Percepire e anticipare il futuro è una qualità, oppure una condanna.
Sono diversi anni che diciamo che il futuro dei computer, specialmente per chi si occupa di immagine, è in fase evolutiva, e si sta portando verso strumenti che, fino ad adesso, consideriamo poco utili e “professionali”.
Parliamo di tablet, e più in particolare di iPad, che abbiamo sempre interpretato non per quello che appare (un supporto per fruire contenuti), ma uno strumento di produzione.
Negli ultimi anni, i tablet hanno subito una brusca inversione di popolarità: da nuovo miracolo dell’informatica, a prodotti di poco appeal, sostituiti nella mente degli utenti dagli smartphone sempre più “grandi”, i “phablet”, smartphone sovradimensionati (da 5, 6 o addirittura più pollici) che hanno permesso una fruizione dei contenuti e un approccio interattivo che in molto ha sostituito sia i tablet che i computer per tantissime persone. Quello che diciamo spesso è che non sono i tablet che hanno perso appeal, semplicemente la loro filosofia si è compressa in uno spazio inferiore, e ha permesso di fondersi in un unico strumento che riesce a stare in una tasca. E’ cambiata la forma, in parte, ma non la logica.
Abbiamo anche visto l’inizio di un loop senza fine del comparto computer. Nessuna innovazione concreta, processori che si evolvono al rallentatore, nessuna idea che possa far intravedere un nuovo orizzonte. Non se ne può più di sentire che “il nuovo computer xxx è “il doppio più veloce del precedente”, che è il “portatile più portatile che abbiamo mai prodotto”, come se fosse logico produrne uno “meno potente”, solo per evitare di venderne….
Da qualche tempo, qualcosa sta succedendo, però. Probabilmente, la situazione si manifesterà più a settembre, quando verranno lanciati i nuovi iPad Pro, che non saranno rivoluzionari per i profili più sottili (stile iPhone X), ma per la potenza. Non se ne sa ancora nulla (qui, intanto, i dati della generazione attuale), ma è sicuro che si tratterà di un mostro che farà impallidire molti dei computer che si usano oggi per lavorare. E qualcuno se ne è accorto, lo prevede, si sta preparando a questo salto.
In questi giorni Affinity ha presentato Designer, la sua versione di “Illustrator” per iPad, lo abbiamo comprato ed è davvero molto (molto) interessante, sebbene il nostro lavoro non sia nello specifico legato a questa tipologia di strumento. E Adobe ha annunciato che presto arriverà la versione “full” di Photoshop per iPad, e siamo sicuri che questo aprirà un orizzonte decisamente forte, molti seguiranno e sarà un’onda incontrollabile. La piattaforma c’è e sarebbe completa:
- Uno schermo di altissima qualità, da 11 pollici (così si vocifera) o da più di 13 pollici, che usa tecnologie che solo successivamente sono arrivate anche sui computer
- Una tavoletta grafica inglobata nel monitor, con un sistema (penna) di altissima qualità. Per ricordarselo, una ottima tavoletta grafica professionale, come la Wacom Pro di dimensione media come questa, per esempio, ha un costo alto che si aggiunge al costo del computer, oltre che alla dimensione, al peso, alla necessità di una postazione più ampia.
- Un processore e una scheda grafica che superano, come detto, in potenza molti dei computer attuali.
- Un sistema operativo che fa volare l’hardware, che non ha quasi mai bisogno di essere acceso e caricato, perché è sempre pronto
- Un sistema che è dotato di wi-fi e quasi sempre, di connessione LTE, in un mondo che ormai inizia ad avere connessione mobile quasi senza limiti , per avere tale connessione anche su computer serve una chiavetta (scomoda, ingombrante, che consuma batterie e che, sui modelli attuali di Macbook senza USB anche un bel problema pratico). Posso dire che, attualmente, il mio contratto mi consente di fruire di 60 Gb al mese, a velocità altissima: quasi tutti i limiti sono spariti).
- Una memoria interna che sta diventando simile a quella di un computer: 128 GB sta diventando lo standard, 256 Gb molto comune, ma c’è da un po’ anche la versione da 500Gb.
Certo, qualcuno dirà che il prezzo è molto alto, in realtà sono i computer a costare una cifra sempre più insensata. Spendere oggi 3000 euro per un portatile di ultima generazione ci sembra ben più folle che non spenderne 1000, 1200 per un iPad che possa far girare nativamente Photoshop, Illustrator (o similare), che non richiede accessori come tavolette grafiche di qualità (che, da sole, costano parecchio), che propone un investimento nel software (app) molto più contenuto, che offre una autonomia che davvero arriva ad una intera giornata lavorativa… tutto questo ci sembra davvero una chiara tendenza.
Lo dicevamo anni fa, lo sappiamo (chi ci segue lo sa), ma ora crediamo che l’unione tra hardware davvero molto maturo e software che arriva con prodotti davvero ideali per i professionisti, farà segnare il crocevia. Appuntamento per settembre, per la fine di quest’anno, per l’inizio del 2019. Il mondo sta cambiando, e cambierà, e sarà un grande vantaggio per tutti.