La mobilità non è solo quella dei dati, che abbiamo affrontato la scorsa settimana (con grandi discussioni e incomprensioni: fatto evidente della confusione e dei dubbi che “albergano” ancora nelle menti della maggior parte delle persone). C’è però un altro elemento importante che sta rivoluzionando i nostro modo di lavorare e di fruire della tecnologia, ed anche di creare “stupore” nei nostri clienti: si tratta dell’eliminazione dei “fili”.
Conoscevo una persona che si occupava di montaggio video, che ammetteva che ad ogni nuovo collegamento di computer o apparecchiatura, non riusciva più ad eliminare i vecchi cavi, perché troppo ingarbugliati, e quindi ne metteva sempre di nuovi; mi sono immaginato tante volte che un giorno un mostro di cavi si sarebbe manifestato da dietro i mobili, e lo avrebbe ingoiato. In effetti, sono anni che non lo sento…
Non possiamo “ancora” fare a meno dei cavi di alimentazione, le soluzioni che sono state finora proposte con tecnologia ad induzione sono una presa in giro (non eliminano i cavi, li mettono da un’altra parte), ma invece sono molti i passi in avanti compiuti nella connettività di visualizzazione del contenuto video e audio. Ancora una volta, mi scuso per la mia conoscenza “parziale” della tecnologia, conosco quello che propone Apple e non altri sistemi, ma al tempo stesso – ancora una volta – in questo campo le soluzioni proposte da Apple solo le più innovative, quindi sono il riferimento attuale, e quello futuro per altri sistemi che stanno “inseguendo”. Mi riferisco ad una soluzione che si chiama AirPlay, che è stata finora poco compresa e pochissimo dai fotografi, che vedono queste “cose” come strumenti di pura tecnologia, non affini al proprio lavoro, o al massimo soluzioni “da casa”, senza capire che il rapporto tra immagine, suono e uso “domestico” è molto più vicino al futuro/presente della nostra professione di creatori di contenuti. Sono il primo che non ha capito subito, ma ho recuperato veloce… E ne sono estasiato, non da “appassionato” di tecnologia o Mac-dipendente, ma perché è una strategia che ci consente di fare eccezionali cose, che faranno emozionare i nostri clienti, chiunque siano (dagli sposi e parenti nella foto di matrimonio, alla pubblicità, alla ripresa in esterni). Vediamo… esploriamo.
Cosa fa “Airplay”? Per esempio, permette di trasferire il contenuto che vediamo sul computer, su un televisore. Oppure, la musica che abbiamo sul nostro iPhone, iPad o computer sull’impianto stereo. Ed è così che ce l’hanno presentato, ma è non solo questa la potenzialità, e specialmente non è più necessario disporre di sistemi hardware “aggiuntivi che rendevano complicato e costoso l’uso di questa soluzione, o almeno non in tutto. Facciamo degli esempi: se vogliamo trasferire dei contenuti da computer a TV possiamo (ed è la soluzione più comoda), acquistare una AppleTV, che nella sua ultima versione costa solo 109 euro e consente di gestire anche il full HD. E’ un piccolo investimento che rende molto più di quello che finora è stato promesso, vedrete (e continuate a seguirci, vi sarà utile!).
Con il prossimo sistema operativo, ormai alle porte, Mountain Lion, sarà possibile visualizzare il contenuto del vostro Mac direttamente sul televisore, tramite AppleTV, ma se siete super ansiosi di farlo già oggi, potete usare un piccolo software che si chiama AirParrot, che si scarica da qui e che fa esattamente questo: visualizza il vostro computer su televisione via AirPlay, senza cavi. Costa soldi, certo… 9,99 dollari, circa 7 euro ;-) Cosa ve ne fate? Aspettate, diamine!! Alla fine della dissertazione tecnica vi diciamo come applicare queste cose, se ancora la vostra fantasia non è abbastanza fervida…
Sempre l’AppleTV vi consente di collegare il vostro iPhone o iPad ad un proiettore… Allora, seguiteci: collegate l’AppleTV invece che al “televisore” alla presa HDMI del vostro proiettore, e da iPhone, iPad (e anche computer, se usate AirParrot, come detto) potete proiettare senza fili quello che volete. Ah… a proposito: anche l’audio viene mandato contemporaneamente, non solo il segnale video!). E se non avete (quasi nessuno lo ha, purtroppo) c’è anche in questo caso la soluzione, proposta dalla società Kanex: un adattatore che permette di collegare AppleTV a una presa VGA. Pensate alla scena: fate una foto con l’iPhone, e la mandate al proiettore, bello vero? E se volete scattare con la vostra Canon, Nikon? Potete usare le schedine Wifi EyeFi, scaricare le foto sul computer wireless e visualizzare il contenuto del computer su proiettore, via AirPlay. Se poi volete dotare le vostre fotocamere di connettori Wifi più evoluti (per esempio, Nikon ha appena presentato un accessorio molto carino che si chiama Nikon WU-1a che agevola la connessione tra sistemi mobili e fotocamera), benvenuti!
C’è un’altra possibilità, quella di voler visualizzare, senza AppleTV, dei contenuti su iPhone e iPad sul computer, un’esigenza che a noi capita tutti i giorni, per fare lezioni e convegni: invece di avere uno switch “fisico” (e lento) per passare da un segnale video, quello del computer, a quello dell’iPad, uso un software per replicare, sempre tramite la tecnologia AirPlay, lo schermo dell’iPad o dell’iPhone sul computer. Facile, immediato, veloce… E questo mi aiuta anche quando devo visualizzare e trasferire la visualizzazione dei contenuti di un’app a qualcuno che non ha un iPad. Questo software si chiama Reflection e anche questo …. costa tanti soldi: quasi 11 euro! ;-)
Con Reflection è possibile trasferire non solo il video+audio, ma anche il solo audio, e quindi se il computer è collegato alle casse stereo “normali” (non quelle compatibili – e costose – con AirPlay) è possibile ascoltare la musica da iPhone e iPad direttamente su queste casse. In pratica, il computer diventa un hub che permette di “trasformare” in AirPlay il vostro impianto audio.
Bene, siete stravolti con tutta questa tecnica, e vi domandate ancora cosa potete farvene? Ecco qualche esempio:
– Fare spettacoli multimediali durante i festeggiamenti di una festa di matrimonio, proiettando immagini, sequenze, video appena scattate (ma magari già corrette e con piccoli “trucchi” di veloce montaggio) su un proiettore installato. Potete pilotarlo tramite il vostro computer, senza fili semplicemente collegando la AppleTV al proiettore e installando AirParrot, oppure da iPhone/iPad, sempre usando AppleTV collegata al proiettore.
– Fare il mirroring dell’iPad/iPhone su televisore o proiettore per un portfolio
Se siete in una sala riunioni, con un bello schermo da 50 pollici Led o un proiettore forse sarà più efficace proporre il vostro lavoro con quella “dimensione” e non sullo schermo dell’iPad, dell’iPhone o addirittura del computer. In questo caso, oltre alla dimensione (sempre di forte impatto) è importante valutare che a quel punto siete voi i “registi” dei tempi e delle azioni sulla presentazione delle immagini, e non dovete fare quelle figuracce del tipo: mi dia un attimo l’iPad che le faccio vedere una cosa…
– Presentare lavori in negozio
Un computer all’ingresso del negozio potrebbe essere la forma per visualizzare i vostri lavori, selezionandoli e non lasciando ad un impersonale slideshow che non può valutare se ha di fronte una famiglia che vuole le foto della cresima, dei ritratti per Facebook o delle fototessere…
– Installazioni multimediali (Vjing)
Sono occasioni estremamente interessanti, specialmente per i professionisti dell’immagine più giovani. In pratica, si tratta di creare atmosfere visuali a supporto della musica. Di solito sono eventi che si vivono in discoteca, (se volete saperne di più guardare la definizione di Vjing su Wikipedia, cliccando qui). Ai più creativi e desiderosi di proporre innovazione l’idea di sviluppare questo concetto e forma di intrattenimento, usando strumenti semplici come quelli che qui proponiamo
– Creazione di prodotti multimediali video usando iPad e iPhone
Volete creare dei video che mostrano il vostro portfolio su iPad, oppure altre idee che si trovano sul vostro iOS device? Usate sempre Reflection, e catturate quello che visualizzate in mirroring sul vostro computer con un programma che cattura le sequenze video del vostro schermo (ScreenFlow, Camtasia, IShowU). Salvate e avrete un video di forte impatto, ma anche uno strumento utile a molte realtà aziendali, di formazione, di informazione.
E il futuro ci porterà ancora più lontano, già si ipotizzano evoluzioni fantastiche tipo questa, oppure tecnologie che prendono ispirazione da soluzioni già in uso, pensate, dai giochi… Il futuro sarà di chi sarà in grado di vederlo, per primo!
Insomma, potremmo andare avanti per ore, ma crediamo (speriamo) di avere stuzzicato la vostra attenzione. Bisogna far funzionare la mente, trovare nuovi campi di attività, dobbiamo essere propositivi ed innovativi, a volte anche apparire “rivoluzionari”. Vi assicuro che quando io faccio queste magie, sembro addirittura più alto ;-))
Pingback: mrflanger » Senza fili è meglio anche la visualizzazione dell’immagine (fonte: jumper.it)
Colin says:
Ciao Luca. Grazie per questo articolo. Molto interessante. Ma con tutti gli esempi che hai dato è comunque necessario avere una rete wi-fi disponibile, vero? Tu cosa fai quando non c’è wi-fi? Si può portare un AirPort Express per creare un network ad-hoc in qualsiasi posto? Funziona??
Luca Pianigiani says:
Puoi creare un network da Mac. Non internet, un network wifi a cui collegare i tuoi device. Vai syll’icona del wifi (in alto sulla barra della finestra principale, il simbolo del ventaglietto) e scegli: crea Network. Lascia il nome
Che ti proporrà o chiamalo come vuoi, se vuoi proteggi la rete con una password) apparirà al posto del “ventaglietto” un’icona grigia con un computer.
A questo punto hai una rete, connetti tutti i device a quella rete e… Sii felice :-)
Colin says:
Ok, perfetto, grazie. Quindi bisogna avere il computer con te. l’iPad non può creare la rete in questo modo, vero? Mi domando se AirPort Express o una cosa simile potrebbe evitare la necessità di usare il computer.
Luca Pianigiani says:
No, Colin: Airport Express si collega ad una rete Internet (wifi o a cavo) estendendola o “wifizzandola”, ma se non c’è una connessione non può fare nulla. Potresti però creare una rete Wifi usando il cellulare in modalità Tethering…
Alessio – synergiaphoto.com says:
Di solito condivido sempre al 100% i tuoi pensieri e punti di vista.
Su questo articolo sono però un attimo scettico, ovvero non sono ancora tanto convinto della sua reale utilità.
Ah…. preciso di essere un amante dei “pochi fili” :D :D A casa mia ho creato una rete wifi con il mio iMac e gestisco le connessioni dell’iPad, portatile ecc……però…… però…… alla fine mi par di capire che comunque per avviare questo sistema dovrei dotarmi o di un portatile (con Reflection) oppure di una AppleTV con i suoi adattatori VGA per il video, proiettore ecc… quindi comunque degli intermediari.
Buono quindi per una postazione “fissa”, una casa o un negozio, ma meno pratico per chi, fa corsi direttamente dai committenti (io faccio corsi di fotografia). In questo caso mi pare risulti ancora difficile battere l’effienza del il mio iPad con adattatore VGA/HDMI che mi sta nel marsupio. :D
Un’appunto sulle schedine WiFi….a parte che non mi pare si trovino in formato CF (usate da moltissime Canon) ; ma che portata avranno? Potranno permettermi di fare una connessione con Lightroom che mi permette in pratica di bypassare il collegamento USB tra fotocamera/computer per fare ad esempio uno shooting con immediata rappresentazione della foto su proiettore (passando per un portatile ovviamente)?
Questo è quello che conta, perchè se il vantaggio di queste schedine sta soltanto nel fatto che non deva estrarre la scheda dalla fotocamera per introdurla nel lettore del mio portatile non trovo abbiano una grande utilità. ;)
Luca Pianigiani says:
ciao Alessio, sono dell’idea che quello che si può fare con un sistema mobile senza fili sia di più (e diverso) rispetto a quanto di analogo si possa fare con pochi (tanti) secondi in più necessari per togliere una scheda dalla fotocamera per inserirla nel computer, e con pochi (tanti) grammi in più di un portatile. C’è più magia, stupore, immediatezza, fluidità, spettacolo, innovazione. Tutte cose che creano emozioni che vanno oltre l’oggettiva tecnologia. D’altra parte, peso e dimensioni a parte, quello che si fa un con uno smartphone è analogo a quello che si faceva già con un computer, ma è stato proprio lo smartphone ad avere inventato un nuovo modo di lavorare, di fruire e condividere la tecnologia, di trovare nuove aree di sviluppo.
Per quello che riguarda le schede Wifi non CF… ci sono degli adattatori (e finalmente anche Canon, con le ultime fotocamere, ha abbracciato anche questo formato, molto più universale rispetto alle ormai “pocoCompact” CF). E per la connessione Wifi ci sono anche tante altre soluzioni, per esempio cose così: http://t.co/KFLfzg43
Buona giornata!
Alessio – synergiaphoto.com says:
Ciao Luca!
Certo, condivido il fatto che un sistema wifi è molto più comodo ed ordinato. Niente fili ecc… decisamente ottimo e su questo siamo d’accordo. Come pure siamo d’accordo sul fatto che “finalmente” anche Canon si porta vs. l’uso delle SD. :D
Ma sono anche un ragioniere oltre che fotografo, abituato a valutare anche il costo/beneficio nelle scelte e continuo, colpa mia probabilmente, a non comprendere dove sia il vantaggio dell’eliminare il filo per poi girare con un AppleTv co il suo alimentatore e relativi adattatori VGA (sempre e comunque “cavi”) per fare una presentazione in modalità WiFi quando basta girare con un iPad e connettore VGA di 5 centimetri.
Per me la vera innovazione ci sarà quando pian piano tutti gli hardware verranno integrati di tecnologia WiFi…. ecco allora che potrei connettere lo smartphone direttamente alla TV o al proiettore senza necessità di cavi (o bussolotti vari con il loro alimentatori).
IoShutter…. è l’ennesimo cavo adattatore che intralcia sempre; se l’intento è quello di usare un iPad per gestire la fotocamera conviene farlo in WiFi anche se comporta il dover collegare la fotocamera ad un portatile ed utilizzare ad esempio CapturePilot (che per lo meno è fisso sempre al suo posto e mi permette di girare per lo studio/set con il tablet senza intralci).
Le schedine WiFi a questo punto mi par di capire che tornano comode sostanzialmente per chi non vuole perdere tempo a togliere la schedina e metterla nel lettore, sempre premettendo che deve essere un fotografo che non cambia mai scheda di memoria in un set fotografico perchè altrimenti siamo punto a capo. :D
Ma veramente le schedine non permetteono di avere una connessione “live”? Mi par quasi impossibile, ma costano troppo per fare un test. :(
PAOLO says:
Ciao ragazzi,
Quello che io ancora non ho capito…
Come faccio a collegare l’ipad ad un proiettore senza fili.
Devo avere per forza un router per creare una rete wifi?
Io ho bisogno di mandare sul proiettore determinate foto in occasione di eventi che faccio, ma il pubblico
Non deve vedere mentre io sfoglio sull’ipad le foto da presentare..
Il proiettore deve fungere coma un desktop esteso .
Premetto ch uso pc e non Mac ..
Grazie
Saluti
Paolo
Luca Pianigiani says:
Lo abbiamo spiegato nell’articolo.
1) Colleghi il proiettore a una Apple TV via HDMI o via VGA tramite adattatore citato nell’articolo
2) Usi la rete wifi (internet o rete interna) sia per la Apple tv che per l’iPad. a quel punto da iPad (almeno versione 2) puoi trasferire direttamente le immagini su proiettore senza fili.
Su mac si può anche usare altre soluzioni descritte, per PC ti consiglio questa strada ;-)
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