Jumper

La vita è una ricerca (facciamoci trovare, troviamo noi stessi)

Il 2012 sta finendo, per tutti. Forse, venerdi 21 – come da profezia Maya – finirà anche il mondo e in questo caso tutto quello che stiamo scrivendo richiede addirittura una velocizzazione (quello che è il titolo diventerebbe un’esigenza da materializzare in pochi giorni!). In attesa di verificare se i Maya hanno fatto previsioni idiote (e non a caso si sono estinti), proseguiamo con i nostri ritmi normali, ma questo non toglie che siamo alla fine dell’anno, di un anno complicato e poco costruttivo, pieno di incertezze, di crisi. Di sicuro, non possiamo replicare questa crisi per un altro anno, e la soluzione non arriva certo dall’alto o da altri: dobbiamo pensarci noi, ognuno nella sua piccola-grande responsabilità. Questo significa riuscire a trovare se stessi e la motivazione che ci porta ad alzarci dal letto al mattino, a lottare per trovare la nostra strada, giorno dopo giorno; ma come possiamo trovarla, questa strada, se non sappiamo dove stiamo andando?

Questo è l’ultimo SundayJumper dell’anno, almeno in questa veste. Settimana prossima, ma non di domenica (che sarà il 23 dicembre) vi arriverà qualcosa che è la nostra nuova strada, sulla quale stiamo ragionando da mesi, ma avremo modo di parlarne, quello che conta è che è questa una buona occasione per fare il punto della situazione e meditare seriamente nel nostro ruolo (di tutti) in questo mercato, in questa società, in questa vita. Non ci sono oracoli, non ci sono sfere di cristallo… non perché non servano, ma perché abbiamo mezzi tecnologici molto più efficienti, che sono altrettanto magici, ma non richiedono santoni (non Santoni… Marianna forever LOL) o pozioni, e nemmeno formule magiche stile Harry Potter (meglio Hermione, molto più capace alla fine di essere “maga”). Ci basta un computer, un accesso a Internet e un motore di ricerca (il* motore di ricerca, Google).

I ragazzi di Google, ogni anno compilano uno studio relativo alle ricerche più popolari dell’anno, e ciascuna ricerca è un po’ come interrogare una sfera di cristallo o lo specchio delle brame (la strega di Biancaneve, avesse cercato una risposta su qual era la più bella del reame avrebbe trovato ben più di un solo nome e quindi la nostra amica dei nanetti sarebbe stata salva: troppa concorrenza per credere che sarebbe arrivata anche a lei la mela avvelenata). A questo link trovate la sintesi di questo studio, che poi trovate riassunto dal punto visuale e multimediale dal video che pubblichiamo in questo articolo. Qualcuno potrebbe dire che questo è solo populismo, che la cultura non è direttamente collegata alla popolarità di un argomento, e siamo pronti a controfirmare con il sangue questa dichiarazione. Al tempo stesso, questa sintesi ci mostra, ci spiega e ci fa esplorare elementi che sono invece molto importanti per tutti noi, se vogliamo essere professionisti che fanno parte di questa epoca, se vogliamo avere strumenti e ingredienti per poter competere ad armi pari in un mercato e in una società che la ricerca di Google presenta in modo esemplare. Cerchiamo di aiutarvi a riflettere su questi punti, in modo costruttivo, in modo da potervi dare spunti e stimoli per affrontare nel modo migliore questo argomento e questa ricerca di voi stessi:

La strada è quella che prepariamo per noi stessi, è quella che abbiamo deciso di seguire, ed è anche quella che lasciamo dietro le nostre spalle, per lasciare una traccia del nostro passaggio. Quello che facciamo lascia dei semi, e mettendo insieme tutti questi semi possiamo creare il nostro albero. Spesso non ci accorgiamo di quello che facciamo, e abbiamo bisogno di un’analisi, del tempo per analizzare quello che facciamo, che abbiamo fatto, che vogliamo fare. Ci saranno rami da potare, altri da salvare, e altri alberi che potranno creare la nostra foresta. Noi stiamo lavorando proprio per mettere insieme questi semi, alcuni li trovate cliccando questo link, oppure il banner “Trending for @Jumperbuzz” sulla destra di tutte le pagine di Jumper, un modo per aggregare le tante (oltre 10mila) informazioni speriamo utili che abbiamo inserito su Twitter, ora sono diventati una pagina del nostro sito, consultabile a piacere, esplorabile come un libro. Un libro che abbiamo scritto noi, ma che è di noi tutti: delle fonti che ci hanno informato e arricchito, di tutti coloro che ci seguono. Da oggi, se lo volete, anche sotto forma di un “sito” con tante pagine, con tanti stimoli. Altre iniziative arriveranno a gennaio, ma le sorprese del 2012 non sono ancora finite.