Manca poco, e non potevamo che fare una piccola preview della Photokina 2008, che apre le sue porte martedì, ufficialmente, ma che già domani permetterà di far entrare gli operatori (espositori e giornalisti) per curiosare. Sarà (ormai è) secondo noi, la Photokina dela maturità, della presa di coscienza del cambiamento. Dopo lo scossone della rivoluzione digitale, che ha cambiato gli equilibri dal punto di vista degli interessi, della tecnologia, della ricerca, oggi siamo di fronte al cambiamento da dentro: le aziende hanno capito che la storia, le tradizioni, i posizionamenti del passato non valgono più nulla, che le carte si sono mischiate, che i “nemici” possono essere i migliori alleati, che quelle che erano le “differenze” che portavano a scegliere un prodotto rispetto all’altro possono trasformarsi in meccanismi in grado di stritolare.
Quella che si apre dopodomani (domani…) è una Photokina di un mercato che cerca di aprirsi al futuro e di averlo, il futuro, mettendosi a nudo senza i fronzoli dei pixel e delle “meraviglie”. Certo, ci sono gli annunci a impatto: Sony che arriva a 24 milioni di pixel (qualcuno dice: anche Nikon ci arriva…), Canon che rende “normali” i 21 milioni di pixel con la 5D Mark II, ma poi se ci guardiamo attorno, ci accorgiamo che le persone intorno a noi sono maturate, e dopo l’entusiasmo del primo minuto (che figata, 21, 24, 50 milioni di pixel!!) dicono: si, e poi? No, il numero di pixel – cari signori del marketing numerico, dell’ “io-ce-l’ho-più-grande” – è al tramonto, vi ha fatto guadagnare troppo e per troppo tempo: ora il pubblico vuole tanti pixel, ma con tanto, tanto in più: le dimensioni, da sole, non fanno la felicità.
Allora, prima ancora che si aprano i battenti, vogliamo mettere l’enfasi su tre elementi, che secondo noi saranno alla base delle discussioni “serie” ed interessanti della Photokina: l’evoluzione degli obiettivi, il vero valore del video sulle reflex di ultima generazione (Nikon D90 e Canon 5D Mark II) e l’esplosione dei sistemi di geotagging, ovvero della possibilità di unire all’immagine i dati del “dove” abbiamo fatto gli scatti.
Partiamo dagli obiettivi: uno delle dimostrazioni della maturità dell’era “post-pixel” è dimostrato dall’attenzione di tutte le Case nei confronti delle progettazioni ottiche, e l’attenzione si rivolge verso obiettivi molto luminosi, come per esempio il Canon EF 24 mm f/1.4 L II USM, oppure il Carl Zeiss 21 mm f/2,8, o ancora il leggendario e rinnovato Leica Noctilux-M 50mm ASPH f/0.95 (ancor meno della versione f/1… insomma 3 stop più aperto della maggior parte degli obiettivi più luminosi presenti sul mercato), che si aggiunge a due Leica Summilux (sempre per la serie M) con apertura massina f/1.4 e focali da 21 e 24 mm, entrambi caratterizzati da costruzione asferica. Ma c’è un elemento che fa meditare ancor di più, e lo avevamo ipotizzato tra i “rumors” pre Photokina: Carl Zeiss ha aperto il suo mondo all’attacco Canon, questo significa che da oggi è possibile montare sulle EOS obiettivi del calibro del Planar T* 50 mm f/1.4, tra qualche mese anche la versione da 85mm (stessa costruzione Planar e stessa luminosità) e che l’appena citato 21 mm f/2,8 viene commercializzato anche nella versione con attacco Canon. Ovviamente, si perde l’autofocus, ma non l’interazione elettronica tra macchina e obiettivo: è quindi possibile usare gli automatismi di esposizione, disporre all’interno dei dati Exif le informazioni relative all’obiettivo e al diaframma usato, e – dal punto di vista della messa a fuoco – sulla macchina viene segnalato quando, ruotando la ghiera della messa a fuoco, si raggiunge la massima nitidezza.
C’era una voce di versioni di obiettivi Leica per Canon, e al momento non è stato ancora annunciato. Forse è una bufala, ma avrebbe senso (forse): così come Carl Zeiss ha trovato utile, e lo è senz’altro, allargare la sua produzione ad un molto immensamente più vasto, forse potrebbe essere altrettanto utile per Leica, che potrebbe trarre maggiore vantaggio economico proponendo le sue strepitose ottiche per il sistema R ad un’utenza raffinata che ha scelto fotocamere più evolute dal punto di vista tecnologico, ma che non vorrebbe rinunciare alla qualità dell’ottica tedesca; probabilmente potrebbero goderne tutti, ed è proprio quello che dicevamo all’inizio: le separazioni, le esclusività potrebbero non essere le strade vincenti, bisogna trovare ovunque i clienti, facilitando l’accesso ai prodotti, invece che vincolarli in percorsi tortuosi (e a volte anacronistici).
Mamma… che lungo questo SJ… e siamo solo al primo punto. Cerchiamo di andare avanti spediti. Il video sulle reflex sarà un tema importante, ma va detto che pochissimi hanno notato qualcosa che va al di là dell’effetto “effetto speciale” e “specchietto per le allodole”. Sembrerebbe un piccolo gioco per divertirsi, ma avete valutato che sulla Canon 5D Mark II ci troviamo di fronte all’unica “videocamera” full HD 1080p (la Nikon D90 si ferma a 720p) che dispone di un sensore 24×36 mm? Anche le videocamere broadcast hanno sensori che sono molto… ma molto più piccoli (10 o addirittura 20 volte più piccoli!). Con questo non vogliamo dire che la Canon EOS 5D Mark II sia “superiore” come qualità e prestazioni assolute ad una videocamera broadcast da migliaia e migliaia di euro, ma vogliamo dire che sarà più interessante per molte applicazioni video che richiedono per esempio una gestione della profondità di campo: lo stesso discorso che si fa (spesso senza veri motivi) tra sensori fullframe e DX o APS-C in fotografia, si amplifica e si evidenzia ancor di più sul video. Sarà la scelta ideale per girare clips e corti (fino a 29 minuti e 59 secondi) che lavorano sullo sfuocato dello sfondo, su effetti più evoluti? Ce lo auguriamo e di sicuro rappresenta un’evoluzione importante: una macchina fotografica che può fare video che assomiglia molto di più al cinema su pellicola di quello che permette di fare una videocamera! Pensateci…
In tutto questo, abbiamo parlato di geotagging, un argomento che sembra essere divertente solo per i ragazzetti che pubblicano su Flickr, ma che invece siamo disposti a scommettere che sarà una delle evoluzioni più interessanti per i prossimi anni, che permetterà di creare nuovi utilizzi e nuove creatività nel settore della fotografia (qualcosa del genere lo anticipa anche William Gibson nel suo ultimo libro Guerreros). I software e le soluzioni per inserire i dati di georeferenziazione si stanno ampliando, e presto faremo una reviews sul tema (così abbiamo dato delle idee a chi passa le giornate a copiarci… ehehehe), ma un esempio per tutti è la proposta che verrà “annunciata” in Photokina da Jobo, il denominato PhotoGPS, da fissare sulla slitta del flash che memorizza i dati relativi che poi vengono abbinati alle foto, una volta scaricate, usando il software della stessa Jobo (per Windows, la versione Mac è prevista per la fine dell’anno). Si tratta di un prodotto interessante, ma ce ne sono altri (addirittura su iPhone: si chiama iMarkMySpot e consente di usare l’iPhone o l’iPodTouch per rilevare la posizione, che poi viene salvata sotto forma di file GPX. leggibile ed integrabile alle immagini da molti software). Ne parliamo, presto!
Photokina 2008 non sarà solo questo, ma… queste sono le sensazioni più forte, ancora a porte chiuse. Ovvio che i “grandi” hanno ancora delle carte da buttare sul tavolo: Kodak qualcosa dirà (vero???), Fuji parla del SuperCCD di nuova generazione, potremmo anche scommettere anche in qualche annuncio ad effetto nel settore del software (perché nessuno pensa che sia possibile una versione 3.0 di Apple Aperture, proprio alla Photokina? Sarebbe sensato…), e poi ci sarà qualche effetto da “feticismo fotografico“. E poi, dobbiamo ricordarcelo, la fotografia non è solo macchine fotografiche e obiettivi, ma anche luce: potrebbe essere una Photokina interessante anche in questo settore… Profoto festeggia i 50 anni (auguri!) e ha già mostrato alcune cose interessanti (ne parliamo), Bron, Elinca e compagnia avranno nuove idee da proporci. E, per assurdo, dopo la sbronza di pixel, si entrerà nel futuro con una rinnovata attenzione per le cose che davvero contano, in fotografia: luce, obiettivi, nuove idee… Seguite tutto, ma proprio tutto, a questo link, dove troverete in tempo reale notizie e segnalazioni: per vivere la Photokina 2008 dalla comodità della vostra seggiolina in studio, sul vostro computer.