA, nata dal contributo di importanti operatori del mondo editoriale internazionale. Ovviamente, la tematica ci è molto cara: siamo stati tra i primi al mondo ad occuparci di questa rivoluzione (la nostra prima rivista digitale è nata nel 2004), JPM è stata la prima rivista evoluta per iPad in Italia, siamo docenti di editoria digitale in alcune più importanti università italiane, ma non è per questo che difendiamo questo mondo. Il problema non è il prodotto, ma chi gestisce e governa questo mercato: alcuni, per la paura di correre in avanti preferiscono suicidarsi andando all’indietro; altri, invece, pur gestendo importanti realtà editoriali, semplicemente non hanno ancora capito cosa sta succedendo: si accontentano di guardare i numeri (negativi) sui fogli di Excel e si crogiolano nel contare i pur risicati utili perché sono però superiori a quelli di altri mercati che sono ancora più in crisi (ne abbiamo parlato qui).
Su JPM7 abbiamo quindi analizzato, riportato commenti e opinioni, individuato un percorso che prevede impegno, sforzo, ma anche inventiva, fantasia, coraggio. Insomma, la ricetta che cerchiamo di usare noi stessi, con JPM, e che cerchiamo – da dentro questo settore – di mostrare a chi vuole che questo futuro diventi presente. Ma, di sicuro, le App-Magazine sono ben lontane dal morire… quello che deve morire è la cecità e le paure di chi non capisce come navigare in questo mare.