Abbiamo raccolto alcune domande dei nostri lettori sul progetto JumperPremium, e le riassumiamo qui, in modo da renderle pubbliche e utili per chiarire quei dubbi che magari sono venuti ad altri, ma che non ce li hanno segnalati. Se volete avere ulteriori chiarimenti, oltre a quelli qui riportati, potete mandare una mail qui, vi risponderemo al più presto ;-)
Perché non avete fatto un sistema di pagamento per singoli contenuti?
Si, sarebbe e sarebbe stato più facile fare contenuti da fruire singolarmente, ad un prezzo basso. Ma non è quello che avevamo in mente: non vogliamo “vendere contenuti”, vogliamo aprire uno spazio di formazione che abbia un senso più profondo rispetto al fornire “informazioni” o “pillole”. Come quando si entra in una scuola non si può decidere di studiare solo storia o geografia, e qualcuno per noi identifica un percorso formativo, così vogliamo fare noi, anche per non cadere nella logica riduttiva e commerciale di proporre solo quei contenuti “di appeal”. Con la logica dell’acquisto singolo, appare evidente che un argomento del tipo: “ritoccare la pelle con Photoshop” verrebbe comprato e scaricato di più di “Indicizzazione dei metadati IPTC”. Questo porterebbe, inevitabilmente, ad investire in formazione in quello che sarebbe più vendibile, nel “blockbuster”.
Imponendo un abbonamento, l’utente si trova invece tutto a disposizione, e il fatto di avere investito una cifra rilevante porta a sfruttare tutto al massimo. Facciamo così un’azione di orientamento, e non solo una vendita di “prodotti cool”.
C’è altro… in un concetto di vendita “a pezzetti”, sarebbe stato necessario produrre di più, e stare alla finestra in attesa di “rientrare dall’investimento”. In questo modo, invece, si sviluppano i contenuti sulla base delle esigenze di chi più ci interessa rendere contento: chi si abbona. Lo sviluppo del progetto viene quindi fatto insieme, e non a “prescindere”.
Quanti sono i contenuti attualmente presenti su JumperPremium?
Contandoli, sono 24-25 in totale i video scaricabili. Alcuni durano anche più di un’ora, altri sono dei contributi per confrontare alcuni dettagli qualitativi, e quindi possono essere anche di pochi minuti. Nella media, i contenuti sono di circa 20 minuti. Ma i contenuti di JumperPremium sono e saranno in continuo aggiornamento: molti sono già pronti per essere pubblicati, altri li stiamo ultimando, altri saranno realizzati sulla base delle vostre esigenze, e a fronte dei vostri consigli. Il grande vantaggio di JumperPremium è che non si tratta di un contenitore già confezionato, con contenuti che sono già “pronti per invecchiare”… ma pulsa, vive e risponde in tempo reale alle esigenze del mercato.
Perché dovrei investire una cifra “importante” in JumperPremium?
Perché non tutti possono partecipare ai nostri eventi (JumperCAMP) che si tengono quasi sempre a Milano, perché avere uno spazio per l’aggiornamento professionale, garantito da Jumper, è un’arma importante per affrontare le sfide del futuro. Non è facile competere sul mercato, che muta e si stravolge con rapidità eccezionale. Jumper da anni aiuta migliaia di professionisti con consigli e indicando strade e mostrando idee, ma servono approfondimenti che richiedono uno sforzo: sia per chi li crea, sia per chi li fruisce. Credere ed investire in JumperPremium è un’opportunità unica nel suo genere. E poi, in questi anni abbiamo mostrato la nostra serietà e impegno nei confronti dei fotografi professionisti… ci siamo meritati la vostra fiducia?
Sul web è “tutto gratis”… perché voi fate pagare un abbonamento?
Il web è un terreno complesso: ci si aspetta che tutto sia disponibile gratis, ma in realtà c’è una ricerca di un meccanismo di business “diverso”, apparentemente “gratuito”, ma di fatto ci si aspetta che qualcuno, in qualche modo, ci possa guadagnare. I meccanismi sono di solito di due tipi: qualcuno (magari non visibile) paga: per esempio le aziende che vogliono trasmettere dei messaggi “occulti” che possano apparire più “sinceri” se trasmessi non con pubblicità ufficiali; altro meccanismo è di tipo “quantitativo”, ovvero: se tante persone cliccano le notizie e i contenuti che produciamo, noi guadagnamo soldi, per esempio con le AdSense di Google, le affiliazioni, eccetera. Voi direte… non fa niente, io non pago e sono contento. Il problema è che questa cosa non funziona – economicamente parlando – se si parla di nicchie (come nel nostro caso, la fotografia professionale) e se si parla… in italiano. I numeri del web, in questo caso, sono troppo piccoli per riuscire ad avere un ritorno che giustifica investimenti in struttura formativa di alto livello, che richiede consulenti e ricerca seria. Se cercate argomenti generalistici, oppure in inglese, probabilmente il web offre eccellenti contenuti anche “gratis”, ma che non sono quelli di JumperPremium. Jumper.it rimane un sito totalmente gratuito, e offre tanti stimoli ed informazioni di alto livello, ma per far vivere queste realtà (fatte di passione, di impegno, di dedizione) bisogna fare in modo che ci possa essere una valvola di ritorno, non solo di sopravvivenza, ma anche per sostenere la ricerca. Invece che far pagare, anche poco, quello che facciamo con Jumper.it, abbiamo pensato di creare JumperPremium, che “serve” ad una nicchia di mercato, che reputa che questo “investimento” sia strategico per avere un vantaggio professionale, e per differenziarsi da chi non vuole (o non reputa importante) approfondire tendenze e tecnologie che possono fare la differenza. L’abbonamento non è un modo “per diventare ricchi”… non lo diventeremo di sicuro; è un modo per fare meglio, di più, per dedicare risorse a questo settore, che purtroppo sembra abbandonato e senza forze, e che invece può crescere (e addirittura rinascere) con l’impegno, l’entusiasmo e la buona volontà di tutti. Chi ci conosce sa che queste non sono parole buttate al vento, e chi ci conosce (ormai da tanti anni), sa che serve dare un segno tangibile per affrontare il futuro.