Jumper

Photokina 2010 – The Jumper Report

Benvenuti, questo è un report su Photokina che parte oggi, e che vi “delizierà” per diversi giorni. Non è un evento giornalistico, non vi tedieremo (lo faranno altri, non c’è dubbi) con una metodica schematica. Non andremo a vedere tutto, non prenderemo documentazione pesante, ingombrante e inutile. Andremo dove ci porterà il cuore, dove ci porterà l’intuito, dove l’olfatto ci farà annusare qualcosa di nuovo (o di vecchio, ma comunque interessante) e ne riporteremo la sintesi e le sensazioni qui, in questo report.

Per ora non c’è tanto da dire: Photokina non è ancora iniziata, oggi è la giornata per la stampa (che parola insensata, ormai: non siamo “stampa”, siamo digital, siamo web, siamo pixel!!) e ci sono varie conferenze stampa. Non andremo a tutte queste conferenze, per ora stiamo mangiando un wurstel con la senape, la tappa era obbligata la differenza è che l’ultima volta i giornalisti non pagavano bevande e wurstel e ora si, ma lo trovo francamente giusto e democratico, quindi ben venga il contributo, anche perché i giornalisti non hanno dimostrato di meritarseli i trattamenti di favore.

Per ora ho raccolto qualche cartella stampa, e già mi sono innamorato di una fotocamera: si tratta della FujiFilm FinePix X100, una fotocamera digitale molto old style, in estetica Leica, però con ottica fissa. Ok, la volevate anche voi con ottica intecambiabile, però ascoltate: 23 mm asferico f/2 sottilissimo, il sensore è APS-C da 12,3 Megapixel, il mirino è ibrido, ovvero elettronico (Buhhhh… non ci piace, però comodo in certi casi) e ottico Galileiano… tanto figo e affascinante. Non è certo una recensione, anche perché è ancora un prodotto in fase di sviluppo, però volevo parlarvi del primo amore della Photokina 2010. Che forse dimenticheremo subito, ma almeno rimarrà la parola scritta e la foto, qui sotto. Scappo, mi aspettano in Canon e in Nikon (così non possono dire che sono di parte!), e poi da domani… si aprono le danze. E questo è  il primo e l’ultimo post di questo report che faremo con il Macbook, il resto tutto via iPad. Nel bene e nel male…